SpongeBob SquarePants: The Cosmic Shake, Recensione: un tuffo nello spazio-tempo blu

Possiamo ormai ritenere la spugna di Bikini Bottom un’icona indelebile della cultura pop del nostro secolo, sbarcata tra i canali per bambini più di vent’anni fa e ancora oggi protagonista assoluto del panorama dei cartoon, ma non solo! Infatti, ha già fatto la sua apparizione in diversi titoli del mondo dei videogiochi, consegnando il profondo azzurro direttamente alle console dei giovani appassionati.

Così, il 31 gennaio 2023 è arrivato su tutte le console il nuovissimo Spongebob SquarePants: The Cosmic Shake, il racconto di una nuovissima avventura nello spazio-tempo che vivranno assieme il nostro protagonista e il suo compagno Patrick Stella nella città più famosa del mare. Il gioco, sviluppato dal team di Purple Lamp e pubblicato da THQ Nordic, è disponibile sul Nintendo eShop al prezzo di 39,99€, e in aggiunta è possibile acquistare un pacchetto aggiuntivo di costumi per Spongebob a 9,99€.

C’era una volta… un disastro a Bikini Bottom!

L’inizio della nostra inedita avventura nasce dalla prevedibile ingenuità di Spongebob SquarePants e Patrick Stella i quali, durante una fiera nella città di Bikini Bottom, rimangono affascinati dagli antichi oggetti esposti su una bancarella presidiata da una sirena di nome Kassandra. In particolare, i due sono ammaliati dalla potenza magica di una boccetta contenente lacrime di sirena, in grado di esaudire tutti i desideri di colui che la possiede attraverso la creazione di palloncini. I protagonisti, per la troppa fretta, finiscono per abusare di questo potere, che appartiene a Nettuno e che funziona veramente se il possedente è puro di cuore.

Ha così inizio il caos: Bikini Bottom viene risucchiata dal continuum spazio-temporale che teneva saldo il tessuto della realtà, rilasciando così sette dimensioni alternative, all’interno delle quali sono diventati realtà i desideri espressi da Spongebob per realizzare i sogni dei suoi amici. Quindi, tutti gli abitanti della città sono scomparsi, Patrick si ritrova a essere un palloncino e il cataclisma ha generato un esercito di nemici gelatinosi sparsi per tutti gli universi. La missione dei due protagonisti sarà quella di chiudere le brecce sparse per il fondale, salvare tutti i loro amici e riportare alla normalità Bikini Bottom.

Di sicuro la trama folle su cui si basa Spongebob SquarePants: The Cosmic Shake sembra aver preso spunto da un qualsiasi prodotto cinematografico in cui si parla di multiverso, ma l’originalità attraverso cui viene spiegato il disastro, sono creati i mondi paralleli e l’ironia che caratterizza da sempre l’iconicità di questo curioso personaggio e le sue avventure, rendono la storia davvero divertente, soprattutto immaginando il coinvolgimento di un pubblico molto giovane. Il comparto del gameplay, inoltre, rende il susseguirsi delle peripezie ancor più appassionante: l’impressione che viene data è di vivere un film interattivo, da sogno se sui grandi schermi.

Tutto troppo facile per una spugna

Sarà proprio per il pubblico a cui è diretto il titolo che manca il concetto di “sfida”? In questo modo Spongebob non avrà così tanti problemi a salvare il mondo. Più si va avanti tra le dimensioni alternative, più sarà possibile apprendere nuove abilità combattive per sconfiggere i nemici da portarsi dietro anche per i livelli successivi. I tutorial illustrano tutte le mosse di cui Spongebob è capace, sono progressivi e poco invasivi, ma la facilità di queste meccaniche contribuisce a rendere la componente lotta un gioco da ragazzi. Sembra quasi che sia marginale, aggiunta unicamente per rendere più vivace il superamento di una missione, e non centrale ai fini di salvare il mondo dalla catastrofe.

