Pokémon Millennium ha provato in anteprima per voi Pokkén Tournament per Wii U, e vogliamo condividere con voi le nostre prime impressioni!
Avviato il titolo, dopo un breve filmato introduttivo in CGI, è possibile fare la conoscenza di Nia, la nostra guru di Ferrum, la regione nella quale si svolgono le vicende legate alla storia principale; in questa regione Pokémon e allenatori sono in piena sintonia l’uno con l’altro grazie ad un dispositivo, il Lottapiù, che sfrutta una particolare energia proveniente dalla terra di Ferrum stessa. Il giocatore potrà subito selezionare il proprio nome ed il proprio avatar, scegliendone inizialmente il sesso ed alcuni connotati di base, come i tratti del viso ed il colore degli occhi. Dopodiché, vengono presentate le varie modalità di gioco: la Lega Ferrum, una sorta di modalità storia, la Lotta in Singolo contro la CPU, la Lotta contro un altro giocatore in locale, la Lotta online, la modalità allenamento ed infine la propria città, nella quale è possibile modificare il proprio avatar acquistando cappelli, acconciature, vestiti ed altri ornamenti.
La modalità Allenamento è particolarmente utile per comprendere le meccaniche di gioco, sia quelle di base che le avanzate. Il gioco utilizza infatti un metodo di combattimento tutto suo: le lotte si svolgeranno sempre e costantemente a cavallo fra due modalità, la fase panoramica, nella quale sarà possibile spostarsi in tre dimensioni, e la fase duello, a scorrimento laterale e caratteristica di molti picchiaduro come Tekken e Mortal Kombat.
Nella fase panoramica i danni che si infliggono e subiscono sono contenuti, ma è possibile raccogliere alcuni oggetti che aumentano la barra della Ultra Risonanza, della quale parleremo più tardi. Nella fase duello invece sarà possibile infliggere danni più ingenti agli avversari, ed è dunque in questa modalità che si decide l’esito del combattimento. Per cambiare le fasi è necessario colpire l’avversario con alcune mosse particolari, come le prese o alcuni attacchi proiettile, che si utilizzano con il tasto Y del Gamepad congiunto ai tasti direzionali. Con il tasto X è invece possibile effettuare attacchi ad inseguimento, alcuni dei quali causano un cambio di fase, con il tasto A è possibile utilizzare delle tecniche speciali, che variano da Pokémon a Pokémon, e con il tasto B si salta. Anche le mosse dell’avversario possono causare un cambio di fase, ed è dunque necessario un buon apprendimento delle tecniche difensive. Parlando di quest’ultime, si hanno a disposizione sia la parata, che crea uno scudo che si consuma con il tempo, che il contrattacco, una sorta di “stance” caricata che permette di assorbire i colpi di base inflitti dall’avversario per poi mandarglieli indietro a potenza aumentata. Il fulcro di tutto il sistema di combattimento è il cosiddetto “triangolo delle mosse”: il contrattacco, che respinge pienamente gli attacchi di base, è contrastato dalle prese, mentre le prese sono a loro volta contrastate dagli attacchi di base. È proprio come in carta, forbice e sasso: il trucco per battere il proprio avversario sta nell’utilizzare la mossa giusta nel momento giusto, e soprattutto nella propria capacità di previsione delle strategie altrui.
Il match è inoltre influenzato dalla soprammenzionata barra dell’Ultra Risonanza, che se riempita permette al Pokémon in uso di megaevolversi, se possiede una megaevoluzione, oppure di entrare più semplicemente in uno stato potenziato, ed in entrambi i casi è non solo utile per infliggere più danni ma anche per compiere l’Ultra Attacco, una mossa finale in grado di ribaltare gli esiti del match, e che varia da Pokémon a Pokémon.
Infine, il giocatore potrà far uso anche dei personaggi di supporto, alcuni disponibili da subito ed altri sbloccati progredendo nella modalità Lega Ferrum, che possono attaccare e disturbare l’avversario oppure potenziare il proprio personaggio in Attacco, Velocità, Difesa o Punti Salute.
La Lega Ferrum è invece la modalità storia di Pokkén Tournament, e vede l’allenatore protagonista alle prese con la conquista del titolo di “Maestro Supremo”. Durante lo svolgimento del torneo però, uno strano Mewtwo, denominato Mewtwo Nero, fa la sua apparizione nella città di Ferrum e sembra intenzionato a combattere e sconfiggere tutti quanti i Pokémon portandoli in un luogo mistico e remoto. Non voglio ovviamente rivelare nulla della trama, ma vi basti sapere che è piacevole passare da lotte intensive ad una rilassante fase narrativa.
Il sistema della Lega è basato su una serie di incontri da affrontare; inizialmente è necessario classificarsi fra i primi 8 partecipanti di ciascun torneo grazie ad un sistema a punti, dopodiché sarà possibile partecipare ad un torneo ad eliminazione diretta. Dopo essersi classificati primi, è possibile sfidare il campione per avanzare di grado.
Pokkén Tournament conta 14 combattenti iniziali, per un totale di 16 a modalità storia completata. I Pokémon non solo sono ben caratterizzati, ma i fan più accaniti avranno modo di riconoscere nei vari move-set le Mosse che quei mostriciattoli tascabili sono davvero in grado di apprendere nei giochi della serie principali.
Ogni personaggio alla fine di una lotta guadagna punti abilità, che possono essere spesi per potenziare le abilità di attacco, di difesa, di ultra risonanza o dei personaggi di supporto utilizzati; benché i server online non siano ancora attivi, è ragionevole supporre che tali power-up abbiano effetto solamente nella modalità single player per non influenzare lo scenario competitivo che si verrà a creare fra i giocatori in Wi-Fi.
Premetto di aver già completato il gioco, ma per motivi legati all’NDA non posso ancora esprimere un voto per Pokkén; vi basti sapere per ora che sono davvero colpito dalle meccaniche di gioco di questo titolo, che portano una ventata di aria fresca allo scenario picchiaduro in generale.
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