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Hokko Life, Recensione: Animal Crossing con un tocco creativo in più

Hokko Life è un simulatore di vita indie che sembra ricalcare altri famosi titoli del genere, ma con qualche interessante aggiunta.

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   · 7 min lettura Recensioni
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Se dovessimo dare una chiara definizione a cosa Hokko Life sia, il titolo di questa recensione non lascia dubbi: si tratta infatti di un simulatore di vita che ricalca tantissime meccaniche presenti nella più nota controparte Nintendo, aggiungendo però alcune interessanti novità. A differenza di un titolo Animal Crossing però Hokko Life lo potrete acquistare a soli 19,99€ su PC o Nintendo eShop, ma i difetti che abbiamo riscontrato potrebbero minarne il successo?

Il minuscolo studio svedese Wonderscope si è appoggiato a Team17 per la pubblicazione di questo titolo sulla console ibrida, ma sarà riuscito a ottimizzarlo per questa piattaforma?

Per fare il legno ci vuole l’albero

Addormentatosi sul treno, il nostro protagonista verrà trasportato fino al capolinea, in una piccola cittadina semi-deserta dove i treni non passano quasi mai. Bloccati a Hokko, faremo la conoscenza di Oma, elefante rosa a guida della locanda, il luogo che porta avanti maggiormente il gioco dato che parlando all’ora di pranzo o cena con gli animaletti qui in visita potremo sbloccare nuove funzioni.

I primi giorni però il villaggio sarà semplicemente vuoto e abbandonato a sé stesso, con soli due abitanti, un negozietto con mobili, semi e oggetti di vario tipo e ovviamente la locanda di Oma. Progredire richiederà parecchio tempo e all’inizio vi sembrerà di dover solo piantare e abbattere alberi per ricavare la legna, necessaria a far praticamente tutto, dai ponti alle case.

Avevamo provato in anteprima il titolo su PC e forse proprio questo ci ha fatto provare emozioni contrastanti durante le prime giornate di gioco: ci sembrava infatti che una delle feature più rivoluzionarie del gioco fosse stata eliminata quando per costruire un ponte ci è bastato craftare delle travi di legno. Infatti, la vera peculiarità di Hokko Life è sempre stata il suo editor 3D integrato che consente di realizzare da zero decorazioni, mobili, ponti e chi più ne ha più ne metta. Con sorpresa, questa volta non siamo stati introdotti a questa meccanica subito, ma a poco a poco, partendo prima dalla creazione automatica, per poi imparare le basi della modellazione 3D e infine accedere a colori, materiali e forme differenti.

Certo è però che la prima settimana in-game (il tempo scorre secondo un proprio ritmo come in Stardew Valley e titoli simili, ma molto più lentamente rispetto a questi) sarà abbastanza ripetitiva e dovrete passare le giornate a raccogliere legna per craftare sempre gli stessi oggetti agli abitanti che ve li richiederanno. Come si fa allora a progredire in questo gioco? Esistono degli obiettivi, i “meriti del sindaco”, che ci guideranno nell’avanzamento: dopo aver abbattuto un certo numero di alberi, piantato dei fiori, soddisfatto alcune richieste ecc. sbloccherete nuove funzioni e abilità che vi semplificheranno il lavoro come una maggior velocità di crescita o la capacità di scattare per brevi periodo.

In pratica, tutto si sblocca pian piano e soddisfando i requisiti, cosa che rende le prime ore lente e poco gratificanti. Questo cambia però nel momento in cui si inizia a ingranare e si sbloccano le nuove aree e possibilità creative! Oltre alle miniere, l’area di maggior interesse è l’isola deserta che sbloccherete grazie a un NPC in visita alla locanda dove potrete trovare nuovi frutti, insetti, pesci e dei tesori sepolti (scovabili con un simpatico metal detector) da donare se vorrete a un esploratore che li colleziona ed espone proprio come farebbe Blatero coi fossili in Animal Crossing.

Per fare il tavolo ci vuole il legno

Scavando più a fondo nel gameplay troviamo un po’ tutte le meccaniche classiche dei simulatori di vita: la pesca – resa con un minigioco molto semplice -, la cattura degli insetti, la coltivazione dei campi (si sblocca molto successivamente rispetto a quanto pensassimo), la personalizzazione di case e vestiti… e gli animaletti antropomorfi. Questi mancano un po’ di personalità però rispetto a quelli di Animal Crossing e i loro dialoghi risultano poco interessanti; inoltre, nel momento in cui un nuovo abitante si stabilisce nel villaggio, non avrà una casa arredata secondo il proprio stile, ma solo un paio di mobili a tema che potremo addirittura rubare e spostare dove preferiamo.

