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Poké Ball ieri e oggi: dal mito al futuro

Le Poké Ball sono strumenti indispensabili nel nostro viaggio, ma sappiamo così poco su di loro: esploriamone le origini e il funzionamento.

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Le Poké Ball sono affascinanti e misteriosi strumenti di cattura, ma anche una “casa” ambulante per i nostri amati Pokémon. Questi oggetti – indispensabili e inseparabili per ogni amante delle creature tascabili – ci accompagnano dall’inizio del nostro viaggio come Allenatori. In tutto questo tempo, però, il loro funzionamento e le loro origini sono rimaste nascoste a noi giocatori. Fino a ora.

Da anni, ormai, ci chiediamo quali siano le origini di questo particolare marchingegno e, soprattutto, come faccia a contenere i nostri compagni d’avventura. Adesso tenetevi forte: stiamo per intraprendere un viaggio agli albori della civiltà nel tentativo di ottenere maggiori informazioni.

Oggetti fuori dal tempo

Le informazioni riguardanti le Poké Ball sono sempre state molto confusionarie e, spesso, contrastanti tra di loro. Basti pensare che non si è sicuri della nascita di questo strumento, considerando che nei testi antichi della Biblioteca di Canalipoli a Sinnoh viene riportato il fatto che esseri umani e Pokémon venivano trattati allo stesso modo. Le creature tascabili mangiavano persino a tavola con le persone, quasi a significare che non vi era la necessità di rinchiuderli in qualche marchingegno particolare.

Ma allora bisogna andare ancora più indietro nel tempo, quando questo rapporto non esisteva e i Pokémon erano visti come semplici animali selvatici, che in alcuni casi dovevano essere temuti e controllati.

Un esempio di questi contenitori lo possiamo vedere all’interno della serie animata, per la precisione nell’episodio “Un mistero dopo l’altro“. In questa puntata Ash viene a conoscenza di una antichissima città chiamata dagli storici Pokémopoli. Qui troviamo due particolarissimi oggetti: l’ Urna Ultraterrena e il Congegno Oscuro, ricettacoli di due Pokémon giganti, Alakazam e Gengar.

Poké Ball

A tutti gli effetti si tratta di una sorta di Poké Ball primitive, utilizzate per contenere all’interno delle creature di dimensioni enormi rispetto agli standard e, potenzialmente, più pericolose del normale. Probabilmente le tribù dei tempi antichi utilizzavano una tecnica particolare, che permetteva di rinchiudere i mostriciattoli sfruttando un’energia sconosciuta, che ne riduceva le dimensioni e quindi la pericolosità.

Non abbiamo usato a caso la parola energia anche se sarebbe più corretto usare un altro termine: aura. Per chi non lo sapesse l’aura è canonicamente conosciuta nel mondo Pokémon come l’essenza di ogni creatura e può essere manipolata dai cosiddetti Guardiani dell’Aura. Tra questi personaggi spicca Marisio, che incontriamo nei titoli di quarta generazione.

Esseri umani e Pokémon sono dotati di aura e, nei tempi antichi, questa possibilità potrebbe essere stata sfruttata per imprigionare e contenere i mostriciattoli. Un esempio lampante lo troviamo nell’episodio “Il leggendario Ho-Oh”. In questa puntata, all’interno della Piramide Lotta i nostri eroi si imbattono in uno strano oggetto che si crede contenga il maestoso Pokémon Arcobaleno, ma si rivelerà essere il ricettacolo dell’anima del re di Pokélantis.

Lo spirito del re era stato racchiuso nell’artefatto perché si trattava di una persona malvagia. Possiamo supporre che i Guardiani dell’Aura, in determinate circostanze, rinchiudessero lo spirito di qualcuno all’interno di oggetti speciali. Da lì il passo è breve: forse i Guardiani potevano fare lo stesso con i corpi dei Pokémon.

Un esempio lampante è rappresentato dal personaggio di Sir Aaron, che troviamo nel film “Pokémon: Lucario e il mistero di Mew“. Egli stesso viene classificato come uno dei più abili Guardiani dell’Aura. Sir Aaron porta sempre con sé un bastone con una sorta di gioiello sferico sulla punta, che funge da Poké Ball per il suo Lucario.

Natura e tecnologia

Col passare del tempo queste rudimentali Poké Ball sono diventate di uso comune nella vita degli Allenatori. L’avanzare della tecnologia, in qualche modo, ha reso meno utile la figura del Guardiano dell’Aura. Queste persone sono andate quasi scomparendo, venendo sostituite dagli artigiani.

Questo potrebbe essere successo in modo da rendere le Poké Ball uno strumento di uso comune, e non invece un’esclusiva per chi controllava l’aura. Ma in questo caso bisognava trovare un metodo alternativo per produrle: le Ghicocche.

