Il rilascio di Fiamme Oscure, terza espansione occidentale della serie Spada e Scudo, è a poche settimane di distanza. L’universo videoludico ha da poco compiuto un passo epocale, se si circoscrive il discorso al solo brand Pokémon, con il rilascio del suo primo DLC: L’Isola solitaria dell’Armatura.
Il momento non poteva essere più adatto per discutere di quello che secondo l’opinione di molti, e di chi vi scrive in primis, è parte del potenziale inespresso delle espansioni del GCC Pokémon.
La storia del GCC Pokémon conta a oggi oltre 80 diverse espansioni: dalla serie originale (Set Base, Jungle e Fossil ndr.) che completava, con l’eccezione del misterioso Mew, il Pokédex della regione di Kanto, passando per il cambio di licenza da Wizards of the Coast a Nintendo, arrivando alla più recente serie Spada e Scudo.
Di queste, le espansioni caratterizzate non tanto da un tema predominante quanto da una storia si contano sulle dita di una mano, e in più di un caso sono rimaste esclusive giapponesi. Con menzione d’onore al mini set Alto Mare, dedicato al quinto film Pokémon, e in qualche misura alle cinque espansioni che ci portarono nel continente di Holon, ogni collezionista riconosce un valore aggiunto nel filo immaginario che unisce le carte di una stessa raccolta.
Possiamo porci quindi una domanda. Qual è il potenziale inespresso delle espansioni del Gioco di Carte Collezionabili? La risposta, nella sua versione più sintetica, non può essere che una: la lore. Racconti del presente, eventi del passato, la storia dietro la storia.
Mossi dalla volontà di vedere una nuova progettualità e direzione artistica a guidare le espansioni del GCC Pokémon, vi forniremo un’idea embrionale di quello che sarebbe potuta essere la settima generazione e successivamente di come il futuro potrebbe piacevolmente sorprenderci.
Un’occasione mancata: Alola, una regione su misura per il GCC Pokémon
Il ritmo del mercato moderno, lo stesso che per molti impone il rilascio di un titolo della serie principale all’anno in casa Game Freak, ci ha portato durante l’era Sole e Luna al rilascio di ben 16 espansioni, circa 5 l’anno. Quattro espansioni regolari con cadenza trimestrale, come raccolta di più espansioni nipponiche, più una promozionale rilasciata sul finire dell’estate.
Per dare una dimensione realistica del materiale rilasciato, senza tenere conto dell’estensione vera e propria delle singole espansioni, le sedici espansioni dell’era Sole e Luna sono in numero pari a quelle richieste nel passaggio dalla prima generazione (Set Base 1996) alla terza generazione (EX Rubino e Zaffiro 2003).
Immaginate per un attimo questo scenario. Nel 2017 saremmo stati accompagnati da 4 espansioni. Mele Mele, Akala, Ula Ula e Poni: ognuna delle isole naturali che formano l’arcipelago di Alola avrebbe avuto una sua espansione. Ognuna caratterizzata dai Pokémon che abitano l’isola, dalle persone che la popolano, comparse e Kahuna, ognuna incoronata dalla presenza della carta dedicata al proprio Pokémon Nume Locale.
I numeri non sarebbero stati così distanti dalla realtà. Ma il legame tra il gioco di carte e il mondo del videogioco sarebbe stato esaltato e portato a un nuovo livello.
È giunto il momento di compiere un passo in avanti nel futuro, o più precisamente, in un futuro alternativo. Ci siamo chiesti cosa avrebbe riservato l’estate 2020 in una versione del gioco di carte che vuole legarsi ai videogiochi corrispondenti, che si prende più sul serio proponendo una sorta di fotodiario, per le avventure vissute dai videogiocatori, e delle raccolte ricche di significato per gli appassionati delle carte collezionabili.
Speriamo che la soluzione scelta nella trattazione di questo argomento vi lasci piacevolmente colpiti e vi fornisca più di qualche spunto di riflessione. In un what if in cui The Pokémon Company International, ha deciso di rivoluzionare l’idea e la realizzazione delle espansioni del gioco di carte, Pokémon Millennium è lieta di presentarvi: Armature Solitarie.
ATTENZIONE: Armature Solitarie è un’espansione immaginaria e non ufficiale. Ogni riferimento a essa è frutto della nostra creazione.
Armature Solitarie: l’espansione che non sapevate di volere
Armature Solitarie non si propone come l’ennesima raccolta di mostriciattoli tascabili ma ha un obiettivo più elegante. Scorrendo tra le pagine del raccoglitore non ci si trova davanti a uno schema ordinato di rarità, come in passato, o di tipi, come consuetudine attuale, bensì la sensazione di scoperta è quanto più che mai simile a quella provata, per curiosità, nel giocare il primo DLC di Pokémon Spada e Scudo.
