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Wyrdeer, il Pokémon Grancorno dai poteri psichici

Wyrdeer è uno dei nuovi Pokémon di Leggende Pokémon: Arceus. Scopriamo di più le sue ispirazioni e la possibile storia nella regione di Hisui.

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Tra i molteplici contenuti attesi del Pokémon Presents del 18 agosto scorso, sicuramente uno di quelli che più ha animato tutti i fan consiste nella rivelazione di alcuni nuovi Pokémon. Dalla forma inedita di Growlithe, per come era presente nella regione di Hisui, a quella di Braviary, dal possente Basculegion, evoluzione di Basculin, all’arcano Wyrdeer, la forma evoluta di Stantler.

Leggende Pokémon Arceus

Quest’ultimo Pokémon, del quale ancora non si conosce il numero di Pokédex, è oggetto di diversi enigmi e quesiti; ma prima di addentrarci nella fitta rete di mistero che avvolge il fido destriero degli abitanti di Hisui, occorre conoscerne qualche notizia biologica.

Nome e biologia

Wyrdeer condivide con la sua forma precedente la classificazione per specie del Pokédex, essendo entrambi identificati come Pokémon Grancorno. Da Stantler assume anche il tipo Normale, cui si aggiunge il tipo Psico; tuttavia, bisogna considerare che già prima dell’evoluzione il Pokémon è dotato di particolari poteri mentali, legati, come si preciserà più avanti al suo palco di corna, il che giustifica il doppio tipo. Le sue dimensioni sono abbastanza imponenti: Wyrdeer è alto 1,8 m (a fronte di 1,4 m di Stantler) e la sua stazza media è di 95,1 kg, mentre la sua forma base pesa circa 71,2 kg. Questo spiega come Wyrdeer sia in grado di caricare sul dorso le persone (parte della meccanica di gioco) anche per lunghi tratti.

Wyrdeer

Come Stantler, inoltre, Wyrdeer sembra non presentare una morfologia differente per quanto riguarda il sesso: gli individui maschili e femminili sono identici. Se fosse ispirato all’alce, ciò non costituirebbe alcun problema; invece, se il modello fosse quello di un più comune cervo, risulterebbe strano, in quanto le femmine di quest’animale non possiedono le corna. Ciononostante, la ramificazione sulla testa rientra nella specifica descrizione del Pokémon, ragion per cui dev’essere reperibile in entrambi i sessi; per di più, persino un Pokémon come Sawsbuck, che è chiaramente un cervo, mantiene le corna pure nella sua versione femminile.

Oltre al suo aspetto, la nomenclatura del Pokémon richiama la sua fonte ispiratrice: Wyrdeer è una parola composta da wyrd e deer. Wyrd è un vocabolo adattato dall’antico inglese che allude al fato o destino, collegato probabilmente ai poteri psichici e premonitori del Pokémon, in qualche modo associabili ai presagi di Absol, con cui Wyrdeer condivide la tipologia di habitat. Deer indica il cervo, ma potrebbe anche trattarsi di una contrazione di reindeer, ossia renna, cui il Pokémon Grancorno somiglia maggiormente. Tale ipotesi è valorizzata da una curiosa constatazione: in Giappone è possibile incontrare le renne solo in una cittadina, Horonobe-cho, che ospita una fattoria specializzata nella cura di questi animali. Il paese in questione si trova… in Hokkaido, esattamente l’isola più settentrionale della nazione nipponica, cui è ispirata la regione di Sinnoh!

renne dell'Hokkaido
Fattoria di renne di Horonobe-Cho

L’accostamento non fa che corroborare la tesi, spiegando il motivo correlato al nostro mondo della presenza di Wyrdeer nella regione di Hisui. Il nome giapponese è Ayashishi: probabile commistione di 怪しい ayashii, ossia strano, e 鹿威し shishiodoshi, un tipo di strumento giapponese, adoperato a mo’ di spaventapasseri contro uccelli e cervi. Anche questa caratteristica lega Wyrdeer a Stantler, il cui appellativo giapponese è Odoshishi, ancora una volta per richiamare lo shishiodoshi.

