Maria Enrica
Giocare un ruolo può trascendere gli anni, i decenni se sostenuto da un’armatura cavalleresca di tutto rispetto. E con l’aiuto della fantasia, farlo può diventare una scoperta, o la reminiscenza di quanto si possa viaggiare lontano con la propria corazza, con Gothic II Complete Classic.
Correva il 2002 quando il seguito del GDR di azione forgiato da Piranha Bytes iniziò a diffondersi tra i feudi di ogni dove, prima del vecchio mondo e poi oltre le Colonne d’Ercole, suggellando la bravura degli europei tra i titani occidentali e orientali del genere di appartenenza. A brevissima distanza dal rilancio del primo esponente, THQ Nordic rimette mano alla non più luccicante elsa della sua lama, al fine di donare al secondo capitolo la gloria che merita. E se di cavaliere si parla, nonostante l’elmo si sia ormai sporcato di ruggine, la sua fattura e le storie che potrebbe raccontare non si sono scalfite.
Dove eravamo rimasti
Eravamo rimasti al finale vissuto nel 2001, un gancio potenziale per fare doppietta e studiare due pezzi della storia recente dei videogiochi. Eravamo alla sconfitta del Dormiente, con il nostro eroe senza nome rimasto vittima del crollo del tempio in cui avvenne lo scontro finale; la forte amnesia di cui soffre rappresenta al contempo l’aiuto ideale per i novizi, che si troveranno davanti al mago Xardas loro salvatore.
Una nuova minaccia si sta presentando sull’isola Khorinis, con alcuni draghi che sembrerebbero avere fatto la comparsa nella valle delle miniere. Sta pertanto al cavaliere scoprire chi o cosa guidi i rettili alati, in un’avventura dal respiro più ambizioso se commisurata a ventuno anni fa e al proposito di dare un seguito a Gothic.
L’isola è popolata da un cast di personaggi tutto da conoscere, chi propenso a offrirci una missione, chi riunito in una fazione a cui affiliarsi, come i pirati e l’Anello dell’Acqua. Entrambe fanno parte della novità principale di Gothic II Complete Classic, che si forgia infatti dell’espansione “La Notte del Corvo”, precedentemente separata dal gioco principale e comprendente una grande area accessibile solo attraverso un portale magico.
Il sistema da gioco di ruolo ibridato ad altri generi e insito in un open world è andato incontro a tanti, vari cambiamenti, evoluzioni e smottamenti nel corso degli anni, motivo per il quale ora l’elenco di incarichi principali e secondari, ora l’estensione della mappa mostrano il fianco a un po’ di polvere data dal tempo. Nonostante ciò, l’operazione di THQ Nordic va anche contestualizzata, elogiando pertanto Gothic II per il coraggio e i valori portati nei primi anni 2000.
Combattere alla vecchia maniera
Ogni porzione della mappa merita di essere toccata in prima persona, vuoi per delle zone accessibili solo dopo avere sconfitto dei nemici particolarmente ostici, vuoi per le azioni quotidiane quanto realistiche dei personaggi non giocanti. Un elemento quasi pionieristico per l’epoca (seppure sia da citare il quasi contemporaneo Shenmue che fece scuola in questo), che ancora oggi sorprende poiché infonde grande dinamismo e vita in tutto il mondo di gioco.
Ad esempio, i commercianti posti nella piazza di Khorinis, al sopraggiungere della sera lasciano le proprie bancarelle per ritrovarsi davanti alla locanda a bere, fumare e chiacchierare in compagnia, commiatandosi successivamente per andare a dormire e tornare al lavoro la mattina seguente.
In modo simile al capostipite della saga, combattere con le armi bianche (a una o a due mani), con archi e balestre si lega a un sistema di livellamento classico attraverso il quale si spendono dei punti abilità presso dei maestri d’armi sparsi per il circondario, come la possibilità d’imparare gli incantesimi dei Maghi del Fuoco.
Riedizione d’ordinanza
La gestione dell’inventario in Gothic II Complete Classic e in generale la sua interfaccia sono snellite e semplificate rispetto al primo titolo, ma a oltre un ventennio di distanza mostrano il fianco a una buona dose di polvere che avrebbero meritato un lavoro ad hoc. La versione per Nintendo Switch presa in esame risente in particolare di una gestione confusionaria della telecamera, che risulta difficile da manovrare, da stabilizzare, fino a comportare persino dei giramenti di testa.
Le musiche, composte come nel precedente capitolo da Kai Rosenkranz, vantano dei motivi capaci di accompagnare in maniera piacevole il giocatore per tutta la sua Odissea, senza definirsi memorabili.
Gothic II Complete Classic è un GDR in 3D che si forgia della corazza di classico del genere. Né ieri né oggi si attesta come un tassello imprescindibile per la tipologia di appartenenza, ma al contempo è un’avventura che merita di essere riscoperta o vissuta per la prima volta. Il gioco targato Piranha Bites arriva su Nintendo Switch in una versione che avrebbe meritato una cura da remastered propriamente detta, visti i vistosi problemi alla gestione della visuale e un’organizzazione dell’inventario ancora da rivedere.
Gothic II Complete Classic è disponibile su Nintendo Switch tramite il Nintendo eShop dal 29 novembre 2023 al prezzo di 29,99 euro.
Voto: 6.9
Migliora il primo capitolo sotto molti aspetti
L’aggiunta dell’espansione “La Notte del Corvo” arricchisce questa riedizione
La struttura dell’inventario avrebbe meritato un lavoro ad hoc di svecchiamento
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