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Animal Crossing: New Horizons, il vero fenomeno culturale del 2020

Animal Crossing: New Horizons è diventato a tutti gli effetti un titolo di successo, per certi versi è un fenomeno culturale a tutto tondo.

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Senza ombra di dubbio il gioco Animal Crossing: New Horizons, soprattutto in questo periodo così difficile, si è rivelato come una vera e propria ancora di salvezza per tantissime persone.

Inoltre, questo titolo ha saputo far parlare di sé in tantissimi modi. È stato utilizzato in maniere alle volte innovative e geniali, ma altre volte no: basti pensare alla compravendita, con soldi reali, degli abitanti dell’isola.

Ciononostante – per certi versi – potremo considerare il suddetto gioco non come un’opera videoludica, bensì come un vero e proprio fenomeno culturale del XXI secolo. Difatti questo videogioco è andato a influenzare profondamente il mercato videoludico grazie al suo gameplay lento, rilassante e che segue i ritmi del giocatore.

Insomma, Animal Crossing: New Horizons, nonostante l’uscita di altri giochi importantissimi come The Last of Us Parte II, è riuscito a ritagliarsi uno spazio importantissimo in questo 2020 devastato dall’epidemia di COVID-19.

Ovviamente le cause che hanno portato al successo di Animal Crossing: New Horizons sono molteplici e diverse. Pertanto descriverle con esattezza e precisione sarà molto difficile, ma bisogna appunto provarci!

Un gioco globale a tutto tondo

In questo lasso di tempo devastato dall’incertezza più totale a causa dell’epidemia in corso, il titolo prodotto da Nintendo è riuscito a risollevare non poco gli animi e il morale di tantissimi giocatori sparsi per tutto il mondo, di qualsiasi età.

Infatti, a differenza di altri titoli, Animal Crossing: New Horizons è molto più accessibile: non a caso i comandi e la stessa struttura del gameplay sono molto semplici e intuitivi da comprendere.

Altro punto a favore sono le miriadi di attività che occuperanno il giocatore. Difatti ci sono a disposizione tantissimi passatempi, che andranno dalla semplice pesca o cattura di insetti di ogni tipo con l’uso del retino, fino ad arrivare a sessioni di sub con le quali si potranno scoprire le meraviglie presenti all’interno dei fondali. Queste sono solo alcune delle attività che si possono fare all’interno, e indubbiamente ogni giocatore in base alle proprie attitudini sceglierà quali svolgere assiduamente e quali no.

È proprio questo uno dei pregi migliori di Animal Crossing: New Horizons: l’intero gioco permette all’utente di potersi dedicare, in maniera del tutto libera, alle attività che più lo aggradano. Dunque lo stesso titolo è costruito e gira proprio attorno ai ritmi del giocatore, e grazie a ciò si può adattare alle esigenze di tutti: di quelli che hanno poco tempo, ma anche di coloro che ne hanno molto da spendere.

In secondo luogo il fatto di poter fare così tante cose all’interno della propria isola deserta interamente edificabile, porta automaticamente l’utente a non doversi più focalizzare su quello che sono i grattacapi della vita di tutti i giorni e sopratutto dell’attuale pandemia.

Animal Crossing: New Horizons

Inoltre Animal Crossing: New Horizons può essere anche un mezzo tramite il quale esprimere la propria creatività, siccome al suo interno i giocatori hanno la possibilità di introdurre dei modelli personalizzati con i quali è possibile modificare vestiti, oggetti e mobili.

Far parlare di sé con originalità

Come già detto prima, Animal Crossing: New Horizons ha saputo far parlare di sé in maniere assai inusuali o comunque molto particolari. Tra le notizie riguardanti questo titolo, che hanno scatenato un certo clamore, troviamo quella legata alla campagna elettorale del neo-eletto presidente degli USA: Joe Biden.

Difatti al fine di promuovere la propria candidatura, l’entourage di Biden suggerì al pretendente della Casa Bianca di utilizzare il gioco di Nintendo così da raggiungere molti più elettori: nello specifico quelli più giovani.

Tuttavia questa non è stata la prima volta che questo videogioco è stato usato da un politico, poiché in precedenza ne fece uso la democratica Alexandria Ocasio-Cortez. La politica statunitense suscitò molto stupore, quando annunciò con un post su Twitter che avrebbe permesso ai suoi follower di poterla invitare nelle proprie isole.

La stessa Ocasio-Cortez, dopo aver visitato alcune isole dei giocatori, ha espresso la sua felicità e rinnovata fiducia nel genere umano, con un post su Twitter, dicendo che grazie a questo titolo è riuscita a conoscere persone stupende ed estremamente gentili. Senza ombra di dubbio un’affermazione del genere, considerata la sua rilevanza politica negli Stati Uniti, vale più di qualsiasi premio o riconoscimento ufficiale.