Dalle descrizioni finora trapelate si conoscono fondamentalmente tre peculiarità del nuovo Pokémon Grancorno:

  1. È indispensabile agli abitanti di Hisui, che dalle parti cadute a terra dal suo manto e dai suoi crini sono in grado di ricavare spesse pellicce e indumenti pesanti per ripararsi dal freddo e dalle basse temperature, che sembrano caratterizzare l’intera regione alle pendici del Monte Corona; inoltre, Wyrdeer è la cavalcatura usata dagli autoctoni;
  2. Quanto esposto nel punto precedente, suggerisce l’ottimo rapporto che si è instaurato tra la popolazione locale e i Wyrdeer: la gente ama questi Pokémon e loro si lasciano addirittura montare dalle persone; chissà che addirittura non ve ne siano esemplari totalmente addomesticati, come accade nella controparte reale nella città di Horonobe-cho, già menzionata;
  3. Infine, le sfere nere che sono all’interno delle corna di Wyrdeer conservano un potere psichico devastante, che, in caso di rilascio, è addirittura in grado di distorcere sensibilmente lo spazio attorno al Pokémon; dal versante positivo, è necessario sottolineare che tale riserva psichica permette anche al solenne quadrupede di individuare i percorsi più agevoli e di guidare i branchi di Stantler al suo seguito.
Wyrdeer
Il giocatore può cavalcare Wyrdeer come dinamica di gioco alternativa alla bicicletta

Le renne: fonte d’ispirazione

Le caratteristiche elencate di Wyrdeer sembrano perfettamente confacenti alla considerazione che della renna viene data nella mitologia e nel folklore di diverse zone del pianeta. Questo tipo di cervide, infatti, è un animale nomade, abituato a percorrere lunghe e impervie tratte – oltre 5000 miglia annue: tra tutti gli animali mammiferi la tratta più ragguardevole del mondo.

Per l’uomo delle aree nordiche – la steppa e la tundra siberiane ne sono il paradigma massimo – le renne sono sempre state fonte di vita: non solo procurano cibo e vestiario, ma addirittura i pascoli e le piante medicinali (di cui esse si nutrono: ecco perché Chopper in One Piece è una renna che fa il medico!) che esse riescono a trovare sotto la neve sono essenziali per la vita antropica. È così che la renna ha acquisito una primarietà assoluta tra la fauna connessa direttamente all’uomo, assurgendo metaforicamente a simbolo di nobiltà e dignità.

Di particolare interesse è la considerazione che i Sami – popolazione indigena, meglio conosciuta col nome di lapponi – hanno delle corna della Renna; per questi popoli, i palchi corniferi rappresentano le memorie degli antenati, che rendono l’animale uno psicopompo, ovvero un traghettatore delle anime, come il Caronte virgiliano e dantesco. Insomma, alle renne spetta il compito di accompagnare le anime dei defunti nell’aldilà.

Anche per questo, presso i popoli nordici, la renna era spiritualmente il simbolo della capacità di “visionario sciamanico”. La renna trasmette la forza e la perseveranza ed è in forte connessione spirituale con la natura (che sia questo il collegamento che spiega perché Wyrdeer può distorcere lo spazio?). Tale connessione, inoltre, potrebbe essere un indizio sul tipo di rivelazioni trapelate nella diretta del 18 agosto.

scultura cervi tempio di Kashima
Complesso scultoreo di cervi del Tempio di Kashima

È palese che Hisui rappresenti un’epoca (del Giappone) ancora fortemente interessata da spiritismo e culti tribali, al punto che su quattro Pokémon inediti, ben tre sono sicuramente ricollegabili alla sfera del soprannaturale: si è già discusso a tal proposito di Wyrdeer, ma la forma regionale di Growlithe è senza dubbio ispirata al cane-leone guardiano komainu, che protegge l’ingresso di molti templi shintoisti nipponici, così come di Basculegion viene specificato in maniera abbastanza inquietante che la sua evoluzione si verifica quando un Basculin viene attorniato dagli spiriti dei suoi compagni deceduti mentre risalivano la corrente, quasi che il Pokémon si trasformi in un totem o proprio in uno sciamano, attorno a cui si addensano le anime dei vicini e dei parenti. Senza contare che Braviary di Hisui assume il tipo Psico, quindi potrebbe anche in questo caso esserci qualche nesso al mondo psichico-spirituale.