Le Ghicocche sono dei particolari frutti originari della regione di Johto che non possono essere mangiati o tenuti dai Pokémon. Questi frutti possono però venire trasformati in particolari tipi di Poké Ball dalle mani esperte degli artigiani. Una sorta di miscuglio tra natura e tecnologia, che rende la cattura dei mostriciattoli attuabile da tutti senza avere particolari capacità fisiche o mentali.

Ovviamente questi prototipi si sarebbero evoluti tecnologicamente col passare del tempo, magari trasformandosi nelle Poké Ball che vediamo nel trailer di Leggende Pokémon: Arceus. Esse sono costituite da una parte sottostante in legno e una superiore di metallo, mentre al centro troviamo una specie di zip. Inoltre, viene ufficialmente detto che quando si cattura un Pokémon si sprigiona una nuvola di vapore. Questo potrebbe essere il meccanismo principale che le fa funzionare.

Vediamo in azione questi oggetti proprio nella cara vecchia Sinnoh, regione in cui in tempi remoti uomini e Pokémon vivevano insieme senza differenze. Forse queste Poké Ball rappresentavano una novità per gli autoctoni, che magari le avevano ricevute dai popoli provenienti da altre regioni.

Un modello simile di “Poké Ball Steampunk” lo possiamo vedere nel film Pokémon 4Ever. In una scena cui il giovane Sam utilizza uno strumento di cattura completamente in metallo e con un meccanismo a rotazione. Non sapendo di preciso quanto tempo sia passato tra un’apparizione e l’altra, possiamo solo ipotizzare che questa “Poké Ball Steampunk V2” sia una diretta evoluzione della precedente. Quel modello, infatti, potrebbe anche essere una sorta di variante regionale non utilizzata in tutto il mondo Pokémon.

Cosa si trova dentro una Poké Ball?

La risposta a questo quesito è abbastanza semplice: BOH!? Infatti nei giochi non è stato mai fatto vedere come si costruisce questo strumento e cosa si trova all’interno di una Poké Ball. Alcuni indizi ci arrivano direttamente dal manga Pokémon: La Grande Avventura.

Da sempre il manga è considerato come una sorta di mondo espanso, più in linea con l’idea originale di Satoshi Tajiri. Per questo motivo in alcuni aspetti risulta molto più dettagliato e completo dei videogiochi della serie andando ad approfondire tematiche e meccaniche in maniera matura e intrigante.

Nei capitoli dedicati a Oro e Argento facciamo la conoscenza di Franz, artigiano della regione di Johto in grado di creare le Poké Ball dalle Ghicocche. In questo modo scopriamo che per farle esistono dei procedimenti speciali conosciuti solo dai maestri artigiani. Inoltre, c’è anche la necessità di recuperare materiali specifici, come ad esempio un particolare filo che andrà a creare la rete di cattura presente nella sfera.

Quindi sappiamo che all’interno di ogni sfera risiede una rete, che viene lanciata sul Pokémon selvatico in modo da poterlo immobilizzare. Purtroppo non viene spiegato in che modo il mostriciattolo venga poi rimpicciolito e rinchiuso, ma almeno abbiamo risolto una piccola parte del mistero.

Inoltre, nel manga viene mostrato che gli Allenatori o in alcuni casi gli stessi Capipalestra costruiscono delle Poké Ball personalizzate. Queste sfere dall’aspetto particolare rispecchiano il loro tipo di lotta e vengono lanciate in maniera differente, come ad esempio fa il protagonista Oro, che utilizza una stecca da biliardo.

La difficoltà nel reperire le Ghicocche al di fuori di Johto e l’ulteriore avanzamento tecnologico potrebbe aver portato alla creazione delle Poké Ball così come le conosciamo noi, grazie all’aiuto di compagnie famose a livello mondiale come la Silph S.p.A. e la Devon. A questo si unisce anche la possibilità di inviare le sfere tramite il Sistema Memoria Pokémon, che le rende disponibili in ogni parte del mondo e che probabilmente necessita di strumenti troppo tecnologici per essere costruiti da chiunque.

Poké Ball, Mega Ball, Ultra Ball e l’infallibile Master Ball sono state tra i primi strumenti base che ci hanno accompagnato nella nostra avventura. Queste versioni iconiche sono state affiancate da tanti altri modelli, tra i quali anche la recentissima UC Ball, in grado di accumulare Ultra Energia al suo interno in modo da sfamare le Ultracreature.

Anche dopo queste analisi, in ogni caso, continuiamo a non poter fornire una spiegazione ufficiale in merito alla creazione e al funzionamento delle Poké Ball. Magari proprio grazie a Leggende Pokémon: Arceus, viaggiando nel passato, potremo saperne di più di questo misterioso aggeggio che ci portiamo dietro nei nostri viaggi. Fino ad allora possiamo solo far volare la fantasia e continuare a speculare su quello che sappiamo!

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