Maria Enrica
A volte basta cambiare un punto di riferimento per ottenere un effetto diverso, originale. Questione di prospettive. Ed è la questione di Cats and the Other Lives, che entra di soppiatto nella vita di una famiglia problematica, attraverso gli occhi del suo gatto domestico.
Di certo almeno qualcuno dei ragazzi di Cultic Games ha oppure ha sperimentato cosa significhi avere una compagnia felina a casa propria (anche se sul sito ufficiale si definiscono “amanti dei gatti“), talmente affettuose quanto precise sono le situazioni e i gesti caratterizzanti il protagonista della loro ultima avventura punta e clicca. Basta un cambio di vedute, insomma, per lasciarsi catturare dalle vibrisse del pettegolo e giocherellone di casa Mason.
Sgattaiolare per ascoltare
Era una notte buia e tempestosa, quando (pare) un infarto colpì il pater familias, Bernard Mason, dando come il fuoco alla miccia di una sequela di dissapori familiari schiacciati dal tempo, ma mai risolti. La sua villa a Hartford rappresenta il teatro ora della veglia funebre, ora della sequenza a cascata di litigi, malumori ed eventi apparentemente inspiegabili. Tra il parentado e gli amici, un solo, attento osservatore è in grado di eludere quasi ogni ostacolo per ascoltarli tutti, ovvero Aspen.
Il corpulento gatto rossiccio può passare quasi inosservato tra le polverose stanze in legno, giù per le tubature arrugginite, fin fuori dalle finestre e sopra le fragili quanto pompose mensole ricolme di vasi e altre chincaglierie in libertà totale, o meglio, venendo bloccato dalle porte chiuse essendo un non-pollice-opponibile munito, in attesa che il giusto innesco di trama (leggasi un umano che la apra) gli permetta di proseguire.
Laddove altri esponenti di questo filone – come il titano Monkey Island – giocano sul rapporto tra storia ed esplorazione senza freni, oggetti da raccogliere e da combinare per innescare la progressione, Cats and the Other Lives è più asciutto e semplice a livello sistemico, permettendo di fruire del suo racconto come un pettegolo che cerca segreti per saziarsi. E di croccantini ne troverà in abbondanza Aspen, poiché ogni membro dei Mason nasconde un tormento, un lato oscuro.
Dei baloon a scomparsa interromperanno le sue felpate, permettendogli di ascoltare gli sfoghi di un uomo troppo attaccato alla bottiglia, di una madre troppo rigida o di una governante latino americana, in un flusso di dialoghi con pause molto ridotte e ben calcolate, dando la possibilità di carpire ogni parola, o soltanto quelle delle scene filmate propriamente dette.
L’atmosfera, con la famiglia colorita e la magione barocca, ricorda un po’ i capolavori di Agatha Christie, un po’, volendo fare un esempio più recente, il film Knives Out (2019, diretto da Rian Johnson), con un tocco di paranormale. Abbiamo l’esponente e portatore di una cospicua eredità scomparso nella notte, i figli e i relativi parenti che si avvinghiano per distribuire e organizzare il patrimonio lasciato, in una trama scorrevole, piacevole da seguire.
Caccia e pettegolezzi, una normale vita da gatto
La villa a Hartford offre svariati punti dove arrampicarsi per Aspen, persino una stanza con dei trofei di caccia su cui zompettare. I movimenti del gatto, compassati e con solo qualche accenno di scatti, sembrano essere pensati proprio per entrare più in sintonia con il coda munito, non essendo gestiti nei modi e nei riflessi di un platform, per esempio.
Al contempo però, le sensazioni restituite dal sistema di controllo sembrano venire incontro a chi gioca su PC con mouse e tastiera: usare lo stick del Joy-Con sinistro per camminare o correre – e l’input dello scatto spesso non riesce – oltre a passare da un tasto a un altro per saltare e poi cambiare da un bersaglio a un altro non risulta molto agevole.
Ancora, l’alter ego baffuto è in grado di percepire i suoni provenienti da un’altra stanza, indicati da dei simboli specifici a onde, oltre a degli odori, assieme alla capacità (purtroppo senza contesto approfondito) di rivivere le conversazioni tra diversi membri dei Mason avvenute nel passato, con gli umani sotto forma di spiriti.
Aspen può allora sia fungere come sorta di ago per regolare lo scorrere dei fatti, sia concedersi qualche momento di svago, leccando una bellissima pozza di acqua piovana, o rifarsi le unghie sul divano del salone o su un apposito tira graffi. Ancora, quando l’istinto cacciatore chiama, anche il micio casalingo risponde, inseguendo ragni e topi.
In questi frangenti si esplica una vena più frenetica e quasi arcade di Cats and the Other Lives, dovendo indovinare il nascondiglio di una possibile preda passando da una piattaforma a un’altra, oppure inseguendo un ratto; nel secondo caso l’enigma consiste nell’indovinare la direzione del piccolo roditore assicurandosi un vantaggio in termini di velocità, tuttavia la dinamica non è esplicata in maniera efficace con conseguenze troppo drastiche, costringendo a tentare e ritentare la corsa in caso di singolo errore.
Pixel art a nove vite
Dicevamo in apertura che Cultic Games deve avere o avere avuto esperienza con dei mici, essendo le movenze di Aspen quanto le sue azioni e attività particolarmente realistiche. Ci riferiamo sì ai salti sul tavolo imbandito per la cena e alla marcatura del proprio odore sui padroni, ma pure alle reazioni degli stessi, che passano dall’indifferenza all’amore sperticato fino alla rabbia per un oggetto (o due) caduto.
L’aspetto paranormale e horror non è preponderante, anzi, si configura più come un alone di tensione che si agita tra picchi e discese, andando in sinergia con la brillante pixel art scelta dagli artisti in gioco presso lo studio turco. Aspen, per esempio, è sempre mostrato di fianco, in sintonia con le scene a scorrimento in 2D del titolo, mentre i suoi umani assomigliano a delle bambole di pezza, privi di tratti facciali, incapaci di utilizzare la voce, se non per qualche grugnito o risolino.
Una visione realistica e divertente da impersonare del suo felino protagonista quanto dei suoi compagni umani, insieme a una trama e un’atmosfera intriganti sono i punti di forza principali di Cats and the Other Lives. L’avventura dinamica di Cultic Games atterra sulle quattro zampe nel panorama di Nintendo Switch, in virtù anche di una pixel art distintiva e di uno spirito generale ben confezionato. I testi in lingua inglese potrebbero scoraggiare qualcuno, ma un lessico pressoché di facile comprensione e una scrittura intrigante sono un invito invitante a casa Mason.
Cats and the Other Lives è disponibile tramite il Nintendo eShop dal 21 ottobre 2023 al prezzo di 19,99 euro.
Voto: 7.5
Una trama e un modo di raccontare piacevoli da seguire fino alla fine
Una pixel art distintiva
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