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PokéQuark: Slowbro, l’ingenuo pescatore di Shellder

Il Pokémon Paguro: l’unico mostro a evolversi tramite l’effettiva unione di due Pokémon nella serie animata, forse pensato per essere il primo Pokémon in grado di retrocedere una volta evoluto. Questi e altri sono primati degni di nota raggiunti da Slowbro e in questo episodio di PokéQuark li affronteremo tutti.

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Il concetto di evoluzione è senza ombra di dubbio uno dei più importanti e cruciali nell’universo dei Pokémon. Ogni mostro tascabile in grado di evolversi acquisisce nuove abilità, nuove statistiche e mosse ma, soprattutto, un nuovo aspetto. Cosa succede allora quando l’evoluzione non è dettata dallo sviluppo del Pokémon stesso, quanto dalla presenza forzata di un ospite indesiderato? È proprio di questo tipo di trasformazione che parleremo oggi.

In questa nuova edizione di PokéQuark tratteremo di uno dei primi 151 Pokémon originari di Kanto, nonché parte di una delle prime linee evolutive ramificate a essere mai state ideate: stiamo parlando di Slowbro, il Pokémon Paguro. Questo simpatico Pokémon dall’aspetto non molto sveglio nasconde caratteristiche interessanti e uniche nel loro genere, alcune delle quali potrebbero addirittura nascondere meccaniche e idee che Game Freak non ha mai reso pubbliche. Vediamo insieme di che cosa si tratta!

Slowbro

Dati generali

Slowbro è un Pokémon di tipo Acqua/Psico che compare sul Pokédex con il numero #080. È presente fin dalla prima generazione, dai tempi di Pokémon Rosso e Verde, pubblicati il 27 febbraio 1996 in Giappone. Può avere due abilità, ossia Indifferenza e Mente Locale, più una abilità nascosta: Rigenergia. Grazie alla megaevoluzione, invece, ottiene l’abilità Guscioscudo.

Si tratta di un Pokémon prevalentemente difensivo, con la Difesa come sua statistica principale, dotato però di un Attacco Speciale sufficiente a renderlo capace di reagire con mosse quali Psichico e Idrovampata. Curioso il fatto che Slowking, la seconda possibile evoluzione di Slowpoke, ottenga dalla propria trasformazione statistiche difensive invertite rispetto al Pokémon Paguro, conservando però tutte le altre statistiche di Slowbro. Due facce della stessa medaglia, insomma!

Fanart di BlazeTBW

Origine del nome

Slowbro deriva dall’unione dei termini inglesi slow (ossia lento, ottuso) e bro (abbreviazione di brother, fratello). La prima parola fa chiaramente riferimento alla natura poco sveglia del Pokémon, mentre brother potrebbe essere stata scelta per sottolineare la natura simbiotica del rapporto fra Slowbro e lo Shellder che gli morde costantemente la coda.

Il nome giapponese ヤドラン (Yadoran) potrebbe derivare dalla fusione di 宿借り (yadokari, paguro) e (don, ossia lento o stupido). Interessante notare come 宿らん (yadoran), che condivide l’esatta pronuncia del nome del Pokémon, significhi non abitare. Il nome giapponese, qualunque sia l’esatta origine, dà molta più importanza ai concetti di simbiosi e parassitismo che legano Slowbro e Shellder.

Evoluzioni

Uno Slowpoke si evolve in Slowbro a partire dal livello 37. Se, invece, lo stesso Pokémon viene scambiato con una Roccia di Re, questo si evolve in Slowking a scambio concluso. Sempre al livello 37, Slowbro impara la mossa Ritirata ma, a partire dalla settima generazione, l’acquisizione di questa mossa è stata fatta coincidere con la sua evoluzione, eliminandone l’apprendimento per livello.

Fisionomia

Il corpo di Slowbro è pressoché identico a quello della sua pre-evoluzione: si presenta come un animale di colore rosa il cui corpo può ricordare sia quello di un mammifero che di un rettile o un anfibio. Ambiguità di questo genere non sono rare nei Pokémon appartenenti alle prime generazioni. A differenza di Slowpoke, però, Slowbro ha assunto una posizione eretta grazie agli arti inferiori che si sono fatti più robusti, ottenendo anche un’unghia in più. Quelli superiori, rimasti praticamente invariati, hanno invece tre dita totali. L’ultima differenza riguardante il corpo di Slowbro stesso è il ventre, che è divenuto simile all’addome di un insetto. Infine la differenza più palese di tutte: uno Shellder si è attaccato alla coda di Slowbro al momento dell’evoluzione, mordendola con forza e crescendo in una anormale forma a spirale.