Inoltre, c’è una sorta di eco della teoria classica dei quattro elementi della natura, in Occidente messa insieme dal filosofo greco Empedocle, ma attestata diffusamente anche in Oriente. Wyrdeer, infatti, nel suo rapporto viscerale con la natura, si configura come personificazione dell’elemento terra; Growlithe, sebbene nella sua versione regionale sia di tipo Roccia, in quanto leone è tradizionalmente associato al fuoco – ecco perché la forma di Kanto ha proprio questo tipo; Basculegion ovviamente incarna l’acqua e Braviary, per finire, l’aria. Fuoco, aria, terra e acqua: anche questi quattro elementi assumono notoriamente un valore spiritistico particolarmente accentuato.

A confermare questa tendenza al sovrannaturale, vi sarebbe un certo culto del cervo rinomato presso gli Sciti, che ritengono l’animale un messaggero degli dèi, al punto da renderlo soggetto di gran parte dell’iconografia, specie nei siti funerari. Nella Prefettura di Nara, nel Santuario di Kasuga, si può vedere l’illustrazione di un cervo bianco – medesimo colore di Wyrdeer – che, in quanto messo divino, era giunto dal Tempio di Kashima a portare un annuncio.

La misteriosa estinzione di Wyrdeer

Fino a questo punto abbiamo ripercorso, in maniera approfondita, le notizie già in possesso circa Wyrdeer e alcune probabili ispirazioni che hanno portato alla creazione di questo Pokémon. Veniamo, però, al punto centrale della nostra riflessione, al quesito che sembra poter offrire qualche spunto sulla storia di questo Pokémon e forse dell’intera regione: perché Wyrdeer, così amato e rispettato dagli abitanti di Hisui, è scomparso? Si è estinto o è fuggito in altre aree? In definitiva: come mai non è presente a Sinnoh? La scelta di Game Freak, infatti, sotto questo profilo è coerente, poiché Wyrdeer farà la sua comparsa giocabile solo in Leggende Pokémon: Arceus, mentre non sarà reperibile nei remake di quarta generazione.

Wyrdeer

Potrebbero essere individuate diverse ragioni esplicative della scomparsa del cervo delle nevi da Hisui/Sinnoh. In primo luogo, gli abitanti avevano bisogno di proteggersi dal rigido inverno perenne che sembra attanagliare le loro terre, perciò, se in principio si accontentavano dei residui di pelli e crini lasciati da Wyrdeer per terra, potrebbe esserci stata una maggiore necessità di produrre vestiti, al punto da iniziare a dare la caccia al Pokémon. Se fosse corretta la teoria che ambienta il titolo di gioco non in un Giappone feudale, bensì nella seconda metà del XIX secolo, questo cambiamento di politica sarebbe ben comprensibile: con l’incremento delle fabbriche e delle industrie, che portano un certo benessere in più, la popolazione comincia gradualmente ad aumentare, dunque serve si incrementa esponenzialmente la richiesta di prodotti.

Un secondo motivo potrebbe rintracciarsi, invece, nella paura: nel trailer presentato il 18 agosto si intravvede una enorme anomalia sul Monte Corona, uno squarcio nel cielo, che già nel primo trailer del febbraio scorso era stato anticipato, con la visione di una sorta di buco nero sulla vetta del rilievo montuoso che domina la regione. Sebbene non si conoscano le cause di tale fenditura, che indubbiamente sarà legata alla trama principale, è possibile ipotizzare che, oltre ad Arceus, siano chiamati in causa anche Dialga e soprattutto Palkia, in grado di creare e distorcere a suo piacimento lo spazio.

