The Dark Pictures Anthology Man of Medan, Recensione: l’inquietante esplorazione di una nave infestata

Dopo quattro anni dall’uscita sulle altre console, quali PlayStation 4 e Xbox One, Man of Medan sbarca finalmente anche su Nintendo Switch! Il gioco è il primo capitolo di una serie intitolata The Dark Pictures Anthology, che propone storie indipendenti ma collegate tra loro dal filo conduttore del mistero e dell’orrore. Man of Medan è, infatti, un titolo di avventura e horror psicologico sviluppato da Supermassive Games e pubblicato da Bandai Namco Entertainment.

Da vacanza a incubo c’è di mezzo il mare

Il gioco si apre con un prologo ambientato negli anni ’40 del ventesimo secolo, proprio durante la Seconda Guerra Mondiale. I due personaggi protagonisti della scena fanno ritorno nella propria nave da guerra dopo una breve pausa sulla terraferma, ma percepiscono da subito un’aria tesa e strana. Ancor prima di capire cosa stia succedendo, i due soldati fanno una brutta e misteriosa fine.

Immediatamente dopo veniamo trascinati nel presente, in cui ci viene mostrato un gruppo di cinque amici che si imbarca in una vacanza subacquea alla ricerca di un relitto della Seconda Guerra Mondiale, probabilmente quello visto nella scena iniziale. Tuttavia, il loro soggiorno si trasforma rapidamente in un’esperienza da incubo, quando si trovano coinvolti in eventi soprannaturali e spaventosi.

L’intero gioco gira a bordo della SS Medan, l’imbarcazione bellica abbandonata in mezzo all’Oceano Pacifico senza un apparente motivo. La nave, rugginosa e tetra, è una bara galleggiante: una marea di corpi senz’anima giacciono sul pavimento, tra i corridoi stretti e inquietanti del battello, ma i nostri protagonisti non riescono in nessun modo a spiegarsi cosa sia accaduto decenni prima.

La trama viene narrata attraverso una combinazione di sequenze cinematografiche e interattive, con il giocatore che ha un ruolo attivo nella progressione della storia. Grazie a ciò, si ha la possibilità di esplorare il relitto in cerca di risposte e prove per comprendere il motivo per cui tante persone sono morte.

Un gioco ispirato dalla leggenda della SS Ourang Medan

I creatori del gioco hanno avuto la geniale idea di renderlo ancora più intrigante ispirandolo alla storia urbana della SS Ourang Medan.

Secondo la leggenda, la nave mercantile olandese SS Ourang Medan sarebbe stata scoperta alla deriva nell’Oceano Pacifico nel 1947, con tutti i membri dell’equipaggio morti e congelati sul posto. La nave, che trasportava un carico di materiale bellico e sostanze chimiche pericolose, inviò un messaggio di emergenza in cui si richiedeva aiuto perché l’intero equipaggio era morto. Quando una nave statunitense si avvicinò alla SS Ourang Medan, trovò tutti i membri dell’equipaggio defunti, con gli occhi spalancati e le facce contorte dall’orrore. Non ci furono segni di violenza o di lotta a bordo della nave.

Nonostante le numerose ricerche storiche, non esiste alcuna prova documentale dell’esistenza della SS Ourang Medan o dei suoi presunti membri dell’equipaggio.

Vita o morte: dipende tutto da te

Come specificato precedentemente, Man of Medan è un titolo interattivo, in cui il giocatore deve prendere in mano le redini del destino dei cinque protagonisti. Ogni scelta compiuta dal giocatore è significativa e potrebbe influenzare il corso degli eventi e il futuro dei personaggi stessi. Ogni decisione può portare a una conseguenza diversa e il giocatore deve essere attento a come sceglie di agire, poiché una singola azione sbagliata può portare alla morte di uno o più personaggi. Ovviamente, lo scopo del gioco è di salvare più persone possibile.

Tuttavia, il gameplay è piuttosto limitato, con poche opportunità di esplorazione e interazione con l’ambiente. Inoltre, la durata del gioco è relativamente breve, con una media di circa 4-5 ore per completare la storia. Rispetto ad altri titoli targati Supermassive Games, primo tra tutti il capolavoro Until Dawn, Man of Medan dà poche opzioni realmente fondamentali, è quasi più un film interattivo che un gioco.

