Luca Sirico
Senza dubbio, LEGO ha colpito il centro con la produzione di videogiochi e set di costruzioni interamente dedicati alle più famose saghe cinematografiche, unendo il pubblico di costruttori e quello dei fandom più sfegatati: basti pensare al successo che ha riscosso LEGO Star Wars: La Saga degli Skywalker. Ma ci sono anche produzioni totalmente originali, come quella che ha portato alla luce il nuovo LEGO Bricktales.
Il gioco di cui sto parlando, sviluppato da ClockStone Studio e pubblicato da Thunderful Games, è fondamentalmente un puzzle-game, un rompicapo, ma che segue un filone dei giochi d’avventura. Il tutto, ambientato in un universo originale, ma che si affida alle “leggi dei mattoncini”. LEGO Bricktales è disponibile dal 12 ottobre su tutte le console, ma è già acquistabile sul Nintendo eShop al prezzo di 29,99€
Nonno mi ha chiesto una mano e… sono arrivato fin qui
Della trama ne abbiamo avuto un assaggio nella demo. Ci troviamo nei panni di un giovane ragazzo che riceve una lettera da suo nonno, il quale lo invita con entusiasmo nel suo laboratorio, situato sotto un luna park, per mostrargli una scoperta incredibile. Rimettendo in sesto il generatore di corrente (è qui che si completerà l’efficace tutorial di introduzione), faremo conoscenza con Rusty, piccolo androide creato dal nonno tempo fa che era sfortunatamente rimasto rinchiuso nel generatore. L’anziano incarica il protagonista e il suo nuovo compagno robot di cercare una fonte d’energia abbastanza potente da riattivare la colonna elettrica, così da risanare una volta per tutte l’intero parco giochi.
La quantità di energia necessaria non può essere trovata in natura. Dunque, i due compagni dovranno andare alla ricerca di Cristalli della Felicità. Si tratta di aggregazioni materiali di allegria rilasciata dalle persone che ne manifestano una quantità notevole. Per fare ciò, Rusty e il protagonista viaggeranno nelle varie aree della terra tramite i portali teletrasporto creati dal nonno, in cerca di buone azioni da compiere per far materializzare dei Cristalli di Felicità e completare la missione.
Un rompicapo d’avventura o un’avventura rompicapo
Il viaggio del nostro protagonista si espande in una vasta gamma di biomi intricati e colorati, tutti costruiti in mattoncini e parecchio curati nel dettaglio. In totale ne sono cinque (Giungla, Deserto, Città, Castello e Isole Tropicali dei Caraibi), e sono tutti mondi in miniatura che si presentano come puzzles a più livelli pieni di segreti, casse nascoste e sfide da completare. L’esplorazione è perlopiù libera, ma pur sempre vincolata da strumenti che si sbloccheranno in seguito e che serviranno per superare alcuni ostacoli.
Sui nostri passi troveremo tante minifigure in cerca del nostro aiuto, e grazie alla nuova meccanica di costruzione avremo la possibilità di dare sfogo alla creatività e trovare le soluzioni più disparate per risolvere gli enigmi e i diorami proposti. Il titolo punta in tutto e per tutto su questa meccanica, pensata in percentuale maggiore per dare piacere agli appassionati, ma l’intuitività e la schematicità dei quadri li rende alla portata anche dei non veterani. In ognuno dei cinque biomi, raggiungibili attraverso i portali nel luna park, ci saranno un’infinità di sfide e missioni per esprimere a tutto tondo l’immaginazione del giocatore e migliorare a mano a mano la propria abilità.
La risoluzione dei diorami è del tutto libera, gli unici vincoli sono l’area di costruzione e i vari pezzi messi a disposizione, ma la loro varietà e duttilità, con il fatto che possano essere spostati, girati e invertiti, rende possibile la creazione di infinite soluzioni. Avremo a che fare con creazioni più estetiche che funzionali, come bancarelle e carillon, fino a puzzle che si sulla fisica come scale, ponti, gru ed elicotteri. Per convalidare l’efficienza delle nostre creazioni, dovremo superare alcune verifiche di idoneità, messe a disposizione dal nostro compagno robotico che si proporrà di fare da cavia per testare la solidità delle nostre costruzioni.
Praticità anche nei comandi
La meccanica di costruzione è degna di nota anche considerando il fattore comandi. Senza dubbio giocando LEGO Bricktales su PC si troverebbe il comfort perfetto, ma settando al meglio la velocità di cursore, visuale e zoom, anche su Nintendo Switch si può trovare praticità. La difficoltà nell’assemblaggio potrebbe presentarsi alcune volte a causa della prospettiva: posizionare un determinato mattoncino in quella specifica posizione risulta complicato se non si gestisce la visuale in modo tale da inquadrarla con la miglior angolazione. Nulla da rimproverare invece ai comandi assegnati per la navigazione.
C’era forse da aspettarsi qualcosa di più lato personalizzazione. La valuta di scambio per acquistare nuovi abiti varia a seconda dell’area in cui ci si trova, ed è contenuta all’interno dei tesori nascosti. Il menu è classico e intuitivo, ma le scelte sono a dir poco limitanti e per niente originali.
Conclusioni
Quella di LEGO Bricktales è l’effettiva esperienza di costruzione a braccio del mondo dei mattoncini, portata dalle case delle famiglie sulle home delle console. Nonostante lo scivolone sulla personalizzazione e qualche pecca riguardo i comandi, l’originalità di questo titolo mi ha sbalordito. Il suo divertimento si concretizza nella libertà creativa, ed è coinvolgente proprio perché si alterna con quel pizzico di ingegneria che tutti vorrebbero sperimentare. Inutile dire che l’ironia dei giochi LEGO non si smentisce mai, da considerare ufficialmente il pilastro di questo impero videoludico che è stato creato dall’azienda danese.
Voto: 8.5
Trama semplice, originale e divertente
Costruzione fisica riportata fedelmente su schermo
Difficoltà nella fase di micro-costruzione
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