Il profondo rapporto tra i Pokémon e la natura è stato da sempre uno dei temi centrali nell’universo dei mostriciattoli tascabili. Sin da prima della loro genesi, quando ancora non erano che idee, sogni e fantasie nella testa del giovane Satoshi Tajiri, era stato chiaro che queste creature avrebbero condiviso molto con l’ambiente che li ospitava tanto al livello biologico quanto, e soprattutto, emozionale.
Esiste un Pokémon tanto sensibile al suo legame con il mondo naturale e le sue forze, che per anni ha sofferto la solitudine e l’astio degli uomini a causa di sciocche, e ormai superate, superstizioni. Con l’appuntamento di oggi affronteremo insieme un viaggio nel nostro mondo e in quello dei Pokémon, ripercorrendo passato, presente e futuro come mai avete avuto modo di fare prima d’ora, alla scoperta di una delle creature più incomprese di sempre: Absol, il Pokémon Catastrofe.
Absol
Absol è il Pokémon numero 359 e la sua prima apparizione avvenne nella regione di Hoenn con i giochi di terza generazione, ovvero Pokémon Rubino e Pokémon Zaffiro. È un Pokémon Base di tipo Buio e, fatta eccezione per la sua megaevoluzione presente dalla sesta generazione, non ha evoluzioni e non evolve da nessun Pokémon. Caratteristiche, queste, che gli valgono il record consistente nel possedere il valore di Attacco più alto tra tutti i Pokémon non leggendari che non sono parte di una linea evolutiva.
È l’unico Pokémon non di tipo Psico a poter imparare Psicotaglio salendo di livello, ed è inoltre in grado di apprendere (rimanendo secondo solo a Smeargle) il maggior numero di mosse derivate da Lacerazione: infatti, Absol può sfoderare in combattimento anche Nottesferza e Ombrartigli, mosse perfettamente in linea con la sua tenebrosa natura.
Fanart di all0412
Per quanto riguarda le abilità, è possibile trovarlo con Pressione, in virtù del suo aspetto minaccioso, e più raramente con Supersorte – che, come vedremo proprio in questo appuntamento, sembra ricalcare uno dei tratti più caratteristici del Pokémon Catastrofe.
Curiosamente, proprio come Absol, anche Supersorte è stata in passato vittima di “incomprensioni”: condivisa con solo altre 8 specie di Pokémon, questa abilità si è ritrovata infatti al centro di un errore di traduzione quando venne introdotta per la prima volta in quarta generazione. Sebbene l’abilità abbia come effetto quello di raddoppiare la probabilità di brutti colpi da parte di chi la usa, in effetti, a causa di un errore commesso precedentemente dai localizzatori, venne spacciata per un’abilità in grado di raddoppiare la probabilità di un brutto colpo da parte dell’avversario e non del possessore.
“ABSOL ha l’abilità di predire le catastrofi naturali. Vive negli ambienti montani più aspri e inospitali. Soltanto raramente si allontana dalle montagne per avventurarsi a valle.”
Ad ogni modo, dalla quinta generazione in poi, Absol entra nella stretta cerchia di Pokémon non leggendari che possono avere come abilità nascosta quella peculiare dei Solenni Spadaccini di Unima: l’abilità Giustizia. Un po’ come se Game Freak, a distanza di anni, avesse voluto rendere giustizia al Pokémon Catastrofe portandolo sotto una nuova luce, una luce che fosse in grado di farlo apprezzare maggiormente da tutti quegli uomini che lo guardavano con titubanza e, ovviamente, anche dai veri e propri giocatori.
Fisionomia e tratti comportamentali
Absol si presenta come un quadrupede dalle grandi dimensioni. La sua muscolatura ricorda quella di un grosso cane ma i suoi lineamenti, soprattutto in movimento, ricordano quelli dei felini selvatici. Il suo corpo è quasi interamente rivestito da un folto pelo bianco che si concentra intorno al collo, lasciando scoperti solo parte del capo, i lunghi artigli delle zampe e la coda. Proprio quest’ultima, che si presenta come una falce affilata dal colore blu notte, ci offre una prima informazione sul legame tra Absol e il tema della morte o, più in generale, tra Absol e le creature notturne.
Fanart di slifertheskydragon
Il tratto più caratteristico del Pokémon è senza ombra di dubbio il muso: incrociare nel fitto del bosco di notte i suoi occhi rossi farebbe venire la pelle d’oca a chiunque. Inoltre, come in un gioco di forme e colori, la sua testa ricorda il simbolo dello Yin e dello Yang: infatti, sul lato destro del capo fa capolino una formazione ossea blu notte che ricorda ancora una volta una falce, contrapposta al lato sinistro dove il pelo bianco forma un’altra falce dai tratti più sinuosi. Al centro della fronte, una macchia blu a forma di goccia rovesciata si posa sul pelo del Pokémon quasi a farne un tilaka.
