Il 25° anniversario di Pokémon è finalmente arrivato, marcando un traguardo molto importante per uno dei brand più famosi del mondo. Le avventure degli Allenatori sono cominciate nel 1996, anno dell’uscita giapponese di Pokémon Rosso e Verde, giochi di prima generazione che hanno segnato per sempre il mondo dei videogiochi e non solo. Ormai, le generazioni sono diventate otto e tanti nuovi titoli e spin off sono approdati sulle nostre console, con nuovi giochi arrivati durante il Pokémon Presents, facendoci continuare un’avventura fantastica che andrà avanti con Leggende Pokémon: Arceus.
La storia di Pokémon si è estesa anche a carte, film e serie animate, che ancora adesso va avanti con Esplorazioni Pokémon, seguendo ancora il suo protagonista Ash, accompagnato da Pikachu, e il nuovo personaggio Goh. L’avventura videoludica di Pokémon continuerà ancora nel 2021 e 2022, con i remake di quarta generazione e soprattutto con Leggende Pokémon: Arceus, un titolo che rivoluziona completamente il mondo dei mostriciattoli. Questo ci rivelerà forse le origini delle creature tanto amate dai fan, ma da cosa potrebbe prendere spunto questa antica regione di Sinnoh? Cerchiamo di analizzare a fondo il nuovo gioco dalle poche informazioni pervenute finora.
ATTENZIONE: Questo articolo contiene ipotesi e possibili suggerimenti riguardanti la storia del gioco. Nulla di tutto ciò che leggerete è ufficiale e confermato da Game Freak o da The Pokémon Company.
Le ispirazioni dal mondo reale
La nuova avventura nel passato di Pokémon comincia con un professore, la cui identità è ancora sconosciuta, che incarica gli Allenatori di partire per un viaggio e creare quello che poi diventerà il Pokédex di Sinnoh. Una regione di quarta generazione molto diversa da come la conosciamo: le città non sono sviluppate e, anzi, sono villaggi. Persino le Poké Ball sono diverse da come siamo abituati a vederle, con un aspetto molto più rudimentale. Ma torniamo al villaggio, che potrebbe avere preso ispirazione da Otaru, città situata nella zona sud-occidentale della prefettura di Hokkaido, isola che è già nota ispirazione della regione di quarta generazione.
La città giapponese è piena di monumenti storici, come a Evopoli, luogo in cui può essere trovata la statua di Dialga e Palkia fusi. La città di Otaru è anche definita come Eternal City, mentre il nome inglese di Evopoli è Eterna City. Questo potrebbe suggerire dove si trovi il villaggio. In passato, la città era abitata dagli Ainu, popolazione indigena dell’Hokkaido. Proprio gli abitanti di Otaru potrebbero dare un suggerimento sulle origini della regione di Sinnoh, dato che i personaggi protagonisti indossano degli abiti molto simili a quelli di questo popolo. Questi assomigliano anche agli Allenatori selezionabili nell’avventura originale di Pokémon Diamante e Perla, ma con un design molto più antico. Gli Ainu indossavano degli abiti simili a kimono, con la parte inferiore più corta che arriva sopra alle caviglie per gli uomini e un po’ più lunga per le donne.
Questi capi d’abbigliamento tradizionali erano chiamati kaparamip e sembra che una loro versione sia presente in Leggende Pokémon: Arceus. Non sono, però, degli abiti normali. Analizzando i loghi presenti sulle maniche dei personaggi, può essere individuato un simbolo che sembra appartenere al Team Galassia, dato che questo sarebbe il Kanji usato per la parola “銀”(gin). Questo può essere utilizzato per formare la parola Galassia, “銀河”(ginga), suggerendo l’appartenenza dell’Allenatore protagonista al team malvagio di quarta generazione.
Durante il trailer, inoltre, è stato possibile intravedere una campana all’uscita del villaggio. La stessa può essere notata anche a Otaru alla stazione dei treni, e non solo. La campana accoglie i visitatori che arrivano nella città, così come potrebbe fare la sua controparte alle porte del villaggio del videogioco, che magari accoglierà i tanti visitatori che vanno e vengono, come suggerito dalle descrizioni fornite finora da The Pokémon Company.
La scelta del nome nel mondo Pokémon e i simboli
Come ormai da tradizione fin dal primo gioco, ogni titolo è cominciato con la fatidica domanda del Professore Pokémon di turno: “Mi diresti il tuo nome?“. In questa Sinnoh antica anche questo potrebbe trovare un senso, che forse mai nessuno ha cercato di dare. All’età di 12-15 anni, i ragazzi e le ragazze Ainu venivano considerati adulti agli occhi della comunità, dopo aver eseguito una particolare cerimonia. Durante questo evento, i nuovi adulti avevano diritto a scegliere un nome, che li avrebbe identificati per il resto dell’esistenza.
Per molti, il nome nei giochi Pokémon è solamente il nickname da dare al proprio Allenatore, ma questa volta potrebbe avere un significato ben più profondo, che forgia veramente il personaggio protagonista e lo rende un adulto degno di poter cominciare il suo viaggio, proprio come nelle tradizioni Ainu. Le radici che stanno alla base di Leggende Pokémon: Arceus possono veramente scendere in fondo: ogni simbolo sembrerebbe poter significare qualcosa e molti di questi possono collegarsi alla tradizione giapponese, come la medaglietta presente sulla parte sinistra della divisa dei protagonisti. Questa potrebbe simboleggiare una famiglia di appartenenza.
