Lo studio francese Digixart si rimette in gioco con Road 96 Mile 0, prequel dell’omonimo Road 96 di cui abbiamo ampiamente tessuto le lodi nella nostra precedente recensione. Questa nuova avventura grafica è ambientata poco prima dell’inizio del viaggio di Zoe, uno dei personaggi principali del titolo originale, in compagnia però di Kaito, protagonista di un’altra opera targata Digixart, Lost In Harmony.
Road 96 Mile 0 è disponibile per Nintendo Switch al prezzo di 12,99€, ma lo potete trovare anche sugli shop di tutte le altre piattaforme. Nello specifico, vi parliamo proprio della versione per console ibrida, uscita il 4 aprile 2023.
Un accordo inusuale
Se iniziate a giocare Road 96 Mile 0 pensando di ritrovarvi lo stesso tipo di gioco che il suo predecessore è stato, vi sbagliate di grosso. Dell’avventura grafica a scelte, con imprevedibili colpi di scena e infinite combinazioni di route non è rimasto molto: controllerete infatti solo Zoe e Kaito nei loro istanti di vita precedenti all’inizio del viaggio di Road 96, trovandovi comunque in bilico tra il supporto al candidato presidente Tyrak e la rivoluzione delle Brigate Nere grazie a opzioni multiple di dialogo e comportamenti nell’overworld. La natura di prequel di questo titolo però impedisce al giocatore di immedesimarsi appieno nelle scelte, di avere un reale impatto sul finale o anche solo di rimanere sorpreso da alcune parti della narrazione, estremamente prevedibili per chi ha già giocato il suo predecessore.
Anche il gameplay è stato drasticamente modificato, infatti, a fasi di esplorazione del quartiere di residenza di Zoe si alternano livelli musicali in skateboard tratti proprio da Lost In Harmony, gioco Digixart di cui Kaito è il protagonista – e aggiungerei particolarmente simili a Subway Surfer. Questo tentativo di fusione dei due universi funziona dal punto di vista narrativo, ma non è però perfettamente riuscito nel rhythm game in sé, che abbiamo spesso trovato fuori sync e con brani abbastanza dimenticabili. I check point sono frequenti, ma è capitato fin troppo spesso di ritrovarsi in situazioni snervanti, con salti da eseguire in una finestra di tempo e spazio veramente ristretta (per fortuna però è stato inserito un pop-up, che appare ogni volta che sbaglieremo troppe volte un passaggio, in cui ci viene chiesto se desideriamo skippare quella parte). Ogni livello musicale però è tematizzato e richiama gli avvenimenti del capitolo appena conclusosi, arricchendo la narrazione.
Manca l’aspetto che più ci aveva fatto innamorare di Road 96, cioè la casualità di ordine degli eventi e l’immenso impatto delle nostre scelte, ma dobbiamo anche considerare che ciò che Mile 0 vuole mostrare è un approfondimento del passato di Zoe e del suo legame con Kaito, più che un’espansione dell’intero universo di Petria. La trama ha dunque uno svolgimento lineare e si passa di capitolo in capitolo esplorando i dintorni e interagendo con essi grazie a piccoli minigiochi: i comandi di Nintendo Switch non sono i migliori per ottenere un buon punteggio (comunque irrilevante) visto che molti di essi sono basati sulla mira, come lo spassoso lancio di giornali addosso ai poveri passanti di una delle fasi di gioco.
Caricamenti che sembrano un viaggio
Son passati due anni da Road 96, ma non abbiamo riscontrato particolari migliorie se non una maggiore pulizia dei modelli 3D e degli scenari. Restano però infiniti i tempi di attesa tra un capitolo e l’altro che vedono caricamenti lunghi anche un minuto intero per caricare le mappe, tempo non giustificato visto che queste non sono neanche tanto grandi o ricche di dettagli e texture esaltanti.
L’aspetto leggermente poligonale delle figure richiama quello caratteristico di Road 96 e l’uso dei colori e di immagini evocative rimane sbalorditivo per un indie a basso costo come questo. Le cinematografiche scene che scorrono intorno ai protagonisti nelle sezioni musicali fortificano ancor più quel messaggio di libertà contro dittatura tipico ormai della serie e sono particolarmente apprezzabili quando il gameplay richiede di eseguire solo dei semplici QTE (quick time event).
La strada è dritta
La definizione di semplice prequel ha snaturato in parte quel bel ricordo che avevamo del titolo di partenza della serie: Road 96 Mile 0 è più uno spin-off che un ulteriore titolo della serie, aggiungendo personaggi provenienti da altre opere Digixart e scollegandosi quasi completamente dal gameplay del precedente capitolo. Di Road 96 restano solo gli orientamenti politici, l’ambientazione generale e la grafica.
Il ritorno a Petria poteva essere più dolce di così, ma non si può comunque definire una terribile esperienza. Semplicemente, non abbiamo percepito la stessa ventata di emozioni offerta da Road 96 in questo breve e stantio prequel che lascia nelle mani del giocatore poche e poco influenti scelte. Forse, ci avrebbe fatto tutto un altro effetto se non avessimo già giocato Road 96: da una parte, alcuni riferimenti di Mile 0 sono percepibili solo da chi ha giocato il sequel, dall’altra però il sistema morale funziona solo se non si conoscono già gli esiti delle vicende. Suggeriamo perciò di giocarlo prima di Road 96 per un’esperienza più libera e godibile.
Voto: 7
Scenografie e storytelling dei livelli musicali
Gameplay talvolta snervante (ma almeno con opzioni di accessibilità)
Colonna sonora decisamente meno memorabile
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