Il gameplay di Man of Medan ruota principalmente attorno ai dialoghi che i personaggi intrattengono e alle diverse opzioni di risposta fornite al giocatore. Inoltre, il gioco tiene traccia del rapporto tra i personaggi, che varia in base alle decisioni prese e all’atteggiamento mantenuto durante le conversazioni. La Bussola Morale, presente nel gioco, permette di tenere sempre sotto controllo le conseguenze delle scelte effettuate.

Il gioco si basa soprattutto sull’osservazione di oggetti e l’apertura di porte, con l’aggiunta di alcuni quick time event in cui bisogna premere i tasti corretti, indicati sullo schermo, durante le scene più concitate. In Man of Medan non sono presenti puzzle o enigmi da risolvere per accedere a nuove aree o recuperare oggetti importanti, è tutto a portata di mano.

Man of Medan prevede anche la scoperta di Premonizioni durante l’esplorazione. Si tratta di dipinti particolari che offrono una visione rapida del futuro e suggeriscono ciò che potrebbe accadere a un personaggio in seguito. Questi indizi possono essere utili per valutare meglio le scelte da fare. Infatti, se interpretati correttamente, possono fornire informazioni preziose per prendere le decisioni giuste.

Si può avere paura anche in due

Se siete troppo fifoni per intraprendere un percorso angosciante e ricco di jump scare da soli, allora Man of Medan vi ha trovato una soluzione.

Il multiplayer di Man of Medan è forse uno dei punti di forza del gioco. Grazie a questa modalità, infatti, è possibile giocare insieme ad altri giocatori in una stessa avventura, in cui ciascun partecipante può interpretare un diverso personaggio del gioco.

La modalità multiplayer, sia online sia in locale dividendo lo stesso schermo, permette di amplificare l’esperienza di gioco e di renderlo ancora più coinvolgente, in quanto i giocatori devono coordinarsi e prendere decisioni insieme per avere successo.

Una grafica ingiustamente rovinata da Nintendo Switch

Graficamente, Man of Medan è uno spettacolo visivo. L’atmosfera è oscura e tesa, e la colonna sonora incute un senso di ansia costante. La motion capture è di alta qualità, e i personaggi sembrano vivi e reali. La recitazione dei doppiatori è altrettanto buona, rendendo i dialoghi molto convincenti e credibili.

C’è solo un problema: la console. Purtroppo Nintendo Switch non rende affatto giustizia all’effetto cinematografico che invece viene evidenziato su PlayStation 4… sembra quasi di giocare due titoli diversi. La grafica di Man of Medan è stata completamente rovinata dalla console della Grande N, rendendo quasi irriconoscibili alcuni oggetti, apatiche le espressioni dei personaggi e l’ambientazione asettica.

Un altro problema è la visuale. Il gioco adotta una visuale in terza persona che in alcuni momenti risulta troppo ravvicinata rispetto ai personaggi, limitando la percezione dell’ambiente circostante e dei dettagli delle ambientazioni. In aggiunta, la telecamera spesso cambia angolazione in modo brusco, causando disorientamento nel giocatore e compromettendo l’esperienza di gioco.

Inoltre, la visuale rende difficile distinguere tra le aree esplorabili e quelle non accessibili, costringendo il giocatore a provare più volte finché non si trova il percorso corretto. Questo può rendere l’esperienza di gioco frustrante e penalizzare il ritmo dell’avventura. In realtà, questo elemento non è prettamente legato a Man of Medan quanto alla maggior parte dei titoli di Supermassive Games.

Conclusione

In conclusione, Man of Medan è un’esperienza di gioco coinvolgente e spaventosa, con una storia interessante e un’atmosfera inquietante. Sebbene il gioco abbia alcuni difetti, come la visuale e la breve durata della storia principale, la struttura narrativa ramificata e le scelte significative lo rendono un gioco intrigante e consigliato agli appassionati di horror e avventura, tenendo sempre le aspettative basse rispetto ad altri titoli di Supermassive Games. Potete acquistare Man of Medan sul Nintendo eShop a 19,99€.