Con le sue 91 carte, Armature Solitarie, stravolge le regole non scritte della struttura delle espansioni Pokémon. Erba, Fuoco e Acqua giusto? Le carte Allenatore in coda all’espansione? E invece no! Mostriciattoli tascabili, personaggi, luoghi e anche oggetti inanimati ogni cosa sarà esattamente al suo posto per come ne siamo venuti a contatto con il medium videoludico.
Per amor di sintesi, ci siamo limitati a immaginare e realizzare le 10 carte più rappresentative di questa espansione, con soggetti ai quali non potrà restare indifferente chi ha giocato e apprezzato il DLC L’Isola solitaria dell’Armatura.
Usciti dalla stazione, con solo un po’ di verde a separarci dalla costa, la specie che ci ha dato il benvenuto in questo primo DLC è senza dubbio Slowpoke di Galar (1/91). Una forma regionale che ha sconvolto le abitudini dello Slowpoke di Kanto, regalandoci un Pokémon ipercinetico, frenetico e ossessionato dalla Galarnoce. Del suo rapporto con Shellder non rimane che una citazione nell’illustrazione, dal momento che potrà evolversi in Slowbro di Galar (2/91) proprio grazie alla Fascia Galarnoce.
Ha perfettamente senso regalare a queste due specie i primi due posti dell’indice della nostra espansione. Un riferimento ai trailer visti durante la campagna pubblicitaria, una rottura della quarta parete in piena regola, sostenuta anche dai nostri primi passi sull’Isola solitaria dell’Armatura.
Pochi passi, e la voglia di esplorare è stata superata dalla vista del tanto atteso Dojo Master. Lì facciamo la conoscenza del personaggio più convincente dell’intero DLC che con il suo slang tra il cringe e il trash ci ha strappato più di una risata. Al Maestro Mustard (18/91), non potevamo che dedicare una carta a illustrazione estesa nella sua posa da battaglia che richiama il legame con l’armatura occulta.
Siamo alla fine della quest principale: il Dojo Master è conquistato, così come la fiducia del piccolo Kubfu (55/91) . Colpi improvvisi e attacchi di timidezza hanno caratterizzato il Pokémon nel nostro primo incontro e continuano a farlo nella sua versione su carta. Da questo momento il ritmo del DLC cambia e le parole chiave diventano allenamento ed esplorazione, obiettivo conquistare una delle due torri.
Abbiamo scelto di illustrare la Torre dei Due Pugni (58/91) , ma non potevamo privarci dal dedicare due carte alle due forme del leggendario Urshifu (57-59/91) . Quale sia la forma, Singolcolpo o Pluricolpo, il protagonista di Armature Solitarie è lui, con i suoi stili dirompenti che abbattono il riquadro delle illustrazioni.
Il mondo dei Pokémon ci ha sempre conquistato anche per i dettagli. E tra mostriciattoli tascabili, personalità esuberanti e luoghi magici anche gli oggetti inanimati si ritagliano un loro angolo di palcoscenico. Un confuso Cramorant, si trova faccia a faccia con il CramoBot (71/91).
Armature Solitarie ci ha permesso di sbirciare nel sogno di vedere delle espansioni del GCC Pokémon legate a doppio filo con i titoli videoludici. Ma il desiderio di un collezionista e ancora di più, il sogno di un appassionato, non si ferma qui. Creare dei mondi inediti e riempirli di vita, come per Holon, o raccontare di civiltà perdute, come in Aquapolis, al gioco di carte basterebbe davvero poco per portare la propria lore, su un livello completamente diverso.
Ironicamente durante la scrittura di questa rubrica al servizio del divulgare una speranza e un desiderio di molti, Game Freak, Nintendo e Creatures, Inc. hanno registrato due marchi:
一撃マスター / Ichigeki Masutā / Single Strike Master
連撃マスター / Rengeki Masutā / Rapid Strike Master
Il futuro dei prossimi mesi del GCC Pokémon è forse già scritto, e sul finire del 2020 probabilmente ci ritroveremo di fronte a Spada e Scudo 4: una raccolta caotica e mastodontica di carte Pokémon accomunate unicamente e tristemente dal solo anno di pubblicazione, con un paio di riferimenti qui e lì ai Pokémon leggendari del primo DLC di Spada e Scudo.
O forse, The Pokémon Company international sarà in grado di spazzare via gli spiriti maligni e purificarli. Esorcizzando le regole del mercato moderno, rallentando invece di accelerare, diminuendo la quantità e esaltando il contenuto. Ci troveremo allora davanti a molto più che semplici carte ma a veri e propri simulacri di una passione che ci accomuna e ci tiene legati all’universo Pokémon.
Oltre trent’anni fa un giovane Satoshi Tajiri scorreva le dita sulla sua collezione di insetti, immaginando che prendessero vita e infiammassero scontri mozzafiato, la speranza è che un domani, la prossima generazione di Allenatori proverà le stesse emozioni davanti ai propri raccoglitori di carte Pokémon.
Si ringraziano per la collaborazione i ragazzi del team grafico: Sean Contrino, Sara Hailoua, Davide Cacia e Chube PM.
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