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Pokémon Scarlatto e Violetto: ecco i Pokémon Paradosso che vorremmo nel DLC – Seconda parte

Ecco le creature che abbiamo inventato per la seconda parte della rubrica dedicata ai Pokémon Paradosso ideati dalla nostra redazione.

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Visto l’enorme successo della precedente rubrica dedicata ai Pokémon Paradosso inventati dalla redazione di Pokémon Millennium, per cercare di distrarvi dall’insopportabile calura di questo luglio 2023, abbiamo deciso di portarvi una nuova carrellata di creature misteriose provenienti dal passato e dal futuro. Ecco dunque quali Pokémon vorremmo venissero inseriti nei prossimi DLC di Pokémon Scarlatto e Violetto. Come al solito, in questa rubrica abbiamo cercato di mantenere il più possibile lo stile utilizzato da Game Freak sia per i nomi sia per le descrizioni dei singolari mostriciattoli che abbiamo pensato.

Alla stesura di questa rubrica hanno partecipato Simone Gambaro, Simone Gennaro e Mattia Molteni, un enorme ringraziamento va inoltre dato a Lucia Cavara e Rebecca Visentin per la realizzazione delle splendide illustrazioni presenti in questa rubrica.

Dorsometallico カナアジセ

Specie: Pokémon Paradosso 
Tipo: Acciaio/Lotta
Altezza: 3,5 m
Peso: 500 kg
Abilità: Paleoattivazione
Voce del Pokédex di Pokémon Scarlatto: Questa creatura ricorda l’essere rivestito di metallo descritto all’interno di un misterioso di viaggio.

Tra le pagine del Libro Scarlatto troviamo la descrizione di questo gigantesco Pokémon quadrupede che presenta molte caratteristiche in comune con gli Aggron. Si dice che in origine vivesse all’interno delle immense caverne sotterranee che caratterizzano il sottosuolo di Paldea. Grazie alle resistentissime placche metalliche generate dal loro corpo, gli esemplari di questa specie potevano muoversi senza pericolo in tutte le grotte della regione e, nel caso fosse necessario, scavare nuove gallerie, utilizzando la testa corazzata e le corna per sfondare le pareti delle caverne.

Secondo la leggenda, si nutrivano di rocce e, per ottenerle, usavano le loro possenti code per frantumare le pareti delle caverne, causando in questo modo devastanti terremoti che terrorizzavano le prime popolazioni di Paldea e distruggevano continuamente le loro case, costringendoli a vivere come nomadi o su palafitte. Per questa ragione, oltre che per accaparrarsi i preziosi materiali che rivestivano il corpo di questi Pokémon, gli esseri umani iniziarono a ucciderli uno dopo l’altro, fino a portarli alla loro (presunta) estinzione. Fu così che i terremoti cessarono e i Paldeiani poterono finalmente fondare le loro prime città senza alcun pericolo che venissero distrutte. Le mosse che usava più frequentemente erano Metaltestata e Martelpugno.

(Illustrazione di Rebecca Visentin, testi di Simone Gambaro)

Terroremarino オソレルウミ

Specie: Pokémon Paradosso 
Tipo: Acqua/Buio
Altezza: 3 m
Peso: 250 kg
Abilità: Paleoattivazione
Voce del Pokédex di Pokémon Scarlatto: Questo Pokémon dal collo lungo ricorda una creatura chiamata “Terroremarino” descritta in un certo diario di viaggio e in alcune leggende locali.

In una delle pagine più discusse dagli studiosi, il Libro Scarlatto racconta di un lago nascosto nelle profondità dell’Area Zero. Caratterizzato dalla presenza di scura acqua salata, ospiterebbe un vero e proprio bioma all’interno del quale questa bestia, dall’aspetto simile a un Lapras, sarebbe il predatore dominante da diverse centinaia di anni.

