Abbiamo dovuto aspettare dieci anni prima di rivederla, ma finalmente Max Caulfield torna in una nuova originalissima avventura sovrannaturale con il titolo Life Is Strange: Double Exposure! Sviluppato da Deck Nine e pubblicato da Square Enix, il nuovo titolo dell’omonima saga è disponibile per PlayStation 5, Steam e Xbox Series X/S dal 29 ottobre 2024, mentre su Nintendo Switch in copia digitale dal 19 novembre 2024 e in copia fisica solo dal 28 gennaio 2025. Noi abbiamo provato il titolo proprio sulla console della Grande N, perciò tutte le considerazioni fatte valgono per questa.
“Life is strange” e Max lo può confermare
Sono passati dieci anni dalle vicende avvenute ad Arcadia Bay e Max, ormai quasi trent’enne e decisamente maturata, è riuscita a farsi spazio nella scena come fotografa, al punto che l’Università di Caledon a Lakeport (una fittizia cittadina del Vermont) l’ha invitata per tenere delle lezioni di fotografia agli studenti.
Max qui è felice: dopo tanti anni riesce a sentirsi a casa e a vivere con tranquillità, grazie anche alla compagnia dei suoi nuovi amici, Safi e Moses e nonostante i trascorsi nella sua vecchia città continuino a tormentarla. Finché non accade il peggiore degli avvenimenti: un omicidio colpisce Lakeport e tutta l’Università ne è distrutta.
Max più di tutti è sconvolta, ma sappiamo bene che la chiave sia proprio lei. Nonostante i suoi poteri si siano indeboliti (dopo l’accaduto di Arcadia Bay ha smesso di usarli), sviluppa una nuova quanto incredibile capacità: ora riesce a saltare da una dimensione temporale a un’altra. Questo potere sarà essenziale per la risoluzione del tanto improvviso quanto inspiegabile omicidio.
Tra un mondo e l’altro: il nuovo potere di Max e il carattere investigativo del gioco
Il nuovo potere di Max ci consente di spostarci tra due dimensioni, precisamente in una in cui il personaggio vittima è effettivamente morto e in un’altra in cui non è avvenuto alcun omicidio, perciò è ancora in vita. Noi, nelle vesti della fotografa di Arcadia Bay, dbbiamo essere in grado di risolvere gli enigmi basandoci su indizi che troviamo in ambo le dimensioni.
Prima di Life Is Strange: Double Explosure, in nessuno dei titoli della saga ci siamo trovati ad affrontare una narrazione del genere e, soprattutto all’inizio, può risultare complesso il continuo passaggio da una linea temporale all’altra.
In realtà, purtroppo, il gioco spinge molto nella risoluzione dei puzzle, che perciò non risultano affatto complessi. Questo è senza dubbio un aspetto negativo del titolo, perché quasi mai ci si trova a riflettere: quasi tutto viene spiegato dal gioco attraverso gli obiettivi visualizzabili in qualsiasi momento e l’elemento giallo che dovrebbe caratterizzare il nuovo Life Is Strange viene decisamente meno.
Ancora, la meccanica del viaggio tra le linee temporali, sebbene innovativa, può rendere la narrazione complessa e talvolta confusa, con alcuni buchi di trama che possono distrarre dall’esperienza complessiva. Le spiegazioni che vengono fornite al giocatore, infatti, possono risultare forzate o decisamente superficiali, rendendolo ancora più confuso di prima. Nonostante quanto detto, ho apprezzato la trama di base del gioco, ci sono stati diversi colpi di scena che decisamente non mi aspettavo e che mi hanno fatto sussultare.
Per quanto interessante sia il nuovo potere, altrettanto non è nella pratica: seppure si possa vivere la stessa ambientazione osservandola da due umori diversi (da una parte cupa e sconsolata dalla morte del personaggio, dall’altra gioiosa e festiva come sempre), ciò che realmente si può fare e con cui si può interagire non amplia di molto il proprio bagaglio. A mio avviso, un’occasione un po’ sprecata.
Un altro elemento trascurato è il rapporto tra i vari personaggi: entriamo a contatto con una serie di persone estremamente cariche di personalità e per la quale è facile affezionarsi, ma, sarà per la breve durata dell’avventura (la quale si gira attorno alle dieci ore complessive), sarà per i dialoghi poco intensi ed emozionanti come lo sono stati quelli degli altri titoli, l’affetto per loro non riesce a essere così forte come quello passato, come quello con Chloe.
Al centro è stato messo, piuttosto, un tema morale: dopo i disastri di dieci anni prima, Max ha compreso quanto sia sbagliato intervenire sul lineare passaggio del tempo e quanto i suoi poteri non abbiano affatto risolto le cose, al contrario.
