La notte di Halloween è finalmente arrivata e abbiamo scelto di celebrarla mostrandovi otto Pokémon che prendono ispirazione dagli Yokai, ovvero i fantasmi della tradizione giapponese. Nella notte più spaventosa dell’anno vi portiamo con noi a scoprire i Pokémon più sinistri legati alle creature del folclore giapponese; anche un innocuo albero infatti può nascondere un grande pericolo, e una sinistra risata nella notte può essere l’inizio della fine. Il viaggio alla scoperta dei misteri più oscuri del mondo Pokémon inizia qui, con mille sfaccettature e dettagli sinistri.
Durante la stesura di questa rubrica abbiamo cercato di scegliere sia dei Pokémon con un alone di malvagità sia dei Pokémon che sono solamente dei teneri mostriciattoli, proprio come nel mondo degli Yokai. Per le informazioni didascaliche relative a ogni creatura abbiamo utilizzato il libro “Enciclopedia dei Mostri Giapponesi” redatto da Kappalab e scritto dal fumettista giapponese Shigeru Mizuki (1922-2015).
Cosa sono gli Yokai
Gli Yokai sono degli spiriti tradizionali del folclore nipponico, la parola 妖怪 è formata da due Kanji: il primo 妖 (yō) significa maleficio, stregoneria mentre il secondo 怪 (kai) vuol dire manifestazione inquietante. Tracciare i limiti di questa definizione non è così facile come potrebbe essere per un fantasma occidentale: esistono infatti diverse tipologie di Yokai che vanno da spiriti maligni come la Yuki Onna fino a creature benevole che vengono anche venerate come il Baku. Allo stesso modo alcuni Yokai evitano gli esseri umani mentre altri gli attirano per poi nutrirsi della loro energia vitale. Molte volte le leggende degli Yokai venivano create per spaventare e insegnare alla gente che comportamenti avere in determinare situazioni, un esempio potrebbe essere l’Abura Akago (油赤子)ovvero il bambino che lecca l’olio, una figura che con molta probabilità era stata creata per avvertire la gente di stare attenta alle proprie lampade a olio che potevano essere spente dai gatti attirati dall’olio di pesce usato come combustibile.
Mawile e Futakuchi Onna: una bellezza pericolosa
Il primo mostriciattolo nella nostra lista è il grazioso Mawile, il Pokémon Inganno introdotto in terza generazione è infatti basato sullo Yokai giapponese conosciuto come Futakuchi Onna (二口女) ovvero donna dalle due bocche. Questo Pokémon è spesso passato inosservato, almeno fino a quando non ha acquisito il tipo Folletto, ma la sua storia è assolutamente interessante e inquietante.
La leggenda narra di una donna di Shimosa (collocata nell’attuale prefettura di Chiba, vicino a Tokyo) sposata con un uomo vedovo. Questa donna la quale voleva bene solo ai figli che aveva partorito lei personalmente; si rifiutava di sfamare il figliastro, il quale non era assolutamente nei suoi interessi, fu così che con il passare dei giorni il piccolo morì per denutrizione. La donna pensava di essersi liberata di questo fardello e, malgrado lo sconforto del marito, si sentiva finalmente libera. Poche settimane dopo però da una ferita sulla nuca dell’assassina si iniziarono a formare dei denti e una lingua, per dare vita a una bocca spettrale e inquietante. La bocca iniziò pure a parlare con la voce del figliastro morto, perseguitando la donna malvagia per il resto dei suoi giorni.
Questa leggenda veniva con molta probabilità raccontata alle giovani matrigne che si pensava non amassero abbastanza i propri figliastri. Se per l’aspetto non ci sono dubbi sull’ispirazione di Mawile, lo stesso non si può dire per le voci del Pokédex. Secondo alcune voci del Pokédex le due mandibole sulla nuca sono in realtà delle corna trasformate e sono utilizzate per attaccare i propri nemici, secondo altre voci invece si tratta di una vera e propria bocca che utilizza principalmente per i cibi meno graditi. In entrambi i casi possiamo notare che a differenza della Futakuchi Onna, la bocca posteriore non può in alcun modo parlare.