Al momento della megaevoluzione, ancora una volta, il corpo di Slowbro non subisce praticamente nessun cambiamento. Tutta l’energia necessaria alla trasformazione, infatti, viene assorbita dallo Shellder, il quale cresce a dismisura inghiottendo completamente Slowbro, lasciandone uscire solo la testa. Le braccia e la coda fanno capolino da tre aperture e la forma a cono rovesciato rende MegaSlowbro vagamente simile a una trottola.

Habitat

Essendo un Pokémon di tipo Acqua, Slowbro vive principalmente vicino agli specchi d’acqua o sulle rive marittime. Prima di evolversi, è dedito alla pesca utilizzando la propria coda come lenza, ma da quando Shellder ha reso impossibile l’utilizzo dell’appendice, Slowbro è costretto a nuotare per procacciarsi il cibo.

Esiste un luogo dove un numero estremamente alto di Slowpoke e Slowbro si è raggruppato: è il Pozzo Slowpoke, una grotta nei pressi di Azalina, a Johto. Qui Slowpoke e Slowbro si riuniscono in gran numero e vantano addirittura una grande considerazione da parte degli abitanti del paese vicino, che li tengono come Pokémon da compagnia. La leggenda narra che 400 anni prima dello svolgersi degli eventi di Pokémon Oro, Argento e Cristallo uno Slowpoke proveniente dal Pozzo salvò la cittadina da un lunghissimo periodo di siccità grazie alla propria mossa Sbadiglio. È per questo motivo quindi che i Pokémon vengono quasi considerati sacri dalla popolazione di Azalina.

Gli Slowbro sono tuttavia molto rari in questo luogo ed è possibile incontrarne uno solo avventurandosi in groppa ad un Pokémon sulle acque interne alla grotta.

Fanart di m-dugarchomp

Nel Pokédex

La storia dietro all’evoluzione di Slowpoke in Slowbro è sinteticamente spiegata nella descrizione del Pokédex che è possibile leggere in Pokémon Rosso Fuoco e Pokémon Y:

Uno Slowpoke che si trovava in mare in cerca di cibo fu morso da uno Shellder, evolvendosi in Slowbro.

Sembra quindi che non ci siano molti retroscena interessanti riguardo la trasformazione che uno Slowpoke subisce una volta morso, tuttavia alcune informazioni extra sono fornite da altre voci Pokédex: quella di Pokémon Rosso e Blu, ad esempio, specifica che lo Shellder si nutre degli avanzi di Slowbro, rendendo chiara la natura di parassita del Pokémon Bivalve. Quella di Pokémon Luna rende noto come questa simbiosi abbia effetti anche sull’intelletto di Slowbro:

Ogni volta che lo Shellder che ha sulla coda lo morde, aguzza l’ingegno e gli viene un’idea brillante, ma un attimo dopo l’ha già dimenticata.

Questo chiarisce che Slowbro, oltre a essersi decisamente meritato la prima metà del proprio nome, deve probabilmente ringraziare Shellder per la crescita dei propri poteri psichici che si manifesta dopo l’evoluzione. Una volta trasformato, infatti, l’Attacco Speciale di Slowbro supera l’Attacco, situazione che era invertita quando il Pokémon non era ancora evoluto.

L’ultimo interessantissimo fatto enunciato dalle descrizioni dell’enciclopedia Pokémon è il seguente, ben riassunto nel Pokédex di Pokémon Oro:

Se combattendo perde lo Shellder che gli morde la coda, si trasforma in un comune Slowpoke.

Questa voce Pokédex fa riferimento a un evento che potremmo chiamare involuzione. Nei giochi non è mai stato possibile assistere a nulla del genere (tutt’oggi a nessun Pokémon è concesso di annullare una evoluzione una volta che essa si è compiuta, escluse le megaevoluzioni); tuttavia è possibile che Game Freak avesse avuto qualche idea in proposito, in particolare per i giochi di seconda generazione.

