Grazie Ash e Pikachu, una lettera di addio a due protagonisti insostituibili

Sembrava che questo giorno non dovesse mai arrivare, forse volevamo che non arrivasse, ma oggi 24 marzo 2023, Ash Ketchum e il suo migliore amico Pikachu salutano per sempre il ruolo di protagonisti della serie animata Pokémon. Dopo 25 anni e oltre 1200 episodi, il duo che ha segnato l’infanzia di tantissime generazioni a cavallo tra gli anni ’90 e il primo decennio del 2000, si chiude alle spalle un portone di nostalgia, malinconia, ma anche tanta felicità, perché sì: Ash e Pikachu ce l’hanno fatta.

Uno dei sogni più lunghi della storia dei cartoni animati si è realizzato, e noi insieme a loro vogliamo celebrare questo incredibile traguardo con un tributo alla coppia che non è stata solo una compagnia nei pomeriggi d’infanzia, ma un esempio importante che ha solcato i cuori di tanti Allenatori in modo indelebile. Per farlo abbiamo scritto questa lettera a cuore aperto ad Ash, a Pikachu e a tutti i loro amici, umani e Pokémon, che in questi anni ci hanno guidato, emozionato e fatto divertire.

Cari Ash e Pikachu…

Non sappiamo da dove cominciare perché le lacrime ci offuscano la vista, probabilmente il modo più semplice è: grazie. Vi abbiamo accolti nei nostri pomeriggi italiani in un freddo gennaio del 2000, e da allora la nostra vita non è stata più la stessa.

Non soltanto i bambini e i ragazzi dell’epoca vi conoscevano, ma anche i genitori, i nonni, le maestre: tutti parlavano di Ash e Pikachu. La maggior parte di loro probabilmente non ha mai pronunciato correttamente i vostri nomi, ma era giusto così, a noi piaceva riprenderli e correggerli. Amavamo rimproverarli quando chiamavano qualunque Pokémon Pikachu, ignorando che quelle 151 creature avevano tutte un’identità, un tipo, dei poteri e un carattere unico che voi ogni giorno ci mostravate nello schermo della televisione.

L’ora della merenda tra una corsa in bicicletta e i compiti era diventata sacra, un momento solenne che ci permetteva di condividere con voi le vostre avventure. Infondo, con l’ingenuità dei bambini, speravamo che in Giappone esistessero davvero i Pokémon, e che un giorno li avremmo catturati tutti inseguendo le vostre orme. Abbiamo sognato per anni il fatidico momento in cui anche noi avremmo potuto scegliere una creatura che sarebbe diventata nostra amica per sempre, sperando in un’amicizia vera e leale come la vostra.

In poco tempo i Pokémon sono aumentati, le avventure si sono rese più complesse, i personaggi si susseguivano uno più incalzante dell’altro e le sfide iniziavano a farsi davvero importanti. Gioie, delusioni, risate e rammarichi si intrecciavano mentre noi crescevamo davanti alla TV, e il mondo intorno a noi cambiava, ma voi eravate sempre lì. Anche se non siete invecchiati di un giorno, e per questo vi prenderemo sempre in giro, siete comunque cresciuti con noi, maturando e facendo tesoro dei momenti belli, ma ancor di più delle scottanti sconfitte.

Non eravamo più bambini, e abbiamo iniziato a conoscervi meglio, più a fondo, e comprendere che forse, ci avete insegnato che cosa significa avere un sogno. Determinazione, perseveranza, testardaggine ti hanno sempre contraddistinto Ash, ma anche quando il muro su cui hai sbattuto la testa era enorme (ti ricordi Gary, Paul, Alan…) non ti sei mai lasciato sopraffare dal dolore che provavi, ma anzi l’hai sfruttato per fare ancora di più affrontando la vita con un sorriso. Non ti sei mai arreso di fronte alle difficoltà, e hai sempre guardato fuori dagli schemi, con autocritica e una spiccata consapevolezze di te e dei tuoi Pokémon.

Una consapevolezza figlia della fiducia e del rispetto che hai sempre avuto per le persone e le creature che ti hanno circondato. Perché sì, l’altro grande insegnamento che ci hai lasciato è l’amicizia. Il tuo altruismo è al limite della normale concezione di bontà, perché ti ha spinto più volte a rischiare la vita per gli altri, ma ci hai dimostrato che è questo che si fa per amore di chi si vuole bene. Con la sincerità e l’ascolto hai saputo divenire un punto di riferimento per i tuoi amici e anche per i tuoi nemici, e ci hai mostrato l’importanza delle relazioni con gli altri e quanto sia bello concedersi a qualcuno di cui ci fidiamo.

