Pokémon Scarlatto e Violetto ritornano con la seconda parte del DLC Il tesoro dell’Area Zero, Il disco indaco! Il nuovo capitolo potrebbe essere l’ultimo atto dei titoli di nona generazione, salvo sorprese che Game Freak potrebbe avere mantenuto nascoste. Si cambia nuovamente scenario: se ne La maschera turchese abbiamo esplorato la piccola terra di Nordivia, questa volta si va all’Istituto Mirtillo, nella regione di Unima.
Il culmine della storia
Dopo gli eventi de La maschera turchese e la storia principale di Pokémon Scarlatto e Violetto è finalmente arrivato il momento di visitare una nuova zona, ovvero l’Istituto Mirtillo, scuola in cui le lotte sono all’ordine del giorno e situata nella regione di Unima. Tornano personaggi come Riben e Rubra e allo stesso tempo possiamo fare la conoscenza di nuovi Superquattro: Rupi, Piros, Erin e Aris, i formidabili studenti del Club Lega che dobbiamo affrontare nei nuovi contenuti.
Non sono solamente gli Allenatori a fare il loro trionfante ritorno, visto che il Pokédex della nona generazione si espande con l’arrivo di tanti Pokémon provenienti dalle regioni passate, tutti catturabili nel Bioterarium, una vasta zona subacquea costruita dall’Istituto stesso che si divide in quattro parti con climi diversi, per accomodare tutte le specie di mostriciattoli. Le novità sono molte e si estendono anche alle meccaniche che questa volta ci permettono anche di controllare i Pokémon della nostra squadra e molto altro!
Tutto si riconnette al mistero più grande, posto fin dall’inizio dei titoli di nona generazione: che cos’è il tesoro dell’Area Zero? Finalmente, è arrivato il momento di scoprirlo nell’atto finale di Pokémon Scarlatto e Violetto, dove potremo entrare a conoscenza di una parte della Voragine di Paldea nascosta agli occhi di tutti, scendendo ancora più in fondo.
Tante nuove meccaniche
A differenza della prima parte del DLC, La maschera turchese, Il disco indaco offre tanti nuovi modi di giocare e oggetti utili per allenare i propri Pokémon o per la personalizzazione e interagire con alcuni personaggi dei giochi. La Sincronizzazione, per esempio, è uno degli elementi di gameplay che ha attirato di più l’attenzione sin dal momento in cui è stata mostrata nell’ultimo trailer prima del lancio dei contenuti aggiuntivi.
Utilizzando questa nuova meccanica, i giocatori hanno la possibilità di andare in giro per il Bioterarium nei panni dei propri mostriciattoli. Un elemento molto simpatico, che però non offre molto. Oltre a poter visitare i dintorni dalla prospettiva di un Pokémon ed effettuare delle rapide battaglie che finiscono con un solo attacco, non c’è altro da fare. La meccanica rimane interessante e magari, nei prossimi giochi, vedremo un suo sviluppo concreto. Una novità veramente utile è, invece, la possibilità di volare liberamente con Koraidon e Miraidon, abilità ottenibile solamente nel post game.
Attraversare la regione di Paldea e il Bioterarium in questo modo è un cambiamento molto apprezzato, che permette di raggiungere le destinazioni in modo rapido e senza dover atterrare in continuazione come accadeva planando. Ci sono anche vari modi di personalizzare il proprio personaggio, che si estendono oltre a una nuova scelta di abiti e acconciature; possono essere cambiate persino le animazioni di lancio della Poké Ball, scegliendo quella che più si addice allo stile del giocatore. Per imparare i nuovi stili è necessario spendere la valuta dell’istituto, i Punti Mirtillo, nella stanza del Club Lega che è anche possibile personalizzare utilizzando il computer che si trova lì.
Proprio questo computer ha varie funzioni e, spendendo dei punti, possono essere sbloccate cose, come la comparsa dei Pokémon iniziali delle altre generazioni all’interno del Bioterarium. Il PC può essere utilizzato per chiamare i tutor, ovvero i Capipalestra e gli altri personaggi di Paldea, che vengono ospitati per un periodo di tempo offrendo delle interazioni uniche. Possono essere invitati al massimo due tutor con cui è anche possibile lottare, nel caso in cui lo richiedessero, e parlare in varie occasioni.
