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Another Code: Recollection raccoglie due avventure, originariamente uscite per Nintendo DS e Wii, in un unica raccolta completamente aggiornata e migliorata. Il gioco è stato sviluppato da Arc System Works ed è uscito in esclusiva per Nintendo Switch.
La verità su mamma e papà
Another Code: Recollection, nella prima parte, ci mette nei panni di Ashley Mizuki Robins, una ragazza di 13 anni che, poco prima del suo quattordicesimo compleanno, riceve una lettera da suo padre che credeva morto. Decide così di dirigersi verso l’isola Blood Edward per conoscere finalmente la verità su cosa sia successo 11 anni prima ai suoi genitori e dare finalmente un senso al sogno che la tormenta da anni.
Una volta giunta sul posto, tuttavia, dovrà mettersi alla ricerca del genitore aiutata da un fantasma di nome D, che vaga privo di ricordi nei dintorni della grande villa che rappresenta lo scenario principale del gioco.
Il gioco consiste nel risolvere vari enigmi ambientali per scoprire di più anche sulla macro cornice narrativa, quella che si cela dietro la famiglia Edward e la relativa scompagna di molti suoi membri per cause apparentemente misteriose. Durante il gioco, inoltre, si potranno trovare vari origami della gru, con i quali, scansionandoli con il DAS (Dual Another System), scoprire i vari messaggi lasciati da in giro per l’abitazione.
Il remake, in questo contesto, ha rispettato integralmente la trama originale. Premesse, momenti cruciali e conclusione mantengono la struttura originaria, ma l’ordine di alcuni eventi e determinati sviluppi ha subito notevoli modifiche. Gli sviluppatori hanno operato con astuzia e determinazione, eliminando passaggi superflui e fornendo ulteriori approfondimenti dove necessario. Per questo motivo, la maggior parte dei dialoghi ha subito significative correzioni e possibili tagli. I filmati riflettono una regia più attenta, capace di mettere in risalto situazioni e reazioni dei protagonisti senza indulgere in lungaggini superflue.
La seconda parte, Viaggio al Confine della Memoria, si propone di mantenere gli spettatori incollati allo schermo attraverso una trama più stratificata e ricca di personaggi. Ashley, già in Two Memories, caratterizzata da una profondità emotiva, affronta ora le sfide dell’adolescenza, comprese le complesse questioni legate al tragico omicidio della madre che ha segnato la sua infanzia.
Richiamata dal padre, nuovamente scomparso nel nulla, esplora un campeggio nei pressi del Lago Juliet, affrontando il suo passato e cercando indizi che possano svelare i misteri legati ai suoi genitori. Pur seguendo in generale la trama dell’originale, questa versione presenta deviazioni e variazioni lungo il percorso. L’operazione di snellimento eseguita dagli sviluppatori risulta evidente ed efficace, regalando un intreccio narrativo sicuramente più piacevole e leggero rispetto all’esperienza su Wii, dove a volte la pesantezza di certi dialoghi si faceva sentire.
Bello da vedere, ma fin troppo semplice
Il gioco di per sé risulta molto semplice e intuitivo; in generale, i vari enigmi sono abbastanza semplici rispetto ad Another Code: Two Memories, dove a volte, anche a causa di limitazioni del Nintendo DS, risolverne alcuni richiedeva anche decine di minuti di ragionamento. Il punto forte di questo gioco è la possibilità di attivare a schermo vari aiuti utili nel caso in cui non si riesca a risolvere qualche puzzle di vario tipo.
Uno dei difetti che salta all’occhio è il fatto che molto spesso i controlli della telecamera risultino fin troppo macchinosi, diventando lenti e fastidiosi. In termini visivi, anche i remake non sfuggono a qualche critica. L’art design riprende quello apprezzato nel capitolo per Nintendo Wii, sebbene con una palette di colori più ampia, cromatismi più vivaci e scenari dalle forme più morbide. La telecamera è posizionata dietro la protagonista, eliminando la visuale dall’alto presente in Two Memories, consentendo di ammirare liberamente il modello poligonale di Ashley e gli scenari circostanti.
A prima vista, tutto sembra ben realizzato, ma muovendosi attraverso le ambientazioni emergono alcune criticità. Le animazioni, per cominciare, non sono fluide come ci si potrebbe aspettare e nonostante gli scenari siano spesso suggestivi, mancano alle volte di dettagli e sono riprodotti con texture poco definite. Inoltre, l’avventura è intervallata da troppi caricamenti, alcuni dei quali prolungati senza una chiara motivazione.
L’osservazione conclusiva riguarda la localizzazione e il doppiaggio del gioco, esclusivamente disponibili in inglese. La traduzione in italiano è di alta qualità, priva di errori grammaticali o incoerenze narrative. Nonostante qualche problema nella chiarezza del suono, il doppiaggio vanta un cast di attori competenti, particolarmente notevole tra i protagonisti principali, con un’apprezzabile interpretazione da parte di Ashley.
Alla fine di tutto, che pensiamo a proposito di Another Code: Recollection? Lo consigliamo? Assolutamente sì. Si trattano di due autentici classici del passato, originariamente persi nel corso del tempo. Le avventure grafiche sviluppate dalla defunta Cing, sebbene non possano più contare sulle idee di gameplay introdotte nelle versioni originali, mantengono il loro valore (come notevoli altri rappresentanti del genere), soprattutto nel caso del primo capitolo. Le migliorie tecniche e gli aggiustamenti nell’aspetto ludico e narrativo rendono questa riedizione un modo valido per (ri-) scoprire la storia di Ashley Mizuki Robbins.
Another Code: Recollection è disponibile dal 19 gennaio 2024 per Nintendo Switch tramite il Nintendo eShop al costo di 59,99 euro.
Voto: 7
Sistema di suggerimenti molto efficace
Avventura memorabile
Controlli della telecamera fin troppo macchinosi
Enigmi fin troppo semplici
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