Dai creatori dell’acclamato Two Point Hospital del 2018, arriva adesso su PC e Nintendo Switch Two Point Campus, un gestionale adatto a tutti e ambientato questa volta in bizzarri atenei. Joy-Con alla mano, ci siamo immersi a pieno nel ruolo di rettori di sempre più prestigiosi campus universitari, ma giunti alla pensione è il momento di svelarvi di più sulla nostra esperienza di gioco.
Un gestionale da 110 e lode?
Come il suo predecessore ospedaliero, anche Two Point Campus è un gestionale in purezza, dallo stile reminiscente dei videogiochi del passato, ma con l’ironia che contraddistingue la serie. I personaggi caricaturali e le strutture colorate danno un tocco di modernità e rendono più attraente al nuovo pubblico un genere solitamente di nicchia e difficile da comprendere.
Il gioco vi lancerà subito a capofitto nella gestione del vostro primo campus, con un accurato tutorial che vi mostrerà come fronteggiare le esigenze di alunni, professori, assistenti e inservienti (le quattro categorie principali di persone che popoleranno l’ateneo). Il processo di apprendimento perciò non risulta complicato o opprimente poiché graduale e generalmente guidato: tantissime opzioni però sono aperte sin da subito per chi conoscesse già bene il genere e si volesse portare avanti sfruttando le proprie abilità pregresse.
Le opzioni sono davvero innumerevoli dato che per ottenere buoni risultati dovrete tenere d’occhio svariati fattori: il campus dovrà essere dotato delle apposite aule, di auditorium, bagni e dormitori per garantire lo svolgimento di una regolare vita accademica, ma non possono mancare luoghi di svago come associazioni studentesche che organizzino feste o aule relax per gli studenti e per lo staff che consentano loro di instaurare amicizie e gestire lo stress. L’intera situazione può essere controllata dalla modalità panoramica che dà un prospetto delle condizioni di ogni stanza, incluse quelle termiche, regolabili posizionando condizionatori o termosifoni.
All’avvio dell’anno scolastico, lo scorrere del tempo è segnato dalla barra in basso, ma premendo l’analogico sinistro è possibile mettere in pausa per effettuare modifiche più corpose al campus senza danni. Ogni stanza avrà un proprio livello di prestigio in base alla grandezza e agli oggetti posizionati al suo interno. Tra questi, alcuni saranno meramente decorativi, ma aumentando il prestigio incrementeranno anche le prestazioni e il guadagno della stanza, mentre altri avranno effetti supplementari come migliorare l’interattività, l’intrattenimento, la facoltà di apprendimento, ecc.
Avere belle aule però non basterà perché è fondamentale anche che lo staff abbia le giuste competenze: potrete assumere docenti per gestire i corsi e svolgere lezioni private, assistenti per la maggior parte delle mansioni come la direzione della biblioteca e dell’infermeria, infine inservienti che si occuperanno di mantenere le aule pulite e il campus protetto da guasti e intrusioni. I candidati si sbloccheranno col passare dei giorni in-game e starà a voi scegliere se assumere un lavoratore più abile a un salario maggiore o formare successivamente uno meno esigente. Tra un anno scolastico e l’altro è prevista una pausa estiva durante la quale il tempo smette di scorrere, ma sarà egualmente possibile prepararsi per i prossimi semestri: è il momento ideale per migliorare i corsi (così da permettere a più studenti di accedervi e aumentare le tasse), licenziare qualcuno, espellere o mandare a lezioni private gli studenti in difficoltà, espandere il college e formare lo staff.
Per superare un livello è necessario ottenere un punteggio di una stella su tre, raggiungendo determinati obiettivi visibili sulla destra dello schermo. Nelle prime fasi non sarà complicato, ma andando avanti sarà necessario sempre più tempo per raggiungere il traguardo designato: la difficoltà però non è mai frustrante o irraggiungibile, almeno per la prima stella, dunque il gioco risulta accessibile anche a chi si approccia per la prima volta a un gestionale di questo tipo. Chi cerca la sfida può tentare di raggiungere il massimo punteggio in ogni struttura o dedicarsi alla modalità libera che consente di realizzare il livello dei propri sogni impostando budget iniziale, imprevisti, limitazioni e qualunque altro ostacolo si desideri!