Strumenti e un nuovo teratipo
Sempre nella stanza del Club Lega è possibile spendere i propri PM (Punti Mirtillo) per ottenere un utile congegno: lo Stampastrumenti. Grazie a questo si possono ottenere vari strumenti, a partire dalle Poké Ball fino ad altri oggetti molto utili. Per utilizzarlo bisogna usare i materiali lasciati dai Pokémon selvatici dopo ogni lotta e il risultato finale non dà degli strumenti specifici, rimanendo quindi una sorpresa fino alla fine. Un congegno molto utile sia per l’avventura che per il competitivo, nel caso in cui si stia cercando di ottenere degli strumenti da dare alla propria squadra.
Parlando di competitivo, Il disco indaco introduce anche un nuovo teratipo chiamato Astrale, in grado di concentrare in un solo Pokémon il potere di tutti i tipi. Rende possibile potenziare una mossa per ciascun tipo del mostriciattolo una sola volta durante la battaglia quando si stanno affrontando delle lotte normali. Il funzionamento cambia durante i raid, in cui tutte le mosse vengono potenziate senza limiti.
Nelle profondità dell’Area Zero
Le novità non si fermano solamente ai contenuti aggiuntivi di gameplay, ma anche agli scenari che gli Allenatori possono visitare e le colonne sonore che, in sottofondo, accompagnano le avventure del DLC. Essendo nella regione di Unima, alcuni dei fan più appassionati di Pokémon potrebbero aver sentito alcune note familiari durante le loro esplorazioni del Bioterarium; la musica scelta è, infatti, un remix della colonna sonora di Pokémon Versione Bianco e Nero e i loro seguiti. Game Freak spinge sul fattore nostalgia e fa un ottimo lavoro nella realizzazione, dato che le melodie sono parecchio godibili.
Proseguendo al di fuori dell’Istituto Mirtillo, la musica continua a rendersi protagonista, fornendo un’atmosfera fantastica tornando nell’Area Zero. Se la colonna sonora di questa zona era già uno dei punti più forti di Pokémon Scarlatto e Violetto nelle loro versioni base, adesso ha ancora più impatto facendo capire l’importanza degli eventi che, di lì a breve, il giocatore deve affrontare. Tutto ciò in una zona che rispecchia appieno il potere del Teracristal e del Pokémon che ne è la sua origine: Terapagos.
Il design de Il disco indaco tutto è una sorta di montagna russa, fatta cioè di sali e scendi, a cominciare dal lento inizio degli spazi aperti del Bioterarium, passando alla sconquassata eppure ripida salita con lee labirintiche grotte e dei percorsi piuttosto complicati, andando però in picchiata quando si ottiene l’abilità Volo di Koraidon e Miraidon. Non fosse solo la possibilità di arrampicarsi per ogni dove, quest’ultima neutralizza di fatto il già elementare level design della mappa.
I soliti problemi tecnici, cali di FPS e bug, persistono e non sembra che verrà introdotta una soluzione per questi. Dal gioco base, Il disco indaco eredita il comparto tecnico purtroppo parecchio carente, che purtroppo non permettono a questi due titoli di esprimere al meglio il loro potenziale.
Conclusione
La parte finale de Il tesoro dell’Area Zero aggiunge ai titoli di nona generazione molti nuovi elementi godibili, ma per quanto riguarda il racconto della storia sembra che manchi ancora qualcosa; solamente alla fine si potrebbe dire di avere una vera e propria trama, mentre nelle parti iniziali non c’è un filo da seguire, l’obiettivo è solamente quello di sconfiggere i Superquattro e poi il Campione della Lega Mirtillo, ma tutto ciò viene imposto al giocatore subito dopo essere arrivato all’istituto. Le parti importanti sono raccontate molto bene, con altre che però risultano superficiali.
In futuro, Pokémon Scarlatto e Violetto potrebbero avere ancora qualcosa da mostrare prima di finire del tutto e lasciare spazio ai prossimi titoli, ma per adesso possiamo goderci le nuove attività che Il disco indaco ha da offrirci, tra missioni secondarie e il completamente del Pokédex. Peccato per una persistenza massiccia degli stessi problemi di design e tecnici che affliggono il gioco di base, oltre e forse soprattutto per la mancata capacità di applicare tutte le idee qui espresse in maniera concreta e approfondita, o almeno con un pizzico di coraggio, verso la cui direzione sembrava andare Leggende Pokémon Arceus.
I giochi possono essere acquistati sul Nintendo eShop a 59,99 euro singolarmente, senza i contenuti aggiuntivi, ma è adesso possibile comprarli in bundle con i DLC a 94,98 euro o solamente Il tesoro dell’Area Zero al prezzo di 34,99 euro.
Voto: 7
Ottima colonna sonora
Difficoltà tecniche gravi e persistenti
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