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Grazie all’Absolite può evolversi in MegaAbsol. Una forma perfettamente adatta alla lotta, questa, che il Pokemon assume grazie al rilascio di tutta l’energia negativa accumulata a causa delle superstizioni sul suo conto. MegaAbsol curiosamente sviluppa due ali sul dorso, non abili al volo, che sembrano essere l’ennesimo rimando ai legami tra il Pokemon e la figura letteraria dell’angelo della notte, portatore di sventura e morte.
“In un antico passato dominato dalle superstizioni era odiato perché ritenuto latore di disastri. Questo l’ha costretto a rifugiarsi sulle montagne.”
Di indole gentile, dolce e soprattutto riservata, questo Pokémon predilige le zone montane, impervie e difficili da raggiungere per l’uomo. Difficilmente lo si vede vicino i centri abitati o su sentieri trafficati. La sua peculiare capacità di prevedere l’incombere dei disastri naturali lo porta in conflitto con la sua attitudine solitaria, e fa emergere così il suo lato più altruista nel tentativo di avvertire le persone in pericolo.
“Nonostante l’aspetto inquietante, è un Pokémon benevolo che protegge i campi e avvisa gli esseri umani di calamità naturali imminenti.”
Il comportamento di Absol è sempre stato per questo frainteso dagli uomini: data la natura delle sue apparizioni, sempre seguite da una catastrofe, è nata la superstizione che fosse il Pokémon stesso la causa di tali calamità. Nonostante tutto, però, Absol ha sempre continuato la sua opera di salvaguardia nelle varie generazioni videoludiche.
Origine del nome
Come molto spesso accade nel mondo Pokémon, esistono diverse fonti d’ispirazione per il nome di una determinata specie, e il nostro Absol non è da meno. In effetti, il suo nome porta con sé la storia di una creatura innocente, incompresa, ingiustamente accusata di essere un araldo di sventura ma che, nonostante questo, continua battersi nell’ombra per proteggere quante più vite possibile.
Il suo nome parrebbe in prima analisi attingere dalla lingua latina, in quanto è riscontrabile l’unione del prefisso ab- e del sostantivo sol-, che letteralmente significano “lontano dal sole”. Un significato simile non solo richiamerebbe i tratti tipici della notte presenti in Absol, ma porrebbe in risalto anche la caratteristica della sua natura, quella di una creatura che sfugge alla luce, nascosta nell’ombra, come fosse un qualcosa di indefinito e maligno. Troviamo, però, un significato simile anche nella tradizione ebraica tramite la parola Absalom, in qualche modo legata alla cattiva sorte, un tema ricorrente nella caratterizzazione di Absol.
Un’altra teoria molto accreditata, dai tratti decisamente più moderni, vede invece il nome di Absol risalire dai termini inglesi “absolute” e “absolve”, termini che si sposano perfettamente con i tratti caratteristici del Pokémon, ovvero la sua abilità di prevedere i disastri naturali, e la conseguente reputazione che ha ottenuto tra gli uomini.
In particolare, “absolute” (assoluto), nella lingua inglese vanta sinonimi come “faultless”, (senza colpe), un richiamo all’innocenza del Pokémon spesso accusato ingiustamente di essere la causa delle catastrofi, e “pure” (puro), in riferimento al suo animo e alla sua attitudine che lo porta ad aiutare gli uomini in pericolo.
Tutto questo, inoltre, è riassunto in modo impeccabile dal secondo dei termini che probabilmente hanno contribuito alla forma finale del nome Absol: “absolve” (assolvere), letteralmente “liberare qualcuno da una colpa o un obbligo”, “dichiarare innocente da un’accusa subita”. Una chiave di lettura molto emozionale, quindi, quella che sembra cucirsi addosso l’incompreso Pokémon Catastrofe.
Absol nel nostro mondo
La storia di Absol all’interno dei giochi della serie principale è stata così ben caratterizzata che ha destato fin da subito molta curiosità tra gli appassionati, tanto che le ricerche “amatoriali” condotte su questa specie non si sono fermate semplicemente al mondo videoludico, ma hanno abbattuto ogni parete immaginaria giungendo fino al mondo reale.
Ma ricercare le tracce di Absol nel mondo reale prevede in realtà un compito molto arduo, in quanto questa creatura sembra avere legami con molte culture differenti e con i loro relativi racconti mitologici, tutti disseminati lungo ben cinquemila anni di storia dell’umanità.
Ritratto del Bai Ze di Gukusuma Seiho
Nella tradizione cinese troviamo forse la più antica fonte di ispirazione di Absol e contestualmente la creatura che più di ogni altra condivide con esso caratteristiche fisiche e comportamentali. Il Baí Zé, letteralmente “palude bianca”, si presenta come un quadrupede dalle sembianze di un grosso cane bianco e dal volto antropomorfo. Il suo ruolo nella tradizione cinese è di fondamentale importanza, in secondo una leggenda fu proprio il Bai Ze a informare l’imperatore giallo Huangdì dell’esistenza di 11520 creature sovrannaturali presenti nel nostro mondo; informazioni, queste, che vennero raccolte in un testo, ormai perduto, noto come Bai Ze Tu. Per capire l’importanza del Bai Ze, basti pensare che la figura a cui è affiancato, ovvero Huangdì, è considerato uno degli imperatori più importanti della Cina antica, riconosciuto come fondatore della civiltà e dell’arte medica cinese, venerato al pari di una divinità e la cui vita è arricchita da numerose leggende.
