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Fossil, viaggio alla scoperta di una pietra miliare del GCC Pokémon

Continua il nostro viaggio alla scoperta dei grandi set del GCC Pokémon, questa settimana è il turno di Fossil, un vero classico.

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“Il primo Pokémon di cui ha notizia vagava per la Terra due milioni di anni fa. Gli scienziati erano convinti che si fossero estinti tutti, come i dinosauri, dato che erano stati rinvenuti solo dei fossili… almeno fino a oggi. Un’isola nascosta è stata scoperta nei Mari del Sud, un’isola in cui i fossili di Pokémon sono tornati a vivere!”

Puntando tutto sul mistero e l’avventura, così sbarcava in Italia Fossil, la terza espansione ufficiale del Gioco di Carte Collezionabili Pokémon. Un set dedicato alla scoperta del passato preistorico del mondo Pokémon, con protagonisti, per l’appunto, i fossili di creature ormai estinte da milioni di anni, oltre che il misterioso trio di uccelli Leggendari formato da Articuno, Zapdos e Moltres. Fossil, uscì nel nostro paese nel novembre del 2000, nel pieno della cosiddetta PokéMania, a distanza di pochi mesi dal primo indimenticabile lungometraggio dedicato a Mewtwo e poche settimane prima dell’uscita del secondo film, Pokémon 2: La Forza di Uno. Insomma, un momento d’oro per tutti gli appassionati dei mostriciattoli tascabili, che in quel momento stavano letteralmente conquistando il mondo.  

Storia e curiosità del set Fossil

Fossil, sbarcò in Italia nel novembre del 2000, mentre negli Stati Uniti arrivò l’anno prima, il 10 ottobre 1999. Il set corrispondeva all’espansione giapponese Mystery of the Fossils, uscito il 21 giugno 1997, grazie al quale tutti i Pokémon di prima generazione erano finalmente disponibili anche nel GCC. Nella versione occidentale erano presenti 62 carte, diversamente da quella nipponica, composta invece da 48. La differenza dipese dalla scelta di Wizard of the Coast di sdoppiare alcune carte, producendone sia una versione olografica che non, laddove in Giappone erano invece presenti solo in versione olografica. Inoltre, la famosissima carta di Mew, uscì all’ultimo momento dal set a vantaggio di una distribuzione tramite eventi promozionali.

Fossil

Come già successo per il Set Base, l’espansione giapponese non presentava una categorizzazione numerica delle carte, che si ordinavano per tipo, numero nel Pokédex e rarità. Questo tipo di indicizzazione delle carte avrebbe perdurato fino all’espansione Pokémon VS. Nel resto del mondo, invece, le carte vennero messe in ordine alfabetico, di rarità e infine di tipologia. Anche nel nostro caso, successivamente sarebbe arrivato un sistema differente, a partire dal set Richiamo delle Leggende.

Particolare fu la versione australiana di Fossil, che presentava la parola “Pokémon” in rosso anziché in giallo su mazzi tematici e custodie per mazzi, in modo da contrastare la già allora imperante contraffazione. Le carte presenti in questi mazzi “rossi” presentavano un ulteriore dettaglio: mentre le carte olografiche riportavano un copyright datato 1999, quelle non olografiche, oltre a presentare un copyright datato 1999-2000, erano inoltre prodotte con un tipo di cartoncino diverso dal normale.

In italia Fossil si accompagnò con due mazzi tematici, Guardia del Corpo e Mega Blocco. Il primo, si basava su agguerriti Pokémon di tipo Erba e Combattimento, contendendo anche una carta Rara Olografica di Muk. Un mazzo veramente “pieno di Pokémon che non si lasceranno intimidire dai contrattacchi avversari!”, così come descritto sul retro della confezione. Mega Blocco, invece, conteneva creature di tipo Acqua e Fuoco, la cui star indiscussa era l’amato Pokémon Traghettatore Lapras, qui presente in versione Rara Olografica. Il mazzo aveva anche una particolarità nella versione italiana, in quanto il nome era riportato erroneamente sulla confezione, con la scritta “Maga Blocco” invece di “Mega Blocco”.

Le carte di più famose del set

Non possiamo iniziare a parlare delle carte più celebri di Fossil, senza partire ovviamente dai protagonisti indiscussi del set, i Pokémon preistorici Aerodactyl, Kabuto e Kabutops, Omanyte e Omastar. I Pokémon fossile, rispetto alle altre creature, dovevano necessariamente essere giocati dopo aver messo in campo la carta Fossile Misterioso, una particolare carta Addestramento, da cui poi si sarebbero evoluti i mostriciattoli preistorici. Questo per simulare il processo di revitalizzazione dei fossili, già apparso nei videogiochi di prima generazione, poi riproposto in tutti i capitoli successivi. Questa meccanica sarebbe stata mantenuta in tutte le espansioni future del GCC, anche per le creature preistoriche introdotte in seguito.

