Gli appunti di Peony ci hanno portati a esplorare in lungo e in largo la Landa Corona, vagando alla ricerca dei giganti dormienti segregati nei templi a loro dedicati. Una domanda è sorta spontanea: perché i tre Regi originali e i loro due nuovi fratelli Regidrago e Regieleki, nonché il loro creatore Regigigas, si trovano tutti a Galar?
ALLERTA SPOILER: l’articolo contiene spoiler sulla trama e l’ottenimento di alcuni leggendari presenti nel DLC “Le terre innevate della corona”.
Dalle descrizioni del Pokédex e dalle altre informazioni tratte dalle generazioni precedenti sappiamo che fu proprio Regigigas a ordinare il mondo trainando i continenti con delle funi. Terminato l’arduo compito, il Pokémon Colossale plasmò a sua immagine Regirock dall’argilla e dalla roccia, Regice dal ghiaccio e Registeel dal magma, affinché questi custodissero il pianeta. Un tempo i quattro leggendari erano venerati dagli antichi ma, successivamente, vennero ritenuti pericolosi per l’umanità e furono segregati a Hoenn e presso il Tempio Nevepoli a Sinnoh. O almeno, questo è quello che abbiamo creduto finora: scopriamo alcune possibili ispirazioni di Regidrago e Regieleki e speculiamo sul loro collegamento con la trama generale del mondo Pokémon.
I quattro templi
La regione di Galar è l’unica nella quale troviamo delle vere e proprie strutture dedicate a ciascuno dei tre golem: a eccezione del tempio Nevepoli dedicato a Regigigas, gli altri Regi sono sempre stati nascosti all’interno di grotte, senza che venisse lasciata alcuna traccia degli antichi riti tenuti in loro onore. La Landa Corona, ormai spoglia e abbandonata, è ricca di tradizioni e leggende antichissime che fanno pensare a un’origine davvero remota di queste terre. Le antiche tribù, ancora precedenti all’arrivo di Calyrex, forse veneravano queste creature colossali e costruirono per loro templi nei quali andare a chiedere benevolenza.
Tuttavia, Regidrago e Regieleki sono rimasti completamente sconosciuti a chiunque altro all’infuori della regione. Si dice che Regigigas abbia creato il primo da energia di drago cristallizzata e il secondo a partire dai fulmini, ma ci è attualmente sconosciuta la motivazione di tale gesto. Non sono riportate connotazioni positive riguardo a queste due nuove creature: Regidrago è un essere incompleto che doveva divenire uno spaventoso drago dall’infinita potenza, mentre Regieleki tormentava gli esseri umani tanto da costringerli ad applicargli delle bande isolanti per contenere il suo potere.
Che Regigigas non fosse perfettamente cosciente di ciò che stava facendo durante la creazione dei due Pokémon? Che volesse anzi distruggere la regione in preda a un potere devastante come l’energia Dynamax? Questo potrebbe anche spiegare il perché del “gemellaggio” tra Regidrago e Regieleki, il cui tempio non è stato costruito per le funzioni religiose, ma al contrario come una vera e propria prigione. Il Pokémon Colossale, invece, è stato proprio rinchiuso all’interno di una Dynatana, dalla quale potrà uscire solo grazie all’aiuto di un giovane Allenatore in grado di domare tutti i golem.
Come fonte d’ispirazione dei tre golem originari si è pensato all’era glaciale, all’età della pietra e all’età dei metalli. Seguendo lo stesso ragionamento, si potrebbero assegnare a Regidrago il Medioevo o il Rinascimento, mentre a Regieleki l’età contemporanea. Questo è un altro spunto che porterebbe a posizionare la creazione di questi nuovi Regi più avanti sulla linea temporale.
Buddhismo e dualità
L’aspetto e le caratteristiche di Regidrago e Regieleki sono davvero particolari e sembrano avere le loro origini nel Buddhismo tibetano e nell’Induismo. Non essendo esperti teologi, vi chiediamo di perdonarci per eventuali inesattezze sul delicato argomento in questione.
Prendendo spunto da un tweet di @Barbie_E4, abbiamo provato a risalire all’ispirazione reale di questi due nuovi Pokémon. La peculiare forma di Regieleki sembra ispirarsi al Vajra, detto anche Dorje, un oggetto simbolico che rappresenta sia il fulmine che il diamante nell’Induismo e nel Buddhismo tibetano. Nella mitologia induista il vajra – che rappresenta il fenomeno naturale del fulmine – viene impugnato come un’arma indistruttibile da Indra, Re degli dei, in modo del tutto simile a Zeus, il Padre degli dei nella mitologia greca. Nel Vajrayāna questo strumento viene spesso associato a una campana simbolo di vacuità detta ghaṇṭa che – con un collegamento forse un po’ azzardato – potremmo associare a Regidrago.
Regidrago richiamerebbe anche lo stesso Vajra nel suo significato di “diamante”, se così si può definire l’energia di drago cristallizzata del quale è composto. O ancora, potrebbe rappresentare semplicemente un drago cinese, solitamente raffigurato con una sfera rossa simbolo di potere, prosperità, saggezza e immortalità, ma associato spesso anche al tuono che ben si abbinerebbe ai fulmini di Regieleki. Sembra dunque che i due Pokémon richiamino un temporale, magari causa della devastazione che ha colpito la Landa Corona prima dell’arrivo di Calyrex.
Inoltre, in ogni tempio della Landa Corona vediamo la stessa statua dalle braccia incrociate sul petto: cambia solamente il simbolo sul suo capo, che richiama quello del Regi al quale il tempio è dedicato. Questa particolare posa sembra semplicemente indicare la prigionia o, date le premesse, potrebbe richiamare invece il Buddha in posizione contemplativa, simbolo di paziente ascolto e fermezza.
Abbiamo provato a ricostruire la storia dei due nuovi golem leggendari e il loro legame con la regione di Galar: cosa ne pensate della creazione di Regidrago e Regieleki e della loro possibile ispirazione? Secondo voi qual è il legame tra i Regi e l’energia Dynamax? Fateci sapere le vostre teorie!
FONTE: Wikipedia
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