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Super Mario: 35 anni da idraulico baffuto

Super Mario compie 35 anni e vogliamo accompagnarvi in un viaggio a ritroso per esplorare quei titoli che più di tutti hanno fatto la storia.

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Sembra ieri e invece sono già passati 35 anni da quando Super Mario è apparso sui nostri schermi mentre cercava di salvare la sua principessa mangiando funghi ed evitando i pericoli. Probabilmente alcuni di voi lettori c’erano già a quei tempi, altri magari hanno scoperto Super Mario molto tempo dopo, quindi che ne dite di ripercorrere assieme la storia del nostro baffuto idraulico con alcuni dei suoi capitoli più iconici?

Super Mario 35 anni

Dai barili ai funghi

Super Mario 35 anni

Paradossalmente l’esordio di Super Mario nel mondo dei videogiochi avviene col ruolo di coprotagonista nel primo Donkey Kong per cabinati arcade. Conosciuto originariamente col nome di Jumpman il nostro eroe non è nemmeno qualificato come idraulico ma come carpentiere, ma presenta già i tipici colori rosso e blu e il ruolo di salvatore di principesse in pericolo. Tra barili che rotolano, salti calcolati al millimetro e martelli l’esordio di Super Mario fu stellare e segnò l’inizio di una saga leggendaria.

Facciamo un salto avanti e siamo nel 1983, data in cui esordisce Mario Bros, sorta di spin-off di Donkey Kong dove appaiono elementi che getteranno le basi per i futuri giochi. Innanzitutto Mario assume ufficialmente il ruolo di idraulico, i livelli sono ambientati nelle fogne infestate dalle tartarughe (in origine Koopa Troopa) e appare anche Luigi, il fratello del nostro eroe.

Il titolo è un platform 2D a schermata unica con Mario che deve sconfiggere i nemici saltandogli addosso, inoltre si possono stordire i nemici colpendoli anche dal basso in modo da poterli calciare via. Compare anche il pulsante POW! che permette di stordire contemporaneamente tutti i nemici su schermo ma che scompare se lo si colpisce ripetutamente.

Con molta probabilità è proprio questo il titolo che convincerà Nintendo a dedicare un gioco principale al nostro idraulico e che non lo vedesse solo come comprimario ma come grande protagonista indiscusso. Era il momento di Super Mario Bros!

Non si può parlare dei 35 anni di Super Mario senza citare Super Mario Bros. Il titolo creato da Shigeru Miyamoto esordisce sul Nintendo Entertainment System nel 1985 portando sulla scena il Regno dei Funghi e personaggi ormai storici come la Principessa Peach, il funghetto Toad e il temibile Bowser.

Otto mondi suddivisi a loro volta in quattro livelli proponevano un alto grado di sfida con nemici e ostacoli in grado di dare filo da torcere al nostro eroe. In nostro soccorso arrivavano però i power up: il Super Fungo che permetteva a Mario di diventare più grande, il Fiore di Fuoco che permetteva di sparare palle infuocate e la Super Stella che ci donava un breve periodo di invincibilità.

Fu un successo inaspettato, tanto che la serie ebbe due seguiti usciti sempre su NES e segnò l’inizio della leggenda. Ormai Super Mario era diventato il sinonimo stesso di platform 2D e anche l’esordio su Super Nintendo con Super Mario World confermava gli ottimi risultati della serie che era entrata di diritto nella storia dei videogiochi. Ma qualcosa stava per cambiare, con Nintendo che era pronta a stupire i giocatori!

Viaggio nella terza dimensione

Super Mario 35 anni

Con l’uscita del Nintendo 64 la casa di Kyoto stava preparando qualcosa che avrebbe rivoluzionato il mondo di Super Mario per come lo conoscevano i giocatori, infatti ci si preparava ad abbandonare il platform 2D in favore di un mondo tridimensionale.

Ai giorni nostri puó sembrare un qualcosa di abbastanza standard ma nel 1996 accendere il Nintendo 64 e trovarsi davanti il faccione tridimensionale di Mario e vedere l’intero regno dei funghi riproposto in 3D era semplicemente un sogno che diventava realtà. Pochi titoli possono permettersi di rivoluzionare un genere ma oggi, dopo 35 anni, Super Mario 64 è qui per ricordarci che è possibile farlo creando un capolavoro.

La tridimensionalità non si applicava solamente ai livelli di gioco, qui accessibili grazie ai quadri presenti all’interno del castello di Peach che funge da hub centrale, ma influenzava i movimenti stessi di Mario che aumentavano e si diversificavano.

Ora Mario poteva strisciare, arrampicarsi, saltare e colpire un avversario in molti modi usando combinazioni diverse di joystick e pulsanti. A questi si aggiungono il salto doppio, il salto triplo, il salto a parete, la capriola all’indietro e la capriola laterale nonché la possibilità di nuotare sott’acqua e colpire i nemici con calci e pugni.