Nella demo di Pokémon Oro e Argento uscita su Internet qualche mese fa, infatti, è presente un mostriciattolo molto particolare: si tratta del numero #207, il Pokémon di tipo Acqua Turbann. Non appena gli appassionati hanno visto questa creatura l’hanno subito collegata allo Shellder che morde perpetuamente la coda di Slowbro; tuttavia, nei dati di gioco, questo essere acquatico non risulta collegato a nessuna delle due linee evolutive. Si potrebbe quindi pensare che Game Freak avesse avuto intenzione di permettere a Slowbro e Shellder di staccarsi, facendo tornare il primo uno Slowpoke (come del resto afferma il Pokédex) e trasformando il secondo in un Pokémon completamente nuovo. Questo, inoltre, spiegherebbe la mancanza di collegamenti di Turbann con le famiglie evolutive “di provenienza”.

Apparizioni nella serie animata e nei lungometraggi Pokémon

Slowbro fa il suo debutto nella serie animata con l’episodio L’isola dei Pokémon Giganti, la diciassettesima puntata della prima stagione della serie animata: Pokémon – Indigo League. Compare all’inizio dell’episodio come uno Slowpoke che sta pescando e che ignora la richiesta di aiuto di Pikachu e gli altri Pokémon di Ash, i quali si sono perduti. Alla fine dell’episodio, si vede che il Pokémon Ronfone ha effettivamente catturato uno Shellder con la coda e si è quindi evoluto in Slowbro.

Compare poi in altre occasioni importanti: la prima è nell’episodio numero 66 della serie Pokémon – Adventures in the Orange Islands. In questo caso compare nel laboratorio del Professor Westwood V, uno dei luminari che creò il Pokédex assieme al Prof. Oak. Proprio nel suo laboratorio, alla fine dell’episodio, uno Shellder catturato poco prima da Jessie si attacca allo Slowpoke che lo scienziato stava studiando, provocandone l’evoluzione. La criminale è quindi costretta ad abbandonare il proprio Pokémon Bivalve.

È anche il Pokémon utilizzato dalla Superquattro Lorelei in Lezioni di Vita, 99° episodio appartenente alle stessa serie. Qui, attraverso l’uso della mossa Inibitore, riesce a calmare il Charizard di Ash, il quale era divenuto una furia.

Anche Solidad, Coordinatrice e rivale di Vera, nonché amica di vecchia data di Brock, possiede uno Slowbro. Compare per la prima volta in Vera, facciamo il tifo per te, venticinquesimo episodio della serie Pokémon – Battle Frontier In questo episodio il Pokémon Paguro utilizza i propri poteri psichici per bloccare la fuga dell’Aipom di Ash.

Curiosità

  • Una volta megaevoluto, Slowbro ottiene la più alta Difesa di tutti i Pokémon di tipo Psico e, assieme a Cloyster, detiene lo stesso record fra i mostriciattoli di tipo Acqua.
  • Non è raro che l’evoluzione di un Pokémon avvenga tramite l’unione di diversi esemplari (le linee evolutive di Beldum e Magnemite sono esempi eccellenti) tuttavia nell’anime queste trasformazioni vengono rappresentate solamente con la classica luce bianca che ricopre il Pokémon, i soggetti necessari non vengono mostrati. Slowbro è l’eccezione: Shellder viene mostrato mentre effettivamente morde la coda di Slowpoke. La luce bianca entra quindi in azione, fondendoli e facendoli evolvere nel Pokémon Paguro.
  • Nonostante molte voci dell’enciclopedia Pokémon descrivano gli effetti stordenti e anestetizzanti che il veleno di Shellder ha su Slowbro, il Pokémon Bivalve non può imparare nessuna mossa di tipo Veleno in natura e ha accesso solamente a Tossina tramite la rispettiva MT.

fanart di Oliver Hamlin

Il fantastico tontolone rosa si è guadagnato una discreta popolarità grazie alla sua adorabile espressione di completo smarrimento e alle sue caratteristiche uniche: speriamo quindi che questa edizione di PokéQuark gli abbia reso giustizia e che sia stata di vostro gradimento! Vi diamo appuntamento per il prossimo episodio, in cui tratteremo dei misteri e delle curiosità che circondano un altro Pokémon!

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