Ed è proprio qui che la maturità della nostra Maxine viene fuori, i suoi pregressi e tragedie passate le hanno insegnato tanto, nozioni che cercherà di insegnare anche alle nuove persone della sua vita.
Le scelte: davvero decisive o marginali?
Life Is Strange è un’avventura grafica: la sua caratteristica principale è, dunque, la possibilità di fare delle scelte. Nel primo titolo con protagonista Max, abbiamo visto come intraprendere una strada anziché un’altra possa risultare decisivo e, talvolta, irrimediabile. Beh, questo insegnamento qui viene un po’ meno.
Mi spiego meglio: le scelte compiute durante l’avventura, per esempio dialogando con qualcuno piuttosto che aiutando un personaggio in difficoltà, non hanno quel carattere “drastico” che invece dovrebbe caratterizzare proprio un gioco del genere. Molte volte, fare una scelta comporta pressoché la stessa cosa di compiere l’altra e questo è chiaramente un elemento disfunzionale nel gioco; sono davvero pochi i casi in cui assistiamo a una differenza sostanziale tra le due possibili vie.
Una colonna sonora da pelle d’oca
La colonna sonora continua a essere un punto di forza della serie, con brani selezionati che si integrano perfettamente con le vicende a schermo, creando un’atmosfera coinvolgente e coerente con lo spirito della saga. Sono in particolare i momenti zen, attimi di riflessione interna della nostra protagonista, a essere accompagnati da musiche eccellenti e immersive. La colonna sonora di Life is Strange: Double Exposure svolge un ruolo fondamentale nel creare l’atmosfera emotiva del gioco, combinando brani originali e tracce con licenza che arricchiscono l’esperienza narrativa.
È Tessa Rose Jackson ad avere composto la colonna sonora originale del gioco, offrendo brani che spaziano da melodie dolci e malinconiche a toni più oscuri e inquietanti, riflettendo le sfumature emotive della trama. Oltre alle composizioni originali, il gioco include tracce di artisti indie folk come dodie, chloe moriondo e NewDad. Plaion mi ha gentilmente inviato un meraviglioso vinile esclusivo che contiene tutte le canzoni presenti nel gioco, dandomi l’occasione di ascoltarle in qualsiasi momento io desideri.
Promosso Life Is Strange: Double Exposure su Nintendo Switch!
Come detto nel paragrafo introduttivo, ho provato Life Is Strange: Double Exposure su Nintendo Switch. L’esperienza grafica è stata pressoché positiva, non ho percepito particolari problemi, fatta eccezione per qualche bug durante l’approccio con diversi personaggi, ma niente di fastidioso o che causasse problemi nell’esecuzione del titolo. Life Is Strange, perciò, gira abbastanza bene su Nintendo Switch, senza importanti differenze rispetto alle altre console. Chiaramente, per un’esperienza più immersiva, consigliamo di evitare la versione portatile e, piuttosto, proiettare su uno schermo maggiore il gioco, ma sono scelte personali.
Anche a livello grafico ci siamo, la risoluzione è abbastanza buona e tutti gli elementi sono ben chiari e distinguibili nelle ambientazioni. Un piccolo punto negativo riguarda però la quantità di luoghi esplorabili nel nuovo gioco di Deck Nine: tendenzialmente si visitano sempre le stesse quattro o cinque località, diminuendo il carattere esplorativo del titolo.
Conclusione
Vorrei dire che Life Is Strange: Double Exposure sia al pari livello degli altri titoli della saga, ma mentirei. Seppur vivere una nuova esperienza (che, tra l’altro, ha una lore molto interessante) con Max sia stato molto emozionante, il gioco complessivo non mi ha lasciato la stessa sensazione. Attenzione, stiamo parlando comunque di un titolo interessante e piacevole da iniziare e terminare, ma, visti gli standard e le aspettative per la saga di Deck Nine, mi aspettavo qualcosa di più.
Le scelte, i dialoghi, le ambientazioni: è tutto un po’ superficiale, una superficialità che da questa saga non ci aspettiamo. Nonostante ciò, ho giocato con piacere per tutta la durata dell’avventura grafica, perciò consiglio di provarlo, ma se vi aspettate gli stessi livelli del primissimo Life Is Strange, sappiate che siamo lontani. Life Is Strange: Double Exposure è disponibile sul Nintendo e-Shop al prezzo di 59,99€.
Voto: 7.3
Storia interessante, seppure un po’ confusa
Colpi di scena inaspettati
Musiche eccezionali
Dialoghi a volte sconnessi
Spiegazioni talvolta superficiali e poco chiare
Il nuovo potere non è stato valorizzato a sufficienza
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💬 Ultimi commenti su questa notizia
ShinyEevee
ho visto un gameplay è bello
Layla_Serizawa
avevo giocato al primo e mi era piaciuto, se troverò un'offerta vorrei prenderlo