La modalità libera personalizzata è ricca di opzioni Ottenuta una stella nell’accademia per chef abbiamo sbloccato nuovi corsi, eventi e un campus dedicato ai cavalieri del domani
Vi stupirà scoprire tutti i bizzarri campus che potrete costruire, per non parlare poi dei folli imprevisti che si piazzeranno tra voi e una carriera di successo come rettore universitario. Dopo alcune normali prime esperienze, vi metteranno persino a capo di una scuola di magia, con meteore infuocate che piovono dal cielo e incantesimi che minano la salute degli studenti! Non vogliamo rovinarvi la sorpresa di scoprire tutti gli scenari assurdi in cui vi troverete, ma sicuramente l’umorismo inglese di Two Point Campus renderà ogni sfida più frizzante.
In questo campus si pratica il Cheeseball: sulla destra gli obiettivi per la prima stella, i requisiti mancanti e le sfide in corso Il club del sonnellino garantirà ai suoi membri eccellenti abilità di recupero dell’energia
Nintendo Switch rischia la bocciatura
Se c’è una cosa che non va in Two Point Campus la si deve all’hardware sul quale l’abbiamo provato: Nintendo Switch infatti non riesce proprio a reggere adeguatamente il gioco che risente di pesanti cali di frame soprattutto quando i corridoi si fanno più affollati. Questi drop spezzano il ritmo (si parla anche di 2-3 secondi di freeze) e il più delle volte portano a selezionare le opzioni sbagliate col rischio di rovinare l’intero campus!
A questo problema si aggiunge un eventuale Joy-Con drift che rende ancor più difficile la gestione del cursore, già ballerino. Soprattutto in versione portatile il cursore è molto ridotto e bisogna fare attenzione a posizionarlo esattamente sull’oggetto o sul personaggio interessato: gli elementi in movimento poi sono un vero inferno da acciuffare, dato che il cursore non ha un auto-lock e slitta via al minimo spostamento. Questo rende particolarmente difficile catturare i tarli da biblioteca, dei vermetti che sbucheranno saltuariamente dal terreno e vi daranno qualche soldo se acciuffati oltre ad achievement appositi.
Quasi nulla da dire sul gameplay, che però risulterà sicuramente più fluido e godibile su PC. Unica pecca potrebbe essere l’assenza di indicatori esatti dei problemi del campus: è infatti possibile controllare diverse statistiche e osservare dalla panoramica generale quali sono i maggiori impedimenti allo sviluppo della baracca, ma raramente la felicità degli studenti calerà senza che il gioco ci dia chiaramente indicazioni sul motivo scatenante che dovremo dunque andare a cercare in mezzo a numerose schermate o improvvisando.
La riforma (scolastica) di un grande classico
Two Point Campus riporta in alto un genere che va avanti dai primi anni dello sviluppo dei videogiochi, riproponendo in maniera chiara e non troppo intricata le complesse meccaniche di gestione dei titoli old-school. Anche i personaggi sono un inno alla vecchia scuola e presentano tutti un’identica fisicità androgina – cosa che rende difficile individuare e distinguere i propri studenti.
Il gioco vi risucchierà nel suo continuo tram tram in cui c’è sempre qualcosa da fare, da migliorare, da modificare: l’infinita rigiocabilità lo rende un titolo da provare se avete anche solo un leggero interesse per il genere gestionale, tuttavia, su Nintendo Switch i comandi instabili e i pesanti cali di frame lo allontanano sicuramente dal 110 e lode.
Voto: 8.5
Tantissimi strumenti per la gestione
Modalità libera
Rigiocabilità praticamente infinita
Ottimo primo approccio al genere gestionale
Ambienti variegati e colorati
Alcuni problemi del campus sono poco visibili
Cosa ne pensi? Facci sapere la tua sulla nostra chat Telegram, sul Forum o sui canali Social!