Dopodiché lo stesso gioco è stato anche usato da delle aziende o compagnie per poter promuovere la propria attività o i propri prodotti. Tra i nomi più importanti troviamo lo studio di proprietà di Microsoft: Xbox Game Studios, che per celebrare il successo della sua uscita, ha deciso di pubblicare alcuni design personalizzati per dei vestiti a tema Xbox da poter usare al suo interno.

Animal Crossing: New Horizons

Successivamente anche Adult Swim ha fatto una cosa simile, permettendo ai fan delle sue serie TV di punta – come Samurai Jack, Aqua Teen Hunger Force e Rick & Morty – di poter vestire il proprio personaggio con degli abiti tratti direttamente da esse.

Insomma volenti o nolenti, il capolavoro di Nintendo è stato utilizzato in maniere neanche lontanamente immaginabili prima della sua uscita a marzo e sicuramente tutto ciò ha influito non poco sul suo successo mondiale.

Ma non era un gioco per bambini?

Da molti anni, su buona parte dei giochi prodotti da Nintendo, aleggia ancora la convinzione che essi siano dedicati principalmente a un pubblico infantile. Mai frase fu meno indovinata, visto che Animal Crossing: New Horizons è stato giocato da giocatori di qualsiasi età. Nello specifico, in base a quanto rivelato dalla stessa grande N durante lo svolgimento del CEDEC2020, il pubblico che ha giocato al videogioco è compreso perlopiù in una fascia che va dai 20 fino ai 30 anni. Per quanto riguarda le fasce più giovani, come per esempio i bambini, questi rappresentano una netta minoranza rispetto agli adulti.

Nonostante la pubblicazione di questi dati, che dimostrano a tutti gli effetti come quest’opera abbia riscosso un certo successo nelle fasce più mature, alcuni lo considerano come “un tedioso gioco per bambini”, o almeno è quello che pensa Jack Crosbie: uno dei redattori della testata giornalistica chiamata Business Insider.

Lo scorso aprile, Crosby fece uscire un articolo molto provocatorio su Animal Crossing, nel quale descriveva il titolo come un videogioco per bambini estremamente noioso e stupido. Senza ombra di dubbio una definizione azzardata è poco veritiera, considerando che il gioco è riuscito a vendere ben 26 milioni copie in tutto il mondo.

Tra le critiche maggiori rivolte all’opera troviamo quelle relative al gameplay, che secondo lui è estremamente ripetitivo, povero e il cui unico obiettivo è quello di pigiare come un forsennato i tasti così da poter chiudere il più velocemente possibile i dialoghi con gli altri abitanti. Ovviamente all’interno di questo articolo Crosbie ha specificato che le critiche sono relative alla sola opera, e non ai giocatori: in quanto rispetta tutti coloro che lo trovano divertente e ne capisce anche le motivazioni di ciò.

Nonostante questi difetti da lui elencati, Animal Crossing: New Horizons è stato ed è un titolo che è riuscito ad attirare un numero spaventoso di persone, di qualunque età e da qualsiasi parte del mondo. Pertanto, che lo si odi o lo si ami, è innegabile che l’opera della casa di Kyoto non sia un gioco strettamente per bambini, bensì è adatto a giocatori di ogni tipo siano essi molto piccoli od oramai adulti molto in là con gli anni.

Un videogioco socialmente accettato da tutti

Ecco quindi le motivazioni che hanno portato Animal Crossing: New Horizons a essere un vero e proprio fenomeno culturale, oltre che un gioco. Esso, durante questo periodo estremamente difficile, è riuscito a essere una vera e propria isola felice dove moltissimi giocatori hanno potuto dare libero sfogo alla propria fantasia e allontanare tutte le loro ansie.

Inoltre è stato anche utilizzato come strumento o mezzo con cui promuovere attività, aziende e persino campagne politiche: un risultato assai difficile da raggiungere da parte di altri videogiochi.

Infine ha dimostrato che i giochi di Nintendo, nonostante vengano etichettati come giochi infantili, non lo sono. Difatti Animal Crossing: New Horizons è stato giocato da qualunque tipo di persona: il bambino, l’adulto, il politico, la mamma e così via.

Insomma Animal Crossing: New Horizons entrerà nella storia dei videogiochi per essere diventato un videogioco conosciuto e apprezzato da tutti: per certi versi è stato socialmente accettato da tutti.

FONTI: Pokémon Millennium, Business Insider, The Washington Post.

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