Lombre e Kappa: abitanti dell’acqua con delle facce buffe
Passiamo ora ad approfondire Lombre, il Pokémon Giocoso di Hoenn basato sullo Yokai conosciuto come Kappa (河童). Questo Yokai è uno dei più conosciuti in occidente visto che è stato mostrato anche in una scena di Animali fantastici – I crimini di Grindelwald e gode quindi di una cassa di risonanza molto più ampia rispetto ad altri.
I Kappa sono solitamente rappresentati come degli esseri umanoidi con fattezze simili a rane e tartarughe la cui caratteristica principale è una conca piena d’acqua sulla testa dalla quale trae tutta la sua forza. Secondo la leggenda questi singolari Yokai attirano le proprie vittime presso il proprio specchio d’acqua con delle urla di bambini per poi trascinarle sott’acqua dove vengono annegate e svuotate delle proprie interiora.
Lombre ha un comportamento meno macabro di quello dei Kappa ma possiamo trovare molte similitudini tra i due. Per prima cosa anche Lombre trae forza dalla foglia di loto presente sulla sua testa un chiaro riferimento alla conca dei Kappa; inoltre, anche i Lombre vivono negli specchi d’acqua e si divertono a fare degli scherzi ai pescatori iniziandone a tirare l’amo mentre è nascosto nelle profondità dell’acqua.
Phantump e Kodama: chi ha detto che gli alberi non hanno un’anima?
Gli Yokai possono anche essere degli spiriti legati a degli oggetti e non solo persone o esseri viventi, un esempio di questa categoria è sicuramente il Kodama (木魂) ovvero l’anima di un albero. Nel mondo dei Pokémon esistono diversi Pokémon che potrebbero essere ispirati a questo mostro, in questo caso abbiamo scelto Phantump, il Pokémon Ceppo di sesta generazione. Degli esemplari di Kodama possono anche essere visti ne “La principessa Mononoke“, famoso film d’animazione di Studio Ghibli.
Non tutti gli alberi sono in possesso di un’anima ma per l’uomo è impossibile distinguere quelli che ne hanno una. L’aspetto di un albero dotato di un’anima è identico a quello di un normale albero ma tagliarlo scatena conseguenze nefaste sia per sé stesso sia per il suo villaggio. La credenza popolare legata ai Kodama è uno dei tanti motivi per cui in Giappone è possibile trovare alberi secolari in mezzo alle città di cui nessuno ha il coraggio di liberarsi.
Ovviamente l’aspetto di Phantump aiuta a capire da dove arriva l’ispirazione. Per quanto riguarda la descrizione del Pokémon possiamo però trovare qualche piccola differenza con i Kodama. Secondo il Pokédex, infatti, un Phantump nasce nel momento in cui uno spirito entra nella corteccia di un albero, a differenza dei Kodama quindi Phantump non è per forza l’anima dell’albero in questione. Secondo il Pokédex di Pokémon Sole, infatti, un Phantump nasce grazie allo spirito di un bambino disperso nel bosco.
Froslass e Yuki Onna: una bufera di neve pericolosa
La Yuki Onna, ovvero donna delle nevi (雪女), è sicuramente una tra le Yokai più conosciute essendo un personaggio presente in diverse opere che comprendono film, manga e anime; il corrispettivo del mondo dei Pokémon è l’elegante Froslass, il Pokémon Suolnevoso introdotto in quarta generazione.
La Yuki Onna può essere incontrata durante le bufere di neve degli inverni giapponesi e molte volte i passanti perdono sfortunatamente la propria vita dopo questo incontro mistico. La Yuki Onna si presenta come una bellissima donna, dal viso bianchissimo e con un kimono rosso con un motivo a strisce, la quale durante le bufere si avvicina ai cacciatori dispersi tra le montagne. Secondo la leggenda se i cacciatori osano parlare con la Yuki Onna, esalano subito l’ultimo soffio vitale; in alcuni casi però la Yuki Onna si può infatuare di un cacciatore e, mossa dalla pietà pura come la neve, lasciarlo vivere, a patto che non riferisca a nessuno di averla incontrata. Infine secondo la leggenda di un villaggio nella prefettura di Niigata, se nei giorni successivi a una tormenta si scopre un corpo assiderato, si pensa che sia caduto vittima della Yuki Onna.