Così diviene probabile che, risolta la pericolosa situazione che costituisce il centro dello sviluppo della storia del gioco, gli abitanti di Hisui abbiano voluto eliminare qualsiasi specie di Pokémon che poteva continuare a destare delle preoccupazioni in questo senso, tra cui anche Wyrdeer, il cui potere psichico, come detto, può modificare l’ambiente circostante.

Wyrdeer

È utile richiamare le descrizioni che i vari Pokédex regionali riportano di Stantler. In molti titoli si fa riferimento ai poteri delle sue corna, non potenti come quelle della sua evoluzione, addirittura in grado di cambiare lo spazio, ma sicuramente abili nel far assopire chi le osserva o a farlo cadere in una sorta di trance, che devia la realtà fino a far perdere i sensi all’osservatore. Ovviamente, questo può essere un allarme per coloro che risiedono nelle aree dove proliferano gli Stantler e i Wyrdeer.

Tuttavia, a partire dai giochi di terza generazione si comincia esplicitamente ad alludere alla progressiva estinzione degli Stantler, che sarebbe stata causata dalla caccia irresponsabile e senza freni perpetrata a danno di questo Pokémon, a causa del commercio di lusso sviluppatosi attorno alle sue preziose corna. A ciò si aggiunge un dettaglio presente esclusivamente nella descrizione del Pokédex in Pokémon Cristallo, che riporta che, pressando le sfere nere interne alle corna di Stantler, si ricava una polvere che aiuta a prendere sonno, il che fa intuire che sia proprio in esse la sede del potere allucinatorio del Pokémon, coerentemente a quanto viene specificato circa Wyrdeer.

Si può dunque ipotizzare che le due motivazioni avanzate siano tra di loro collegate: oltre a quella più specifica riguardo il manto di Wyrdeer, è possibile che sia la paura che questioni economiche hanno portato man mano all’estinzione degli Stantler e delle loro forme evolute, a tal punto che nessuno dei due tipi di Pokémon si trova nel Pokédex regionale di Sinnoh.

Non sembra possibile, al contrario, individuare tra le motivazioni dell’estinzione dei Wyrdeer un cambiamento climatico, che ha comportato l’innalzamento delle temperature. In Pokémon Diamante e Perla effettivamente sembra che il clima di Sinnoh sia molto differente e più mite rispetto a quello di Hisui, mentre in Platino si scorge un’affinità maggiore all’antica regione, con un inverno quasi perenne. Tuttavia, il Monte Corona e tutta l’area settentrionale della regione, su cui in tempi moderni sorge Nevepoli – ma sicuramente abitata da secoli, come dimostra il Tempio in cui risiede Regigigas – costituirebbero un habitat favorevole al Pokémon, se addirittura possono accogliere specie come Abomasnow, Sneasel, Weavile e soprattutto Mamoswine, che è sopravvissuto per oltre 10 mila anni. Questo spinge a confermare che la causa della scomparsa di Wyrdeer (e di Stantler) sia ascrivibile esclusivamente alla mano dell’uomo.

Wyrdeer

Di sicuro rimane almeno una questione in sospeso, che potrebbe gettare molta luce tanto su Hisui quanto su Sinnoh: come mai solo in questa regione si conosce l’evoluzione di Stantler, che invece è originario di Johto – o comunque presente anche in altre aree del mondo Pokémon? A tal proposito ancora non vi sono vie percorribili, ma l’interrogativo sembra valido, considerando che nella quarta generazione è stata introdotta la mole più cospicua di evoluzioni di Pokémon delle generazioni precedenti alla quarta. La regione di Sinnoh è permeata da un’energia particolare che permette delle evoluzioni speciali? (come il campo magnetico del Monte Corona per Magnezone e Probopass) Oppure vi erano in origine di alcuni Pokémon delle forme regionali in grado di evolversi, al contrario delle loro controparti note, poi affermatesi come dominanti?

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