La nuova grafica 3D portava in dono moltissime novità non solo nel brand dell’idraulico baffuto ma anche in altri titoli di casa Nintendo. Era tempo per Mario di andare a incontrare i suoi colleghi poligonali per fare quello che viene meglio quando ci si trova con gli amici. Prendersi a pugni!

È questa la base di Super Smash Bros, picchiaduro in cui i personaggi più iconici di casa Nintendo si scontrano tra di loro. A prendere parte alla lotta troviamo sia Mario che il fratello Luigi mentre Metal Mario puó essere affrontato come boss. Le abilità e le mosse sfoggiate da Mario sono le stesse che possiamo trovare nella serie principale e stranamente si adattano benissimo anche in un gioco in cui bisogna menare le mani.

Amori, amicizie, famiglia, tutto veniva messo in discussione quando si giocava a Super Smash Bros, in un turbinio di scontri tra amici che accendeva i nostri pomeriggi. Magari dopo l’ennesima lotta ci si poteva distrarre con una bella corsa sui Kart? Beh non propriamente!

Pur avendo esordito su SNES la serie Super Mario Kart dà il meglio di se nel capitolo dedicato al Nintendo 64. La grafica poligonale porta i tracciati a diventare qualcosa di più di semplici percorsi da seguire creando nuove sfide per il giocatore e per i suoi amici. Come non citare la tremenda Pista Arcobaleno, in grado di far perdere la pazienza anche al più capace dei guidatori, oppure il terrore di essere al primo posto della gara e sapere che un Guscio Blu potrebbe colpirti in qualunque momento.

Il passaggio al 3D fu un rischio per Nintendo ma col senno di poi si è rivelata una mossa di successo che ha portato a nuove esperienze di gioco e possibilità che prima non erano minimamente possibili.

Un cubo dalle molte facce

In questi 35 anni Super Mario non ha fatto solo l’idraulico ma si è cimentato in ogni sorta di mestiere e sport, a volte cambiando totalmente stile e aspetto per adattarsi agli ambienti che lo circondano.

Questo accade per esempio in Super Mario Sunshine, seguito di Super Mario 64 rilasciato a ben 6 anni dopo su GameCube, dove il nostro idraulico si improvvisa smacchiatore grazie allo Splac 3000.

La vacanza sull’Isola Delfina si rivelerà ricca di nuovi scenari e sfide per Mario, costretto a ripulire delle chiazze create dalla sua misteriosa versione ombra. Il gameplay in questo caso si basa tutto sull’utilizzo dello Splac 3000 che ci permetterà di attaccare i nemici e muoverci nello scenario grazie a dei potenti getti d’acqua utilizzati per saltare più in alto e scattare.

Super Mario Sunshine ha avuto un grande successo tanto che assieme al precedente Super Mario 64 e al seguito Super Mario Galaxy è stato inserito nella collection Super Mario 3D All-Stars in uscita per Nintendo Switch il 18 settembre.

Un altro esempio di generi diversi per Mario lo troviamo in Mario Smash Football (Super Mario Strikers) in cui i nostri beniamini si improvvisano giocatori pronti a tutto per portare a casa la partita in un titolo arcade dove i falli e le scorrettezze sono assenti.

Mario Smash Football dimostra la poliedricità del nostro baffuto idraulico e dei suoi amici/nemici che, dopo le gare in kart, si cimentano in partite che nulla hanno da invidiare a delle vere e proprie battaglie campali. Tra gusci che volano, funghi e stelle questo è un gioco che fa del divertimento puro il suo punto di forza tanto da meritarsi anche un seguito su Wii per poi, purtroppo, finire nel dimenticatoio.

Destino diverso invece per il “Mario di carta“, versione del nostro eroe che ritorna bidimensionale, che con Paper Mario: Il portale millenario riporta su GameCube un’altra fortunata serie.

Super Mario 35 anni

In realtà il primo Paper Mario risale all’era del Nintendo 64 ed era un curioso ibrido tra i tradizionali elementi degli RPG con le caratteristiche della serie di Mario, il tutto condito con una grafica che rappresentava personaggi e ambienti come se fossero ritagliati da dei fogli di carta. Questa particolare forma consentiva a Mario di trasformarsi in una barchetta o un aeroplanino di carta stando su speciali pannelli di attivazione, oppure di arrotolarsi in un tubo di carta o diventare sottile come un foglio di carta.

Molti elementi sono ripresi dai classici RPG come ad esempio le statistiche di Mario che possono essere modificate equipaggiando diversi oggetti con effetti che variano dal curare il protagonista o un suo partner al danneggiare un nemico.

Storia, grafica e meccaniche riescono a fondersi assieme per assicurare al giocatore ogni volta una nuova e particolarissima esperienza rendendo il titolo godibilissimo anche ai giorni nostri.