Leggendo le descrizioni del Pokédex di Froslass possiamo notare moltissime similitudini tra questo Pokémon e lo Yokai. Per prima cosa secondo il Pokédex di Pokémon Y, Froslass era originariamente una donna dispersa in montagna tra la neve. Leggendo il Pokédex di Pokémon Ultrasole, invece, possiamo scoprire che il Pokémon congela gli esploratori che si avventurano tra le montagne per portarli nella sua tana. Infine, secondo il Pokédex di Pokémon Ultraluna, Froslass appare nei centri abitati nelle notti in cui imperversano delle bufere di neve e bussa alle porte delle case, che gli occupanti non devono aprire per nessun motivo.
Drowzee e Baku: i tapiri golosi di sogni
Esistono ovviamente degli Yokai la cui esistenza è basata sul ritmo circadiano degli esseri umani, uno di questi mostri è il Baku (漠), un essere simile a un tapiro che si nutre dei sogni delle persone. Come per i Kodama anche in questo caso esistono diversi Pokémon ispirati a questo Yokai ma abbiamo deciso di parlare del primo della lista ovvero Drowzee, il Pokémon Ipnosi di prima generazione.
I Baku si nutrono sia di sogni che incubi e se nel primo caso i malcapitati sono stizziti dall’aver perso un sogno, nel secondo sono più che grati al Baku per aver divorato l’incubo che stavano vivendo. Per questo motivo i Baku sono degli Yokai particolari perché non incutono timore alla gente ma sono venerati quasi come divinità. In certe località del Giappone, come per esempio Fukushima, quando una persona si sveglia di soprassalto per colpa di un incubo dice subito “lo do al Baku, lo do al Baku, lo do al Baku” con la speranza che la mattina seguente non perduri alcun ricordo dell’incubo.
Allo stesso modo anche Drowzee si nutre dei sogni delle persone, non a caso una delle mosse tipiche di Drowzee è proprio Ipnosi. Come possiamo leggere nelle descrizioni di vari Pokédex, Drowzee va matto per i sogni divertenti e soprattutto per i sogni dei bambini, i quali sembrano essere più gustosi di quelli degli adulti. In più, se si dorme vicino a un Drowzee è possibile sognare uno dei sogni che il Pokémon aveva mangiato in passato. Questo aspetto potrebbe essere un riferimento a Hideyoshi Toyotomi (famoso samurai dell’era Sengoku) che era solito dormire con un ritratto di un Baku affianco alla propria testa.
Whiscash e Namazu: i creatori di terremoti
Un altro Yokai molto simile a un vero e proprio animale è il Namazu (鯰), un enorme pesce gatto in grado di causare dei potentissimi terremoti. La controparte di questo Yokai nel mondo Pokémon non può che essere Whiscash, il Pokémon Baffetti che abita le Cascate Meteora di Hoenn.
In molte regioni e templi del Giappone i pesci gatto sono considerati sacri e la credenza vuole che nel caso in cui qualcuno li catturasse e mangiasse, quella persona cadrà poi vittima di una dolorosa e sgradevole malattia cutanea. Ma questo non è tutto, in tempi molto antichi si pensava che i terremoti fossero causati dai pesci gatto abitanti del sottosuolo che si agitavano; allo stesso modo i Nazamu agivano in reazione a qualcosa o qualcuno che scatenava la loro ira.
Dando un’occhiata alle diverse voci del Pokédex riguardanti Whiscash possiamo trovare molte similitudini tra Pokémon e Yokai. Per prima cosa secondo il Pokédex di Pokémon Zaffiro, Whiscash è in grado di scatenare un terremoto dal raggio di 5km se viene fatto infuriare, inoltre, come possiamo leggere nel Pokédex di Pokémon Diamante, Whiscash è molto territoriale e respinge gli intrusi con delle forti scosse telluriche.