La personalizzazione dell’avatar lascia a desiderare nei tratti, ma è molto ampia per i colori

Concentriamoci però sull’unica feature veramente unica di Hokko Life: l’editor 3D. La tuttofare Sally ci metterà presto a disposizione il suo banco da lavoro per craftare materiali raffinati a partire dalle materie prime che otterremo in natura, ma la rivoluzione avverrà quando metteremo mano al piano di lavoro. Qui infatti potremo costruire o modificare grandi strutture o pezzi d’arredamento seguendo dei modelli predefiniti o dando libero sfogo alla fantasia!

Sempre da Sally compreremo dei pacchetti di pezzi tridimensionali di vario genere, colonne di roccia, assi di varietà di legno, rubinetti metallici e tanto altro che potremo utilizzare per assemblare i nostri arredi. L’editor è molto semplice e su Nintendo Switch ci si può muovere in maniera intuitiva sfruttando i tasti ZL e ZR e gli analogici per orientarsi nelle tre dimensioni. Quello che non siam riusciti a fare è stato ribaltare i pezzi sull’asse orizzontale o verticale, cosa che ha dato alla nostra statua due braccia e gambe sinistre. In base al modello che deciderete di utilizzare, l’arredo creato potrà contenere oggetti, essere posizionato sopra altri mobili, fungere da seduta o godere di altre qualità.

Una sorpresa è stata la possibilità di prendere il treno dopo circa tre settimane per visitare la città, sede della community reale di Hokko Life. All’interno di questo nuovo scenario dedicato allo shopping potremo vedere grazie alla connessione a Internet i migliori lavori delle competizioni creative organizzate dagli sviluppatori e scaricare liberamente i modelli creati dai vincitori. Questi arriveranno alla cassetta postale davanti casa e potrete liberamente posizionarli in ogni angolo del villaggio.

hokko life  nintendo switch
La community ci sorprende con creazioni perfette che possiamo scaricare gratuitamente

Per fare i soldi ci vogliono meno bug

Hokko Life ci lascia forse fin troppe libertà permettendoci di spostare e modificare praticamente tutto, incluso ciò che non sarebbe di nostra proprietà, ma allo stesso tempo ci blocca molte funzioni che migliorerebbero la qualità della vita fino al raggiungimento di determinati obiettivi. È poi possibile barare in vari modi per ottenere i meriti del sindaco prima del previsto, per esempio quando viene richiesto al giocatore di modellare 20 oggetti e allora via con il progetto più economico di sempre, un ramo decorativo ripetuto per 20 volte e l’obiettivo è raggiunto! Per questo riteniamo che la progressione tramite questo sistema non dia valore all’opera: i meriti richiedono azioni fini a sé stesse che non contribuiscono realmente al miglioramento di Hokko, ma sono solo un espediente per porre dei limiti al giocatore e dargli un senso di progressione in realtà poco presente.

Sicuramente il comparto tecnico non aiuta, a partire dai modelli dei personaggi dalle capigliature terribilmente poligonali per poi arrivare ai numerosi bug riscontrati: siamo riusciti a buggarci oltre un gradino che ci doveva impedire di salire in un’area sopraelevata del villaggio; cliccando su una casa per modificarne l’aspetto esteriore più volte siamo rimasti completamente bloccati dovendo riavviare il gioco – fortuna che i salvataggi sono automatici ed estremamente frequenti; altre volte non si parla di bug, ma di generali insensatezze come il dover parlare più volte con un abitante per ottenere un incarico, tornare da lui per fargli vedere l’oggetto, posizionarglielo in casa e infine parlarci un’altra volta per ricevere il premio (una bacheca arriverà successivamente in aiuto per gestire meglio questo aspetto, ma perché non prevederla fin dall’inizio?).

Se l’obiettivo è trovare un’alternativa economica che possa in qualche modo compensare la “morte” di Animal Crossing New Horizons, allora date una chance a Hokko Life, magari in seguito a qualche aggiornamento che speriamo corregga i bug che abbiamo riscontrato. È un’esperienza “già vista”, ma proprio per questo familiare e che potrebbe piacere agli appassionati del genere, anche se richiede un po’ di tempo prima di raggiungere il suo massimo sviluppo ed è consigliabile maggiormente a chi vuole dedicarsi alla costruzione dei propri mobili grazie all’editor 3D.

Voto: 6.5

Pro
Gameplay classico adatto a tutti
Editor 3D (ma con qualche imperfezione)
Modelli della community condivisibili
Prezzo competitivo
Contro
Progressione lenta e basata su obiettivi vani
Poca personalità
Bug fastidiosi

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Hokko Life Indie Nintendo Switch

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