Scommetto che a tutti i Nintendari manca un po’ un gioco come The Legend of Zelda: Wind Waker sulla propria Switch. Per fortuna lo scorso mese è stato rilasciato un videogioco indie di nome Sail Forth che ricorda nelle sue esplorazioni marine proprio il leggendario titolo in cel shading per GameCube.
Sail Forth è un giochino chill e rilassante sviluppato da Festive Vector, alias dello sviluppatore David Evans. Il titolo è stato rilasciato senza alcun preavviso su Nintendo Switch da The Quantum Astrophysicists Guild, ma chi segue Evans su Twitter sa bene che Sail Forth era in lavorazione da un bel po’ di tempo grazie ai continui aggiornamenti che il developer scriveva di tanto in tanto sul social.
All’avventura tra le onde
Le onde cullano un piccolo naufrago su una bagnarola, un esserino blu impersonato dal giocatore. L’imbarcazione è danneggiata ma all’orizzonte sembra esserci un’isoletta. Comincia così il nostro viaggio, alla ricerca di materiali, tesori e nuovi marinai dai nomi buffi da reclutare per espandere la nostra flotta.
Non c’è un vero e proprio obiettivo finale in Sail Forth, nonostante le fasi iniziali sembrino gettare le basi per qualcosa di più grande. Basta davvero solo navigare in mare aperto, scoprire nuove isole e prendere a cannonate ciò che ci pare. In particolare, il gioco utilizza una generazione procedurale per dare un po’ di varietà a luoghi e biomi raggiungibili dalle nostre navi: basi nemiche, arcipelaghi, scogli e così via. PS: Attenzione ai mostri marini!
Tra una scoperta e l’altra, una cannonata a un pirata e una modifica alla propria flotta, gli strani abitanti di questo vasto mare ci daranno missioni secondarie da portare a termine. È possibile consultare due tipi di mappe per orientarsi, per piazzare un indicatore su un punto da raggiungere o per fare viaggi rapidi. Pian piano il vasto oceano si riempirà di opportunità e tesori, arricchendo in questa maniera anche la cartografia del gioco. Spesso molti di questi punti di riferimento saranno accennati proprio dagli abitanti dell’oceano.
Muoversi in questi mari è estremamente semplice, basta azionare il pulsante A per dare un’accelerata e premere il tasto B per fermarsi, il tutto tenendo sempre d’occhio la direzione del vento in modo da girare la vela con i tasti dorsali. Con i grilletti invece è possibile mirare e sparare palle di cannone, tenendo conto che i colpi possono essere effettuati solo nelle aree messe in evidenza dalla UI. Tali aree possono essere di diversa natura a seconda di dove abbiamo piazzati le armi sulle navi.
Al di là delle modifiche cosmetiche, l’editor della flotta consente anche modifiche di piccole parti come appunto l’artiglieria, ma anche di scegliere i marinai con le statistiche più adatte a ciò che ci serve. In particolare il combattimento, pur essendo in tempo reale, richiede un po’ di pianificazione: bisogna manovrare le navi per allineare i cannoni e mirare, bisogna considerare le traiettorie nemiche e, in generale, va sempre lanciato un occhio alla direzione del vento.
Rilassarsi è perdersi
Sail Forth è un po’ vessato da bug e cali di framerate, tuttavia arrivano costanti aggiornamenti volti a migliorarne la performance e, in generale, ciò non inficia molto l’esperienza di gioco tranne in poche e rare occasioni. In generale l’esperienza “Windwakeriana” di Sail Forth è piacevole e rilassante nelle sue piccole dimensioni da gioco indipendente, e riesce a intrattenere in relax per brevi sessioni. Attenzioni a non prolungarvi troppo in mare o potrebbe risentirne la ripetibilità di gioco.
La chiave di Sial Forth è infatti proprio nella sua dimensione di atmosfera semplice e mentalità leggera. Gli stessi colorati personaggi che popolano il mondo di gioco parlano strano, sono buffi e ci indirizzano verso missioni altrettanto strambe. La scelta del cel shading, al di là dei rimandi a The Legend of Zelda, è un’espediente saggio e contestualizzato all’architettura low poly del gioco, in grado di donare morbidezza e piacevolezza fin dal primo sguardo.
La bellezza di Sail Forth va vista oltre i minuti di gioco da dedicarci, va cercata e assorbita nella sua dimensione esplorativa: scoprire nuove isole e perdersi nei tramonti e nei paesaggi attraverso la camera di gioco che balla tra le onde assieme alla propria flotta è un’esperienza tenera e affascinante. L’unica pecca dell’impianto artistico di Sail Forth va forse ravvisata nella UI, un po’ poco colorata e ragionata rispetto al resto e in molti casi invasiva.
Il piacere della scoperta
Sail Forth è un gioco di esplorazione e avventura che ricalca le orme di The Legend of Zelda: Windwaker in maniera ridotta ma gentile. Il vaso oceano da esplorare, i paesaggi incantevoli, i personaggi strampalati e la generale atmosfera di simpatia e immediatezza donano al titolo un carattere rilassante come pochi altri titoli su Nintendo Switch, piattaforma su cui potete trovarlo al prezzo di 19€.
Voto: 7.5
Rilassante come pochi
L’editor della flotta
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