Secondo quanto raccontato dai pochi testimoni oculari, sarebbe infatti in grado di percorrere con pochi movimenti delle sue possenti pinne l’intero lago, non lasciando nessuno scampo a qualunque preda si trovi nei paraggi. Tuttavia, proprio per questa sua caratteristica, oltre che per la sua immensa grandezza, si dubita che questo sia il suo habitat naturale e si ritiene piuttosto che il lago sia semplicemente la sua tana e che ci sia un qualche tunnel sotterraneo, forse scavato dallo stesso Terroremarino, in grado di connettere il bacino lacustre al mare aperto. Ciò spiegherebbe la natura salata dell’acqua del lago, ma soprattutto i racconti di alcuni vecchi marinai paldeiani. Questi infatti narrano di un mostro marino che avrebbe aggredito in mare aperto alcune delle navi più grandi della storia di Paldea e le avrebbe portate all’affondamento, colpendole con il suo corno estremamente appuntito e facendole a pezzi usando il suo lungo collo come un randello. Le mosse che si pensa utilizzi di più sono Ondaschianto e Sgranocchio.

(Illustrazione di Rebecca Visentin, testi di Simone Gambaro)

Crestaselvaggia ヤセイモヒカン

Specie: Pokémon Paradosso 
Tipo: Lotta/Volante
Altezza: 1,5 m
Peso: 50 kg
Abilità: Paleoattivazione
Voce del Pokédex di Pokémon Scarlatto: Questa feroce creatura, descritta anche dagli antichi abitanti di Paldea, ricorda il “Crestaselvaggia” di cui parla un certo diario di viaggio.

Secondo quanto raccontato nel Libro Scarlatto, attraversare l’erba alta presente all’interno dell’Area Zero potrebbe essere più pericoloso di quanto si pensi normalmente. Nel Libro si racconta infatti di un gruppo di ricercatori crudelmente macellato durante un semplice giro di perlustrazione nell’erba presente in quei luoghi. Dalla descrizione offerta dall’unico sopravvissuto alla tragedia, i responsabili del massacro sarebbero stati simili a questa creatura somigliante a uno Staraptor descritta anche nelle antiche leggende paldeiane.

I popoli antichi infatti raccontavano di feroci creature piumate che infestavano le foreste dell’antica Paldea e aggredivano chiunque si avventurasse troppo in profondità. Secondo le loro leggende, erano capaci di catturare tutte le possibili prede che si addentravano nel loro territorio, saltando giù dagli alberi oppure inseguendole per condurle in luoghi dove gli altri membri del branco erano in attesa. Si dice che fossero creature particolarmente intelligenti, in grado di progettare i piani d’assalto alle prede nel minimo dettaglio e di costruire complesse società in cui ogni membro aveva un ruolo prestabilito utile alla collettività. Le mosse che utilizzavano più spesso erano forse Rimbalzo e Zuffa.

(Illustrazione di Rebecca Visentin, testi di Simone Gambaro)

Mimoferreo テツノマイム

pokémon paradosso

Specie: Pokémon Paradosso 
Tipo: Buio/Psico
Altezza: 1,2 m
Peso: 45 kg
Abilità: Carica Quark
Voce del Pokédex di Pokémon Violetto: Un certo diario di viaggio descrive questa creatura con il nome di “Mimoferreo”.

Il Libro Violetto definisce questa creatura come Mimoferreo, probabilmente dato dal fatto che somigli molto a Mr. Mime. Presenta due gambe a triangolo e i piedi sono dei nastri trasportatori che gli consentono il movimento. Una grossa presa d’aria al centro gli evita di surriscaldarsi: inoltre, ha due arti che terminano con mani umane, grazie alle quali può maneggiare oggetti di piccole e medie dimensioni. Infine, la faccia presenta una bocca robotica, due occhi rosa che risaltano su una sorta di maschera nera e due ali nere, che però non sono funzionali al volo.

Nonostante dall’aspetto possa sembrare un Pokémon pericoloso e temibile, Mimoferreo era solito aiutare i ricercatori che studiavano nell’Area Zero. Si tratta di una creatura socievole anche con gli esseri umani e spesso si accompagnava a loro come maggiordomo e aiutante. Tuttavia, data la pericolosità degli altri Pokémon presenti nell’Area Zero, gli studiosi sono fuggiti in fretta e furia e, a causa della scarsa mobilità di Mimoferreo, è stato abbandonato. Anche se è rimasto da solo, continua comunque a sperare che altre persone esplorino la zona e proseguano le ricerche, per poter tornare ad aiutare gli umani nel loro lavoro. Le sue due mosse peculiari e che utilizza maggiormente sono Adulazione e Nottesferza.