Il fiore raffigurato nella medaglia è molto somigliante all’hanabishi, cioè un hanabishi-mon, simbolo distintivo della famiglia Takeda e del governatore militare della provincia di Kai. Questi emblemi nel mondo Pokémon, in questa Sinnoh del passato, potrebbero indicare le origini del protagonista e magari durante lo svolgimento del gioco si potranno avere più informazioni riguardanti la famiglia del giocatore. Oppure tali emblemi potrebbero essere connessi in qualche modo al Professore misterioso, legame che magari segnerà proprio l’inizio dell’avventura.
La Sinnoh originaria del Team Galassia
La regione, come suggerito dai leak prima della messa in onda del Pokémon Presents, potrebbe avere delle origini feudali. Il periodo potrebbe trarre ispirazione dall’Impero del Giappone e più specificatamente al tempo dell’imperatore Meiji. Durante questo arco temporale, l’imperatore guidò la terra del Sol Levante dal 1867 al 1912, sollevando la nazione intera. Al momento della sua incoronazione, avvenuta per successione, Meiji portò il Giappone da uno stato feudale a una potenza mondiale capitalistica e imperialistica. Fu l’imperatore ad accompagnare la nazione nipponica durante la sua rivoluzione industriale, un evento che potrebbe rispecchiarsi nella creazione del primo Pokédex di Sinnoh, visto come una possibile innovazione che metterebbe la regione di quarta generazione alla pari con le altre già esistenti.
Questo potrebbe spiegare anche il nuovo design dei personaggi, che potrebbero appartenere al Team Galassia, proposto magari come feudo del gioco. Non si conoscono ancora le intenzioni del Professore Pokémon e il fatto che la sua identità non sia ancora nota ai giocatori potrebbe indicare qualcosa che potrebbe sorprenderci; Cyrus, o un suo antenato, potrebbe essere il soggetto che sta dando ai giovani Allenatori il compito di creare il primo vero Pokédex di Sinnoh.
Se davvero il Professore fosse Cyrus, si potrebbe pensare a uno scenario in cui il leader del Team Galassia è riuscito a ricostruire il mondo, riportandolo a uno stato in cui tutti i Pokémon erano liberi e in grado di vagare per tutta la regione senza dover accompagnare gli umani. Questo potrebbe essere successo nel momento in cui Cyrus è stato rimandato indietro tramite un Ultravarco in Pokémon Ultrasole e Ultraluna, o magari potrebbe essere l’esito di un suo diverso destino una volta entrato nel Mondo Distorto di Pokémon Platino, momenti in cui potrebbe essere stato mandato nel suo posto ideale, un mondo che può essere costruito secondo la sua idea. Per poter dare vita al suo sogno, l’uomo dovrebbe prima conoscere tutti i mostriciattoli presenti nella regione, fino ad arrivare al dio dei Pokémon: Arceus.
Proprio questa creatura potrebbe essere l’obiettivo finale di Cyrus o del suo antenato, in cerca di un potere superiore che possa portarlo a dominare questo mondo senza avere interferenze. Per fare ciò, il leader del team malvagio potrebbe servirsi dei giocatori che magari potrebbero venire traditi sul finale, momento in cui Cyrus cercherà di impossessarsi del Pokémon misterioso. Durante il trailer, nel momento in cui sono stati presentati i mostriciattoli iniziali, Cyndaquil, Rowlet e Oshawott, è stato possibile vedere una stanza, molto somigliante a un ufficio.
Questa non solo va molto in contrasto con l’ambiente rurale del gioco, ma ha anche mostrato delle bandiere, visibili in fondo alla stanza. Queste sembrano avere lo stesso stemma visto in precedenza sulle divise dei personaggi protagonisti. La presenza insistente di questo logo potrebbe veramente fare pensare a un coinvolgimento da protagonista del team, il cui ruolo non si conosce ancora.
Canalipoli e le connessioni col passato
Uno dei luoghi di Sinnoh più affascinanti, per i miti raccolti, è la biblioteca di Canalipoli. Qui possono essere trovati e letti spezzoni della storia di Arceus, come il mito del Pokémon misterioso e la creazione del mondo attraverso le sue 1000 mani. Tra i vari racconti, ce ne sono alcuni che celebrano l’antica convivenza di Pokémon ed esseri umani; questi vivevano in armonia e si trattavano come pari, arrivando addirittura al matrimonio in certi casi.
Questo rapporto che rende così uniti i mostriciattoli e i loro compagni non è mai stato sviluppato nei vari giochi Pokémon, al di fuori dell’amicizia che certe volte permette l’evoluzione di certe specie. Forse in Leggende Pokémon: Arceus si potrà vedere come questo rapporto è venuto a crearsi, con ogni nuovo mostriciattolo catturato l’affinità con ognuno di loro potrebbe aumentare sempre di più, fino a considerare il Pokémon compagno un vero e proprio amico con cui vivere, al di fuori dei combattimenti.
In questa Sinnoh feudale le possibilità sembrano essere veramente infinite, volare con la fantasia è facile ma la verità potrebbe non essere così lontana, dopo tutto. Questa avventura nuova di zecca è piena di misteri, le origini dei Pokémon potrebbero essere rivelate proprio durante questo viaggio.
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