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Abbiamo provato Pokémon Super Mystery Dungeon in anteprima!

Pokémon Millennium prova per voi in anteprima Pokémon Super Mystery Dungeon e condivide con voi le sue prime impressioni!

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La serie Mystery Dungeon è, a tutti gli effetti, una delle più amate dai fan del mondo Pokémon: l’idea di impersonare un Pokémon e di partire alla volta di innumerevoli luoghi misteriosi da esplorare è il sogno di ogni allenatore, e spezza il funzionale ma restrittivo sistema a turni presente nei giochi principali. Nel corso di questi vent’anni sono stati rilasciati ben sei Mystery Dungeon, e non tutti sono purtroppo riusciti nell’intento di regalare ai giocatori un’esperienza di gioco completa ed appagante: noi di Pokémon Millennium abbiamo ricevuto Pokémon Super Mystery Dungeon in anteprima, e vogliamo condividere con voi le nostre prime impressioni sul titolo di The Pokémon Company sviluppato da Spike Chunsoft.

scelta-personaggio

Il gioco si apre con l’immancabile questionario, che indirizza il giocatore verso la scelta del suo Pokémon iniziale, il Pokémon che dovrà impersonare e con il quale affronterà la storia principale: ci sono davvero tutti questa volta, dai classici Charmander, Squirtle e Bulbasaur ai nuovi arrivi Froakie, Chespin e Fennekin. Durante l’introduzione sarà possibile anche scegliere la propria compagna d’avventure, sempre dal medesimo roster.

Dopo questo breve passaggio, si viene gettati all’interno del mondo di Pokémon Mystery Dungeon, che credetemi, è davvero cambiato da “Portali sull’infinito”: la tecnica narrativa è stata completamente stravolta, presentando ora dei dialoghi scorrevoli ed intrisi di un’ironia più matura, in grado di far sorridere sia i giocatori più giovani che i fan di vecchia data. Ogni scambio di battute, essenziale per lo sviluppo della storia, non è più percepito come un’interruzione ma come una vera e propria boccata d’aria fresca dopo un’intensiva sessione d’esplorazione.

cerchi-dungeon

I dungeon, luoghi misteriosi che dovranno essere setacciati dal giocatore alla ricerca di oggetti rari o Pokémon da soccorrere, funzionano esattamente come nei vecchi titoli: il proprio Pokémon può spostarsi in un percorso tracciato a caselle, ed ad ogni suo movimento corrisponderà quello di ogni altro Pokémon selvatico nemico presente all’interno della zona. Incrociando uno di questi sarà necessario combattere, con il solito sistema a turni ed un ventaglio di quattro attacchi per Pokémon, come nella serie principale; tuttavia, in Pokémon Super Mystery Dungeon vengono introdotti gli attacchi combinati, con i quali è possibile raggruppare in un singolo turno tutte le mosse del proprio team, massimizzando le capacità offensive e difensive. Camminando, correndo, o spingendo in avanti Pokémon che bloccano il passaggio, il giocatore svuoterà la Pancia del proprio Pokémon, che ha un valore da 0 a 100: se normalmente camminare fa recuperare punti salute, con la Pancia a 0 ogni passo farà invece perdere vita al proprio Pokémon. È dunque necessario centellinare le risorse, come le Mele che restituiscono punti Pancia, per completare un Dungeon riducendo i danni al minimo, e già dopo le prime ore di gioco Pokémon Super Mystery Dungeon sembra portare la serie spin-off su tutt’un altro livello di difficoltà, per la gioia dei fan che richiedono da tempo un’esperienza più impegnativa e stimolante.

Di particolare rilievo l’aggiunta dei Cerchi, dei bracciali da assegnare ai propri Pokémon e nei quali incastonare delle gemme, i Litos, che servono ad incrementare le statistiche dei mostriciattoli tascabili e che aggiungono un ulteriore elemento strategico al gioco.

litos-screen

Dopo i primi capitoli iniziali sarà possibile anche cominciare a reclutare Pokémon aggiuntivi per la propria squadra, ed è davvero un piacere scoprire che tutti i Pokémon attualmente esistenti, tranne Volcanion che è stato rilasciato successivamente al lancio di Super Mystery Dungeon in Giappone, sono reclutabili all’interno del proprio team. Se purtroppo nella modalità storia non è possibile modificare il Pokémon impersonato, che rimarrà sempre lo starter scelto durante il capitolo introduttivo, nelle altre modalità è addirittura possibile giocare nei panni di altri Pokémon, persino leggendari come Groudon.

dungeon

Certo, si sente ancora quel senso di ripetitività dopo le prime esperienze nei dungeon, ma c’è da dire che questa volta sembra essere mitigato da tanti altri fattori positivi ed innovativi: Pokémon Super Mystery Dungeon è lo spin-off che più mi ha colpito nelle sue prime ore di gioco, e nella recensione che pubblicheremo fra qualche settimana vedremo se il titolo riuscirà a confermare le buone impressioni anche nelle sue battute conclusive.

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