Dopo essersi fatta ben attendere e aver saltato completamente l’espansione Giungla, l’evoluzione di Dragonair fece finalmente il suo debutto nel mondo del GCC. Dragonite è senza dubbio uno dei Pokémon più amati della prima generazione, anche per la carenza di altre creature di tipo Drago nei giochi originali, oltre alla sua linea evolutiva (Charizard e Gyarados avrebbero ottenuto il tipo solo diversi anni dopo).

Fossil

Assolutamente da sottolineare è la chicca presente nel box del Pokédex di questa carta, dove si può leggere il livello : questo Pokémon è infatti di livello 45, laddove nei giochi risultava impossibile evolvere Dragonair prima del livello 55. Che sia stata un’arguta citazione dei Dragonite del campione Lance, che nei giochi possedeva diversi esemplari evoluti un pò troppo in anticipo?

L’arrivo di Ditto, un Pokémon particolare quanto iconico

Inutile dire quanto l’apparizione di Ditto nel GCC fosse un evento di forte interesse al tempo. Come traslare uno dei poteri più iconici del mondo Pokémon in un gioco di carte? La risposta fu “in maniera pressoché perfetta”. Ditto è infatti assolutamente fedele ai giochi, potendo trasformarsi nel Pokémon avversario, acquisendo Attacchi, Tipo, PV, e tutte le altre caratteristiche. Al contrario dei videogiochi, tuttavia, è possibile riportare il Pokémon Trasformista alle sua forma originale addormentandolo, paralizzandolo o mandandolo in Confusione.

A causa della difficoltà di programmazione della sua abilità, Ditto non arrivò mai nel gioco per GameBoy Pokémon Trading Card Game e nel suo seguito uscito solo in Giappone, Pokémon Card GB2 Dan Sanjou!. Stessa sorte toccò anche alla carta di Electrode, colpevole di possedere anch’egli un’abilità eccessivamente complessa da programmare. 

Gli Uccelli Leggendari, iconici e intramontabili

Il trio di uccelli leggendari composto da Articuno, Zapdos e Moltres, debuttò nel GCC proprio con l’espansione Fossil, ulteriore riprova di quanto questo set fosse votato ai miti del passato. I tre Pokémon furono inoltre protagonisti di una particolare iniziativa: durante il torneo Tropical Mega Battle del 1999 (un torneo tenutosi tra il ‘99 e il 2001 alle Hawaii, dove si sfidavano i migliori giocatori dei quattro angoli del globo), delle versioni di queste carte con un artwork alternativo realizzato da Ken Sugimori, furono messe in palio per i vincitori della competizione.

Coloro i quali non prendevano parte al torneo principale, potevano competere per dei timbri, scambiabili con delle schede telefoniche dei tre uccelli leggendari. Articuno, Zapdos e Moltres sarebbero stati inoltre co-protagonisti, del secondo lungometraggio animato, ossia Pokémon 2: La Forza di Uno, uscito in Italia il 22 dicembre 2000.

Mew, il misterioso e ambito Pokémon anima anche Fossil

Mew, il fantomatico Pokémon Novaspecie, protagonista di mille storie e leggende metropolitane, divenne ricercatissimo anche nell’ambito del Gioco di Carte Collezionabili. Presente nella versione giapponese del set, Mystery of the Fossils, Mew non trovò posto nelle versioni occidentali. Divenne però una carta promozionale incredibilmente ambita, un po’ come avvenne per la controparte videoludica del Pokémon. La carta divenne inizialmente un premio per la Lega Pokémon nel gennaio 2000, in versione non olografica.

Fossil

Successivamente, Mew in versione olografica, divenne uno dei premi della Lega Pokémon dell’aprile 2000. Senza dubbio, Devolraggio di Mew rappresenta una delle mosse più insidiose dell’intero GCC. Tramite questa mossa è possibile addirittura de-evolvere un qualunque Pokémon in gioco, facendo tornare in mano la sua carta Evoluzione di fase più alta. Insomma, la pericolosità di questo incredibile Pokémon è pari solo alla sua rarità, sia che si tratti di carte o di videogiochi.

Un set imprescindibile per tutti gli appassionati

Fossil è un set imprescindibile per tutti gli appassionati. Con Set Base, Giungla e Team Rocket fa parte di una ristrettissima élite di set vintage nel cuore di tutti. La particolarità del suo legame con il passato, con i Fossili e con i misteri lo rende assolutamente competitivo sul mercato anche oggi. Quel che non guasta poi è che si tratta di un set abbastanza facile da completare. Le carte infatti sono relativamente poche e bellissime, facile capire perché scatenino la gola dei collezionisti.
Alla stesura di questo articolo ha collaborato anche Andrea Fabbian.

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