C’è da dire però che i livelli sono strutturati molto bene, soprattutto grazie all’elemento parkour e alla varietà delle ambientazioni, curate nei minimi dettagli. Infatti, ognuno dei sette mondi esplorabili rappresenta un tema (il far west, i pirati e il cinema sono i primi tre) e in ognuno troviamo i personaggi del franchise ispirati a quel mondo, che si rivelano essere anche nostri nemici. Il fattore esplorazione è coinvolgente e intrigante soprattutto dal punto di vista dell’ambientazione, ma è un po’ scarno ed è mancata la presenza di puzzle secondari. Possiamo ottenere una patente dalla Signora Puff per cavalcare i cavallucci marini, utili a muoverci più rapidamente nella dimensione parallela in cui ci troviamo, ma i percorsi sono predefiniti. Non si può comunque negare che questo sia l’elemento caratterizzante di questo titolo.

Un viaggio spazio-temporale tra novità e tradizione

Il lavoro di Purple Lamp non ha dovuto incidere in modo particolare su personaggi e ambientazioni caratteristiche, facendosi forte non solo della grafica della serie animata, ma anche delle voci dei protagonisti e delle 101 colonne sonore originali. Il gioco stupisce per l’originalità della scrittura dei dialoghi, divertenti e coinvolgenti al fine di completare la campagna, anche se è un peccato la mancanza delle voci italiane di Claudio Moneta e Pietro Ubaldi, che hanno fatto la storia della serie nel nostro paese. Speciale è anche per la bizzarra costruzione della scenografia dei vari mondi paralleli attraverso cui Spongebob e Patrick viaggeranno: l’atmosfera che si respira nello scenario del far west coincide a pieno con il convenzionale quadro americano tra deserto e saloon dei cowboy, e così per le altre dimensioni: si viene catapultati completamente in quell’universo.

Estetica vincente anche per quanto riguarda i costumi. Spongebob potrà essere utilizzato in 30 versioni diverse, e ne acquisirà uno per ogni dimensione visitabile, per entrare ancora di più in sintonia con lo scenario che si presenterà, ma possono essere anche acquistati e in più non avranno alcun impatto sul gameplay. Inoltre, non è da sottovalutare l’immedesimazione dei personaggi nei vari mondi paralleli: Sandy sceriffo, Squiddi regista cinematografico, Mr. Krab contrabbandiere, Gary mostro e tanti altri. Sarà fondamentale il loro contributo alla risoluzione dei problemi dell’universo, nemici o amici che siano in quella specifica dimensione.

La dimensione parallela di Nintendo Switch

Per quanto riguarda le prestazioni, Spongebob SquarePants: The Cosmic Shake su Nintendo Switch non ha dato tanti problemi in modalità portatile durante il gameplay, mentre la risoluzione rimane quella che ci si aspetta dalla console se connessa a uno schermo tramite dock. Le attesa le schermate di caricamento, di cui è molto apprezzata la scelta di crearle in tema con la serie animata di Nickelodeon, vanno purtroppo prese alla lettera: è davvero “un’eternità dopo” che si ricomincia a giocare!

Dal punto di vista dei comandi associati alle varie azioni compiute dalla spugna gialla di Bikini Bottom, possiamo dire che quello di Purple Lamp è sembrato essere un lavoro accurato, soprattutto grazie all’efficacia dei tutorial e alla non troppa presenza di combinazioni di tasti difficili da eseguire. Il lato tecnico ha lasciato senza dubbio uno spazio centrale alla trama e alla scenografia.

Conclusioni

Possiamo considerare Spongebob SquarePants: The Cosmic Shake un gioco che ha raggiunto il suo obiettivo? Sì, se l’obiettivo era quello di rievocare inequivocabilmente l’ironia e l’iconicità di una serie di cartoni animati che hanno fatto la storia dello scorso decennio. E non è tutto: grazie al lavoro di Purple Lamp, ha raggiunto anche l’ambizione di ricreare attorno a ciò che già si conosceva un mondo, anzi dei mondi tutt’altro che ripetitivi o tradizionali. Le idee innovative della trama, delle ambientazioni, dei costumi e della caratura dei personaggi a ricoprire dei ruoli nuovi ha centrato in pieno il coinvolgimento dei giocatori appassionati, perdendo un po’ di macerie dal comparto tecnico. La cura e l’attenzione ai dettagli, sia dal punto di vista delle meccaniche sia dal lato scenografico, rendono il gioco uno dei più riusciti della serie della spugna di Bikini Bottom.