Bronzor e Ungaikyo: squarciare il velo dello specchio
Passiamo ora a parlare dello Yokai noto come Ungaikyo (雲外鏡), ovvero “specchio sopra le nuvole“, e il suo corrispettivo Pokémon, Bronzor. Gli Ungaikyo appartengono a quella categoria di Yokai che si impossessano di oggetti inanimati, in questo caso uno specchio fluttuante. Allo stesso modo anche la forma di Bronzor ricorda quello di un antico specchio fluttuante in bronzo.
Gli specchi sono tra gli oggetti più antichi nella storia dell’umanità, quindi, esistono diverse leggende legate a essi sia in Occidente che in Oriente. Secondo alcune di queste di alcune parti del Giappone, gli specchi aiutavano a comunicare con i propri cari defunti come nel caso del racconto conosciuto come “Matsuyama Kagami“; o ancora, nel racconto “Hajakyo” si parla di uno specchio che riflette la vera essenza del demonio. Infine, secondo una leggenda conosciuta in tutto il Giappone, se sotto la luna della notte 15 agosto si traccia la figura di un demone su uno specchio, l’essere si animerà e salterà fuori dallo specchio.
Indagando sull’origine di Bronzor, possiamo scoprire come molti aspetti del Pokémon Bronzo ricordino quelli dell’Ungaikyo. Secondo il Pokédex di Pokémon Platino, Bronzor veniva usato in passato come uno specchio mentre secondo la voce del Pokédex di Pokémon X, nell’antichità si pensava che una forza misteriosa dimorasse nei disegni sul dorso di Bronzor. Infine, leggendo il Pokédex di Pokémon Scudo, possiamo scoprire che il corpo di Bronzor si illumina e riflette la verità se viene lucidato una caratteristica che ricorda quello dello specchio presente in “Hajakyo”.
Exeggutor e Jinmenju: la risata beffarda dei demoni
L’ultimo Yokai della nostra lista è il Jinmenju (人面樹) traducibile come “albero delle facce umane“, ripensando a tutti i Pokémon esistenti non si può non pensare a Exeggutor. Anche il Pokémon Nocecocco è infatti una pianta con 3 teste a forma di noce di cocco, diventato ormai iconico sin dai giochi Pokémon di prima generazione.
I Jinmenju possono essere trovati nelle valli con fiori dalle fattezze umane che non parla ma che sogghignano, al punto da rischiare di cadere al suolo. Secondo una leggenda, il tempio di Hotokekatsura nella prefettura di Aomori è stato creato per il culto di una pianta che se tagliata sanguinava, probabilmente un Jinmenju.
Possiamo ovviamente trovare delle similitudini tra Exeggutor e il Jinmenju anche leggendo le varie voci del Pokédex. Secondo il Pokédex di Pokémon Giallo, il verso di Exeggutor spacca i timpani, questo potrebbe essere un riferimento alle continue risate demoniache del Jinmenju. Inoltre, anche le teste di Exeggutor possono staccarsi dal corpo e cadere per terra, esattamente come lo spaventoso Yokai
Un mondo costellato di mostriciattoli inquietanti
Abbiamo quindi visto come moltissimi Pokémon prendano ispirazione dagli Yokai, pur senza essere di tipo Spettro. Alcuni di essi sono fitomorfi, altri sono spiriti, altri ancora mostri; ciò che li accomuna è un certo alone sinistro e inquietante perfetto per Halloween. Con l’ormai imminente arrivo di Pokémon Scarlatto e Pokémon Violetto ci saranno nuovi mostriciattoli ispirati agli Yokai, tutti da scoprire e approfondire. Siete pronti a scoprirli con noi?
E questa notte, nell’abbraccio delle vostre coperte, fate attenzione alle vostre spalle. Un Baku potrebbe essere pronto a fare un sol boccone dei vostri sogni più rosei. E lasciarvi sprofondare nell’oscurità.
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