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No Place For Bravery, Recensione: pixel art brutale

No Place For Bravery ci porta in un mondo cupo e violento dove ogni essere è pronto a ucciderci senza mostrare alcuna pietà.

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   · 4 min lettura Recensioni
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No Place For Bravery è l’ennesimo action game 2D pronto a sbarcare su Nintendo Switch, condito da una splendida grafica in pixel art e da un grado di difficoltà abbastanza alto, con un’enfasi particolare incentrata sul suo sistema di combattimento.

Il titolo sviluppato da Glitch Factory ed edito da Ysbryd games ci porta in un mondo devastato da una temibile guerra, contornato da atmosfere norrene dove seguiremo il pericoloso viaggio di Thorn alla ricerca della figlia rapita tempo addietro da uno stregone.

La storia di un padre

Appena avviato il gioco facciamo la conoscenza di Thorn, uno stanco guerriero che si appresta a tornare a casa assieme a sua figlia, ma come spesso succede in questi casi tutto va storto e il mondo di No Place For Bravery inizia a riempirsi di demoni agguerriti. A nulla serviranno gli sforzi del nostro eroe che finirà per perdere la piccola, salvo poi incontrare uno strano ragazzino incapace di camminare che diventerà suo malgrado un nuovo compagno di avventura.

No place for bravery

Il viaggio in giro per gli scenari ci metterà davanti a paesaggi cupi e zeppi di nemici indiavolati pronti ad attaccare qualsiasi essere umano vi metta piede, in pratica siamo la preda perfetta per questa gente. Tuttavia Thorn avrà a disposizione alcuni strumenti per farsi largo tra i nemici, sbudellandoli senza pietà.

La dura vita del guerriero

Se la trama del gioco si basa su alcuni cliché abbastanza standard il punto di forza di No Place For Bravery risiede sicuramente nel suo sistema di combattimento che si basa principalmente su meccaniche ereditate dai souls like, con la possibilità di eseguire attacchi rapidi e pesanti conditi con parate e schivate tattiche.

Avremo a disposizione spada, martello e arco, ognuno con un proprio moveset e punti di forza che li rendono adatti in situazioni differenti, a questi si aggiunge uno scudo da utilizzare per i parry da eseguire con tempismo perfetto pena il venir assaliti brutalmente dai nemici.

No place for bravery

Purtroppo non è tutto oro ciò che luccica infatti il tanto osannato sistema di combattimento presente delle problematiche tecniche legate al fatto che in alcuni casi i nostri attacchi non vanno nella direzione che abbiamo scelto, a causa di un lock impreciso dei nemici, mentre la schivata non dà una vera finestra di invincibilità costringendoci a rollare in continuazione ma con l’esigua stamina che scende a vista d’occhio.

Inoltre, in alcune situazioni il picco di difficoltà tende a salire enormemente a causa dell’alto numero di nemici e dalla loro posizione fuori dal campo visivo. Vi troverete a dover schivare frecce lanciate da arcieri che non potete vedere a causa anche di una telecamera fissa che vi impedisce di avere una visuale complessiva soddisfacente, tuttavia potrete sfruttare il fuoco amico per farli danneggiare tra di loro.

A tutto questo si aggiungono delle abilità che non solo necessitano di denaro per essere sbloccate agli ormai classici e abusati falò, ma anche di oggetti speciali da rinvenire nel mondo di gioco o tramite delle sfide speciali.

No place for bravery

Pixel insanguinati

L’impreciso sistema di combattimento viene però affiancato da una grafica in pixel art curatissima e ricca di dettagli, sia per ciò che riguarda il protagonista sia per il design dei nemici che, purtroppo, dopo un po’ iniziano ad assomigliarsi tutti. Nota di merito va ai fiotti di sangue che sgorgano dai mostri una volta che riuscite a fare una uccisione dopo averne stordito uno, in fondo lo splatter ci sta bene e dà soddisfazione, un po’ meno quando il sangue è il vostro.

Anche gli ambienti godono di una buona realizzazione grafica con paesaggi che spaziano da piccole vallate, caverne ghiacciate e teste giganti mutilate di non meglio specificata origine. Il tutto contribuisce a creare un buon senso di immersività anche se a volte a causa del backtracking vi ritroverete a esplorare gli stessi ambienti più volte.

Tutto il gioco scorre fluido e l’azione è sempre frenetica, salvo concedersi dei rallentamenti quando uccidiamo dei nemici di rango più elevato in modo da poterne apprezzare maggiormente le budella. Buone le tracce audio che ci accompagnano durante la nostra avventura ma difficilmente vi resteranno impresse nella memoria.

In conclusione possiamo dire che No Place For Bravery è un gioco che punta su una grafica retrò ben realizzata ma che ha delle pecche nel suo sistema di combattimento che lo rendono a tratti frustrante, soprattutto per colpa del gioco in sé piuttosto che del giocatore.

Il viaggio di Thorn, del ragazzino sulle sue spalle e delle scelte che dovranno prendere nel corso dell’avventura si rivela però interessante e saprà incuriosirvi. No Place For Bravery è disponibile sull’eShop di Nintendo Switch al prezzo di 19,99 €, prezzo più che onesto per quello che offre.

Voto: 7

Pro
Ottima grafica in pixel art
Sangue da tutte le parti
Contro
A tratti frustrante
Problemi nel sistema di combattimento

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Indie pixel art soulslike

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