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Bayonetta 3, Recensione: la caccia alle streghe si sposta nel multiverso

Bayonetta 3 è l’incredibile ritorno della Strega di Umbra che stavolta si alleerà con le sue versioni alternative in un’odissea nel multiverso

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   · 8 min lettura Recensioni
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Un incredibile ritorno quello della Strega di Umbra che non vedevamo sulle nostre console dal 2014: Bayonetta 3 ci mostra una nuova storia ambientata a cavallo di numerosi universi paralleli per sconfiggere un nemico unico che li minaccia tutti. PlatinumGames ha rilasciato in esclusiva su Nintendo Switch il terzo capitolo di questa amata saga che unisce l’action alle provocanti movenze e all’umorismo spinto della sua protagonista.

Più universi, più gameplay

Il malvagio Singularity minaccia il multiverso invadendo tutte le dimensioni con i propri Homunuculus, creature distruttive provenienti dalla Terra che metteranno i bastoni tra le ruote ai nostri eroi. La nuova Bayonetta dalle lunghe trecce nere dovrà viaggiare attraverso alcune dimensioni parallele per recuperare i componenti del Caos necessari ad accedere all’alphaverse e sconfiggere questa minaccia per sempre. A darle una mano ci sarà anche Viola, un’adolescente punk affiancata da un demone stregatto, che ha viaggiato anch’essa tra i mondi per invocare l’aiuto di Bayonetta e sventare i piani dell’antagonista.

Sebbene l’espediente narrativo di un viaggio tra più universi paralleli non sia il più originale presentato in un videogioco, scoprire le versioni alternative di Bayonetta e dei suoi demoni rende il gameplay estremamente variegato non solo per l’aspetto visivo, ma anche per le meccaniche sempre nuove che si aggiungono durante la campagna principale.

La prima Bayonetta alternativa che incontreremo

All’interno di ogni capitolo sono presenti più Versetti, cioè sezioni di combattimento che a difficoltà normale o difficile ricevono un punteggio basato sulle combo effettuate, la quantità di danni subiti e il tempo di gioco. Questi risultati possono essere anche condivisi online per confrontare la propria abilità con quella degli altri giocatori, ma se la gloria non vi interessa, potete anche impostare la difficoltà su facile e godervi la storia senza dovervi impegnare eccessivamente nei combattimenti. La difficoltà normale è comunque accessibile anche ai neofiti che magari non otterranno incredibili risultati, ma riusciranno serenamente a completare il gioco senza dover abbassare il livello di sfida in medias res. Alcuni accessori acquistabili con valuta di gioco poi possono semplificare le combo al prezzo di una piccola riduzione del punteggio – anche premere tasti a caso può portare i suoi frutti, ma sarebbe meglio sfruttare il Sabbat Temporale, una fase che si attiva schivando al momento giusto e permette di rallentare il tempo e fare combo maggiori.

Oltre ai combattimenti preimpostati dallo svolgimento della trama, ogni capitolo contiene degli extra che incentivano a esplorare gli scenari completamente, come dei versetti bonus, delle missioni con condizioni particolari, vari collezionabili, sfide platform e le Lacrime di Sangue di Umbra (tre per capitolo, ottenibili rincorrendo dei famigli nascosti per la mappa). Insomma, è un mondo molto più aperto quello di Bayonetta 3 che non farà che sorprendervi!

Dopo aver sbloccato gli iconici Gomorrah e Madama Butterfly, Demoni Infernali che accompagnavano la Strega di Umbra anche nei precedenti capitoli, sarà possibile infatti evocarli sul campo di battaglia per affrontare i nemici con nuove combo e attacchi più potenti. Tuttavia, Bayonetta consumerà così Potere Magico, indicato da una barra viola che si ricarica automaticamente, e resterà vulnerabile agli attacchi nemici mentre balla nel suo microscopico body sgambato.

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Paura che la mamma ti veda giocare nei panni di una strega troppo svestita? Con la Modalità Angioletto potrai censurare gli elementi più controversi del gioco e proteggere la tua innocente reputazione.

Ogni capitolo potrebbe sembrarvi un po’ un tutorial nelle sue fasi iniziali, ma questo perché Bayonetta 3 porta delle meccaniche veramente innovative durante tutto il suo svolgimento: per esempio, nei primi capitoli incontreremo una Bayonetta giapponese dal look moderno e dalle tinte pastello che come arma principale usa l’Ignis Araneae Yo-Yo e grazie al suo filo può colpire i nemici o oscillare in aria come Spiderman. In abbinamento all’arma vi è poi il demone infernale Phantasmaraneae, un ragno gigante che si può persino arrampicare sui palazzi. Ogni universo parallelo avrà una strampalata nuova versione di Bayonetta con armi e demoni dai poteri unici che garantiscono un gameplay sempre più stupefacente.