In un mondo che potrebbe apparire violento come quello dei Pokémon, in cui i concetti di possessione degli umani sui mostriciattoli posso urtare la sensibilità di un mondo reale fortemente cambiato nei valori dal 1997, voi avete dimostrato che un’altra via è possibile. Tutti i vostri compagni, Pokémon e non, hanno scelto di seguirvi, e voi li avete lasciati liberi di andare quando i loro progetti di vita prendevano strade diverse dalla vostra. Cos’è questo se non quello che fa una famiglia? L’amore non significa soltanto proteggere e legare per sempre qualcuno a una parte di noi, ma significa anche saperlo lasciar andare quando è il tempo. E voi questo ce lo avete sempre dimostrato.

Crescendo insieme, ci siamo anche resi conto che, in fondo Ash, nemmeno tu sei perfetto. Hai commesso errori, ti sei sentito sovrastato dalla delusone, sei stato imprudente e impaziente, ma soprattutto hai usato il tuo orgoglio per chiuderti in te stesso, aiutando sempre gli altri ma non permettendo agli altri di aiutarti. Sono poche le volte in cui ti abbiamo visto piangere o cedere alla disperazione, sfogarti con qualcuno o non sentirti all’altezza. Sappiamo tutti che hai uno spirito d’acciaio, ma tutto questo non è sintomo di debolezza, e anche se non li hai mai ammessi, attraverso i tuoi errori nascosti abbiamo capito che l’amicizia è supporto reciproco, è lacrime, è un abbraccio sincero, è un silenzio chiassoso di sguardi e di comprensione. Attraverso di essi abbiamo anche imparato che non si può affrontare sempre tutto da soli.

Grazie alle tue scelte e al tuo modo di fare, ci hai permesso di comprendere la differenza tra sogno e obiettivo. Il tuo sogno era diventare Maestro di Pokémon, ma questo non è mai stato il tuo obiettivo. Il tuo vero obiettivo era quello di intraprendere un percorso che ti avrebbe reso quello che sei diventato, perpetrando dei valori che ti hanno fatto maturare nella vita e nelle lotte, fino a renderti la versione migliore di stesso. Quella versione che ti avrebbe forse un giorno permesso di raggiungere il tuo sogno, non con forza, arroganza o smanie di idolatria, bensì con semplicità, rispetto e la consapevolezza di aver costruito qualcosa di indissolubile alla tue spalle, e che proseguirà oltre il raggiungimento del sogno.

Come noi, anche te non sai bene cosa significhi diventare un Maestro di Pokémon, e con molta probabilità l’essere diventato Campione è solo un grande passo in avanti nel raggiungimento di questo tuo desiderio. Sicuramente non è una mera dimostrazione di forza e superiorità sugli altri, questa è arrivata come frutto delle tue esperienze, ma è molto altro; tu sei molto altro. Vogliamo immaginare che questo non sia un traguardo, bensì l’inizio di un nuovo tipo di viaggio, in cui al centro delle tue avventure ci sarà la conoscenza e l’entusiasmo per il mondo che ti circonda, portandoti dove ti va’ e che ti faccia ulteriormente evolvere.

Proprio così. Come i tuoi amici Pokémon, anche te Ash ti sei evoluto, passando dall’irrequieto bambino di Biancavilla nella prima stagione, al saggio e scrupoloso ragazzo capace di fare da mentore a un giovane Goh nell’ultima stagione. Ora che hai raggiunto il titolo più ambito però, a malincuore dobbiamo convenire che è giusto che te e Pikachu riposiate, assimilando e rendendo giustizia a oltre 20 anni di avventure, maturazione e crescita. Vi possiamo promettere che noi Allenatori faremo lo stesso, e che vi terremo cuciti per sempre in un pezzo del nostro cuore.

Grazie Ash. Grazie Pikachu. È stato un viaggio bellissimo, e come la fine di ogni episodio dobbiamo ricordarci che: l’avventura continua.

Un grazie a tutte le personalità di Pokémon Millennium che hanno desiderato condividere le loro emozioni su Ash e Pikachu aiutandomi nella realizzazione di questa rubrica.