“Militat omnis amans et habet sua castra Cupido.”- Ovidio
(“Tutti coloro che amano combattono e Cupido possiede in loro il proprio accampamento.”)
Siamo giunti a San Valentino, la festa degli innamorati, nonché il simbolo dei cuori gioiosi e appagati: da che esiste vita l’amore ci accompagna e le più grandi gesta muove e osanna. Questo nobile sentimento, peraltro, ispira eternamente artisti e poeti, che ne hanno sovente dipinto sia i momenti tristi che quelli lieti.
L’amore è in continua trasformazione e proprio come i Pokémon è in perenne evoluzione. Per questa ragione e per celebrare questa occasione abbiamo pensato di riportare alla luce una storia antica, ma di elementi inediti e del tutto particolari condita: riprendendo gli scritti del sommo latino Ovidio, vi narreremo la storia di Pigmagbyone e di come conquistò il suo grande amore.
Senza dilungarci oltre affidiamo questo racconto alla vostra cura e vi auguriamo, altresì, una buona lettura!
C’era una volta, non lontano da Mogania, una radura,
al cui limitare sorgeva una grotta bianca e per nulla scura:
era la dimora di uno scultore dal grande ardore,
un Magby che faceva di nome Pigmagbyone.
Questi era un maestro nel plasmare statue di ghiaccio
liberando con le fiamme splendide forme dal loro cristallino impaccio.
Ovunque le sue opere erano stimate e ben conosciute
e per la loro fattezza toglievano il fiato quando erano compiute.
Un giorno, mentre era in cerca di nuovo materiale da scolpire,
fu attirato da un particolare luccichio sul far dell’imbrunire.
Recatosi sul luogo d’origine di quel bagliore,
Pigmagbyone rinvenne un piccolo blocco dall’estremo candore.
Travolto dall’ispirazione, lo scarlatto artista lavorò tutta la nottata
finché non portò a termine una scultura fatta e forgiata:
ne venne fuori una Smoochum graziosa e avvenente
tanto che del suo stesso creatore conquistò cuore e mente.
Pigmagbyone riteneva Smoochum la sua opera definitiva
al punto che la trattava come se fosse viva.
Ogni volta che era in sua presenza si sentiva al settimo cielo
e per quella creatura glaciale sviluppò un sentimento sincero.
Un giorno, di ritorno da una ricerca approfondita,
il Pokémon Carbonvivo trovò che la sua prediletta era sparita.
Al suo posto rinvenne un luccicante biglietto
che recava un messaggio scritto in grassetto:
“Imbriglia dell’acqua, del fuoco e del fulmine l’essenza
e vedrai che ciò cambierà totalmente la tua esistenza.
Porta i naturali elementi alla Torre Bruciata
e solo allora potrai ritrovare la tua dolce amata.”
Pigmagbyone, ordunque, mise da parte lo sconcerto
e intraprese subito il viaggio in nome del suo sentimento.
Egli esplorò la regione in lungo e in largo
nel tentativo di risolvere l’indovinello oltremodo parco.
Tutto, però, divenne più chiaro
Quando lo scultore si imbatté in un evento assai raro:
arrivato a un lago dalle acque di cristallo
l’artista scoprì delle bestie leggendarie il regale stallo.
Pigmagbyone partì immediatamente all’attacco
per mettere il fiero trio inaspettatamente sotto scacco.
Investì le creature con una fiammata rovente,
ma la sua trovata non fu vincente.
Suicune, Entei e Raikou evitarono la sortita
e risposero all’avversario con forza unita.
Il vermiglio scultore, tuttavia, non si diede per vinto
e continuò a lottare con animo convinto.
Dopo infiniti scontri le belve canine riconobbero il suo valore
e decisero, dunque, di rendergli il giusto onore:
Suicune generò una piccola bolla
che racchiuse un’elettrica fiamma a mo’ di ampolla.
Pigmagbyone era riuscito nella sua impresa
e per tutto il tempo aveva un unico pensiero: la sua statua indifesa.
Ottenuta la sfera si precipitò alla Torre Bruciata
con il cuore in gola all’idea della sua amata.
Lo scultore scalò i vari piani fino in cima
e ad attenderlo trovò un’entità mai vista prima:
si trattava di una Jynx dalla chioma fluente
che iniziò a comunicare con lui telepaticamente.
“Io sono delle Smoochum la protettrice,
attenta ad assicurare la vita che più a loro si addice:
ho osservato la cura che hai riservato a questa statua di ghiaccio
e presto lei ti ricompenserà con un caldo abbraccio.”
Il Pokémon Umanoide porse alla scultura la sfera degli elementi
e questa prese a scaldarsi, animarsi e compiere movimenti:
Smoochum prese vita e baciò Pigmagbyone teneramente
e da quel giorno vissero per sempre felici e lietamente.
Questa storia vuole insegnare che l’amore è una cosa unica e speciale, è una forza imprevedibile che nulla e nessuno riesce a fermare: l’amore ha mille forme e spinge ognuno a essere migliore e tutto rende possibile se lo si prova di vero cuore.
Come augurio di San Valentino, dunque, tutti noi di Pokémon Millennium vi porgiamo questo auspicio positivo: che lo abbiate già trovato o che lo stiate ancora cercando, vi auguriamo di coltivare una simile emozione e vivere appieno questo incanto!
NdR: Chi vi scrive approfitta di questa occasione per ringraziare sinceramente la nostra poliedrica Gaia Tornitore, che in questa circostanza ha ricoperto egregiamente la veste di provetto illustratore: senza il suo grande sostegno e il suo immenso talento, la storia così come si presenta non avrebbe trovato compimento.
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