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Nella sezione Tecniche si sbloccano nuove combo per ogni arma e demone

Altre meccaniche che rendono Bayonetta 3 la punta di diamante della saga e in generale dei titoli action su Nintendo Switch sono la Mimesi Demoniaca che consente alla Strega di fondersi con il proprio demone e usarne particolari abilità in combattimento e il controllo dei Demoni Succubi. Questi ultimi sono i demoni infernali alla loro massima potenza perché controllati direttamente da Bayonetta con il proprio cuore in mano ed è qui che vediamo tutti i generi che hanno influenzato la realizzazione di questo capitolo: dal bullet hell, al rhythm game, non vogliamo rivelarvi troppo, ma preparatevi a versetti davvero originali che si intrecciano con le cutscene per dar vita a un’esperienza di gioco completa ed emozionante.

Personaggi secondari, ma non troppo

Chi è Viola? La ragazza dallo stile eccentrico che cade dal cielo per accompagnare Bayonetta in questa avventura ha molto più da raccontare di quanto crediamo. Il suo carattere è estremamente diverso da quello della protagonista della saga, data anche la giovane età e l’eccessiva grinta che la differenziano dall’elegante e matura Strega. La misteriosa ragazza è anch’essa legata ai demoni grazie all’amicizia con il gattone stregato Cheshire che può evocare in combattimento.

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Bayonetta la chiama più volte “cucciola” nella traduzione italiana, nonostante il doppiaggio reciti chiaramente “gattina” che avrebbe anche molto più senso dato il legame con Cheshire, un gatto appunto. Questa è solo una delle tante imprecisioni della traduzione italiana che si lascia sfuggire spesso battutine e ammiccanti giochi di parole.

Viola diventa anche un personaggio giocabile in alcuni capitoli a lei dedicati, portando ulteriore varietà ai versetti grazie al suo stile molto più incline al corpo a corpo. Brandisce infatti una katana con la quale taglia in due gli Homunculus e para i colpi (come le schivate di Bayonetta, le parate di Viola attivano il Sabbat Temporale), ma non possiamo fare a meno di criticare il poco spazio lasciato a questo nuovo personaggio che non ha a disposizione tutte le variazioni di gameplay che troviamo invece giocando nei panni di Bayonetta. Anche se il combattimento è meno ricco di quello della Strega principale, Viola mostra appieno il suo carattere impetuoso, accompagnato da una colonna sonora molto più rock, e anche Cheshire ci riserva alcune divertenti interazioni.

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Anche Viola ci sa fare coi combattimenti e coi demoni

Altro personaggio secondario giocabile è la “sorella” di Bayonetta, la strega Jeanne, che vediamo protagonista di alcuni capitoli extra di genere metroidvania stealth in 2D. In questi capitoli definiti extra, ma comunque necessari per avanzare nella trama principale, Jeanne cercherà nel mondo umano di trovare chi può aiutare lei e la Bayonetta ad accedere all’alphaverse, ma per farlo dovrà sfuggire agli Homunculus entro un certo limite di tempo e sfruttando tecniche di combattimento e armi inedite. Un’altra variabile di gameplay che spezza la monotonia e rende Bayonetta 3 un capolavoro del proprio genere.

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Un minigioco in pieno stile spy action

L’apoteosi delle Streghe di Umbra

Apoteosi – come per le mosse finali dalle splendide animazioni che Bayonetta può eseguire – è il termine giusto per descrivere questo terzo capitolo che porta alla massima espressione il mondo delle Streghe di Umbra e ne delinea sia la conclusione che un nuovo inizio. Un titolo imperdibile per gli appassionati dei giochi d’azione che vanno alla ricerca di un titolo che offra più di una serie di combattimenti tutti uguali. Sulle note dell’orecchiabilissima cover di Moonlight Serenade che fa da OST principale del gioco, si incarna perfettamente lo spirito dell’ammaliante strega a metà tra inferno e paradiso.

Il comparto grafico è più che soddisfacente su una console come Nintendo Switch anche se alcune texture rendono meno bene di altre e non sempre si mantengono i 60 fps. Forse proprio l’esclusività su Nintendo Switch limita il successo di questo titolo che sembra un’occasione mancata per portare il miglior capitolo della serie su PC e a una qualità maggiore. Nonostante le piccole imperfezioni grafiche, l’esperienza è stata scorrevole e decisamente una delle migliori dal punto di vista visivo su Nintendo Switch, soprattutto per le complesse animazioni e l’intrigante character design.

La storia principale richiede circa 15 ore di gioco (delle quali 4 sono interamente occupate da cutscene di buona fattura), ma il post game dà accesso a ulteriori sfide, nuovi personaggi giocabili e a una difficoltà ancor più ostica, dunque il tempo che passerete sul titolo può almeno raddoppiare. Se il risultato sarà incredibile come questo di Bayonetta 3, siamo pronti ad attendere anche altri 8 anni prima di mettere mano a un nuovo capitolo della storia delle Streghe di Umbra.

Voto: 9.5

Pro
Armi, demoni e stili di combattimento variegati
Gameplay estremamente coinvolgente, unico e longevo
Adatto sia a neofiti che veterani
Sonoro impeccabile e grafica più che accettabile
Contro
Viola è meno interessante da giocare rispetto a Bayonetta
Alcune sfumature dei dialoghi si perdono nella traduzione italiana

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