Raffigurazione dell’Hakutaku nel Konjaku Hyakki Shui
Il Bai Ze, o Hakutaku in lingua nipponica, trova un suo parente stretto nella figura del Kutabe. La cultura giapponese è forse la fonte più ricca in letteratura dalla quale è possibile ricavare una descrizione abbastanza accurata della fisionomia di questa creatura mitologica che sembra aver ispirato proprio quella di Absol. Da fonti non identificabili della tradizione popolare orale giapponese, il Kutabe viene descritto come:
“Una mostruosa creatura dai tratti felini o bovini con nove occhi e sei corna, divise in gruppi da tre lungo il dorso e altre due corna presenti sul volto antropomorfo”
“Comunemente raffigurato con il corpo di un leone con otto occhi e diverse corna lungo tutto il corpo”
“Più raramente descritto con un solo occhio al centro del capo”
Secondo quanto riportato, quindi, sembrerebbero esserci molti punti in comune con il Pokémon Catastrofe, che ricorderebbe il Kutabe per via delle sue sembianze di grosso animale quadrupede, dalle linee slanciate tipiche dei felini, e con il corpo e il capo caratterizzati dalla presenza di particolari corna.
Ma dove Absol trova una perfetta controparte nel nostro mondo è soprattutto nei racconti degli aspetti comportamentali e peculiari del Kutabe, sempre all’interno della tradizione giapponese:
“È considerato essere intelligente e con l’abilità di comprendere il linguaggio umano”
“Anticamente si credeva che la creatura si nutrisse degli incubi e delle cattive esperienze vissute e per questa ragione la popolazione era solita affiggere una immagine della creatura all’entrata delle proprie case”
In particolare, un’ulteriore conferma di questa tesi è riscontrabile nell’episodio leggendario dell’incidente al monte Tateyama, così riportato nei racconti popolari:
“Un tempo avvenne che la bestia apparve sul monte Tateyama nella prefettura Toyama e predisse che una mortale peste si sarebbe scatenata negli anni successivi. La bestia ordinò che la propria immagine venisse utilizzata come talismano per respingere la malattia, e sin da allora l’Hakutaku venne venerato come lo spirito guardiano delle erbe medicinali”
Illustrazione del Black Shuck a opera del Rev. Abraham Fleming
Nella variegata cultura europea, terra di contatto delle tante mitologie e tradizioni popolari, è possibile ritrovare delle creature folkloristiche con caratteristiche molto simili al Pokémon Catastrofe. In questo senso, il comune denominatore della cultura germanica e britannica è il mito del Black Dog, Black Shuck o Cane Nero.
Secondo un’antica leggenda, intorno al 1600 il Cane Nero giunse nella contea di Norfolk, Inghilterra orientale, e venne additato come il responsabile di numerose morti e di diverse altre sventure. I luoghi che si diceva infestasse erano riconoscibili sia dal marchio indelebile lasciato dai suoi grandi artigli, sia da un odore inconfondibile di zolfo, tipico delle creature infernali.
Tuttavia, nonostante la maggior parte delle fonti sembri collegare l’arrivo del Cane Nero con l’avvento di una creatura demoniaca, sono state ritrovati ulteriori documenti di stampo molto meno superstizioso e negativo: infatti, sebbene siano decisamente più rare dei racconti che lo vedono come portatore di sventura, il Black Shuck è stato comunque protagonista di storie che lo vedevano come una creatura calma e protettrice dei viandanti.
Curiosità
- Ironia della sorte, Absol non può avere l’abilità Presagio, nonostante la sua presunta capacità di prevedere disastri e calamità naturali.
- Molto curioso, e totalmente in linea con quanto detto finora su di lui, è il fatto che in Pokémon Platino Absol appaia sul Monte Corona in luoghi accessibili per la prima volta sulla via per Vetta Lancia, proprio quando sta per accadere veramente un disastro.
- Anche in Pokémon Bianco e Nero, l’apparizione di Absol sembra essere collegata ad una grave calamità: infatti, l’enigmatica creatura appare nei pressi della Fossa Gigante, luogo in cui si verificarono lo schianto di un meteorite e la comparsa di Kyurem.
- Altra buffa ironia della sorte, nonostante il nome di Absol sembri alludere alla sua totale distanza dalla luce del sole, il Pokémon può comunque apprendere la mossa Giornodisole tramite MT.
- La sua megaevoluzione ha la più bassa statistica base di Difesa Speciale rispetto a tutti gli altri Pokemon megaevoluti.
Eccoci arrivati alla conclusione del PokéQuark di oggi, nella speranza di aver finalmente reso giustizia all’incompreso Absol tramite questo piccolo (ma ricco) approfondimento. Ora però tocca a voi: non fermatevi mai alle apparenze, né nel mondo virtuale, né tantomeno in quello reale. Siate sempre curiosi e alimentate il vistro spirito da ricercatore: d’altronde cos’è la missione degli Allenatori Pokémon, se non una emozionante ricerca senza fine?
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