Verso le stelle e oltre i limiti

Un altro titolo di grande importanza e che, come già accennato, ritroveremo nella collection per i 35 anni di Super Mario è Super Mario Galaxy uscito per Wii nel 2007.

Nel gioco accompagneremo Mario nello spazio alla scoperta di pianeti e asteroidi dalle forme bizzarre a ricchi di elementi distintivi che non stancano mai e spesso influiscono sulle dinamiche di gioco.

Il titolo sfrutta magistralmente anche l’accoppiata Wiimote e Nunchuk utilizzandoli per muovere Mario, colpire i nemici o lanciare le astroschegge per stordirli. Al posto dei pugni e dei calci di Super Mario 64, Mario effettua un attacco vorticante chiamato “Piroetta” utilizzabile per uccidere i nemici oppure frantumare oggetti fragili. Scopo principale è raccogliere le Superstelle per poter passare da una galassia all’altra ma la rigiocabilità è garantita anche dalle varie mini sfide presenti.

Super Mario Galaxy è considerato a tutti gli effetti uno dei migliori videogiochi di sempre e viene spesso definito come l’unico vero erede di Super Mario 64, inoltre grazie alla retrocompatibilità è possibile giocarlo anche su Wii U.

Ma Super Mario vuol dire giocare anche in compagnia e grazie a New Super Mario Bros. U per Wii U l’esperienza multigiocatore viene portata a livelli più alti. È possibile collegare contemporaneamente quattro Telecomandi Wii per giocare tutti assieme mentre un quinto giocatore puó impugnare il pad di Wii U per assistere gli amici creando nuovi percorsi o stordendo i nemici toccando lo schermo.

Super Mario 35 anni

E se i livelli non vi soddisfano oppure vorreste delle nuove sfide? Beh ecco che arriva in vostro soccorso Super Mario Maker, il gioco in cui costruisci tu il gioco. Ci viene data la libertà totale nella costruzione dei livelli 2d in cui far muovere Mario e tutta la sua comitiva aggiungendo pedane, potenziamenti, nemici e qualsiasi cosa ci venga in mente. I giocatori possono basare i loro livelli con lo stile visivo di Super Mario BrosSuper Mario Bros. 3, Super Mario World e New Super Mario Bros. U utilizzando il pad di Wii U oppure lo schermo del Nintendo 3DS.

Il gioco al servizio del giocatore. La creatività e la libertà portate al massimo dando a tutti la possibilità di vivere in un mondo creato da loro stessi oppure visitare quelli creati da altri utenti e disponibili in rete.

Odissea verso il futuro

Siamo quasi arrivati alla fine di questo viaggio che celebra i 35 anni di Super Mario e approdiamo su Nintendo Switch, ultima console in ordine cronologico a ospitare il meraviglioso Super Mario Odyssey .

Contrariamente agli altri capitoli l’esplorazione dei livelli è molto più libera e riporta alla mente i mondi visitati in Super Mario 64 e Super Mario Sunshine. I “regni” da cui è composto il mondo di gioco sono ognuno diverso dall’altro e contengono moltissimi segreti da scoprire mentre esploriamo ogni anfratto alla ricerca di lune e monete.

Le meccaniche introdotte col Nintendo 64 sono ancora qui, più influenti che mai a condizionare i movimenti di Mario ma in più si aggiunge qualcosa di nuovo: Cappy! Il buffo cappello animato puó essere usato per prendere possesso dei nemici e utilizzarli per raggiungere zone altresì inesplorabili nei panni del nostro idraulico. Aggiungete al gameplay una grafica da urlo e una colonna sonora strepitosa e capirete il grande successo di questo splendido gioco.

E per concludere perché non citare anche un progetto a cui ha partecipato un team italiano? Stiamo parlando di Mario + Rabbids Kingdom Battle, titolo che trascina Mario e i tremendi Rabbids nell’universo degli strategici in tempo reale.

Un binomio assurdo così come assurdi sono i Rabbids che scimmiottano le personalità e l’estetica di Mario e soci regalandoci non solo livelli pieni di combattimenti da affrontare con la corretta strategia ma anche segmenti ricchi di ironia (o stupidità visto che parliamo dei Rabbids).

Il passato di Super Mario si lega indissolubilmente al presente e chissà cosa ci riserva il futuro per un idraulico baffuto che ormai sembra in grado di affrontare di tutto.

Per festeggiare al meglio i 35 anni di Super Mario il nostro consiglio è di comprare la Super Mario 3D All-Stars collection che rinchiude al suo interno i tre titoli che più di tutti hanno lasciato un segno nella storia di Nintendo, giochi che vi consentiranno di toccare con mano l’evoluzione di un franchising in continuo mutamento. E che ci auguriamo non si fermi mai!

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Donkey Kong Paper Mario Super Mario Super Smash Bros.

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