(Illustrazione di Lucia Cavara, testi di Mattia Molteni)

Polpoferreo テツノタコ

pokémon paradosso

Specie: Pokémon Paradosso 
Tipo: Acciaio/Elettro
Altezza: 2,5 m
Peso: 75 kg
Abilità: Carica Quark
Voce del Pokédex di Pokémon Violetto: L’aspetto di quest’essere ricorda una delle creature descritte in un certo diario di viaggio con il nome di “Polpoferreo”.

Inizialmente, Polpoferreo è stato creato dagli esseri umani come macchina per combattere le guerre al loro posto. Per questo motivo, gli uomini gli hanno donato una propria intelligenza, così da permettergli di prendere decisioni importanti in poco tempo, ma essere comunque sempre soggetto al loro giudizio ed eseguire ogni ordine senza obiettare. Tuttavia, nel corso del tempo, i Polpoferreo hanno sviluppato una coscienza propria e si sono rivoltati contro i loro creatori, che non hanno potuto far altro che rinchiuderli nell’Area Zero.

Il Libro Violetto evidenzia come queste macchine, successivamente catalogate come Pokémon, siano molto simili a Octillery. Presentano infatti sei tentacoli cingolati, che garantiscono un’ottima mobilità. Alla base è situata un’attaccatura girevole, che consente alla creatura di roteare la propria testa di 360 gradi: in questo modo non può mai essere colto di sorpresa. Un cannone a carica elettrica e uno normale sono le due potenti armi che ha a disposizione per allontanare o eliminare i nemici che lo infastidiscono. Si tratta, infatti, di un Pokémon molto territoriale: per capire quali siano le proprie zone di appartenenza, bisogna controllare il terreno e, se sono presenti tracce di cingoli, è meglio allontanarsi di corsa prima di imbattersi in un Polpoferreo arrabbiato. I suoi attacchi principali sono Elettrocannone e Cannonflash, che il Pokémon spara convogliando la propria energia nelle sue armi.

(Illustrazione di Lucia Cavara, testi di Mattia Molteni)

Suonoferreo テツノオト

pokémon paradosso

Specie: Pokémon Paradosso 
Tipo: Drago/Acciaio
Altezza: 2 m
Peso: 180 kg
Abilità: Carica Quark
Voce del Pokédex di Pokémon Violetto: I suoni emessi da questo Pokémon ricordano quelli provenienti da una misteriosa registrazione dell’Area Zero di una creatura conosciuta come Suonoferreo.

Secondo il Libro Violetto questo Pokémon è conosciuto come Suonoferreo, forse per l’incredibile somiglianza che ha con Noivern. Si dice che il suo aspetto sia dovuto a un futuro lontano dove la tecnologia ha preso il sopravvento e gli ultrasuoni emessi dalle sole orecchie di Noivern non bastavano più per cacciare. A differenza di Noivern, infatti, Suonoferreo non utilizza gli ultrasuoni come radar, ma come arma per stordire le sue prede. Un’altra grande differenza tra Noivern e Suonoferreo riguarda la parte del giorno in cui i due Pokémon sono attivi. Noivern è infatti un Pokémon prettamente notturno, tuttavia nel futuro ci sono talmente tante luci accese a ogni ora del giorno e della notte al punto che Suonoferreo è diventato un cacciatore sia diurno sia notturno. Il fumo che emette dalla sua bocca serve per confondere le proprie prede e i propri nemici per poi attaccarli nel momento più propizio.

Suonoferreo ha lo stesso comportamento crudele di Noivern ma saltuariamente decide di seguire i DJ di Paldea. La motivazione non è ancora chiara, molti studiosi pensano che Suonoferreo sia attirato dalle basi EDM create dai DJ e decida quindi di stare con loro per affinare le sue competenze musicali e migliorare i suoi già incredibili attacchi sonori. Questa simbiosi tra DJ e Suonoferreo può anche essere osservata dagli spettacoli di fumo creati da Suonoferreo che fanno impazzire i fan ai concerti. Alcune delle sue mosse più utilizzate sono: Ferrostridio con cui indebolisce le prede e Dragopulsar.

(Illustrazione di Lucia Cavara, testi di Simone Gennaro)

Questi sono i Pokémon Paradosso che abbiamo immaginato per la seconda parte di questa rubrica e chissà che in futuro non possano essercene anche altre. Nel frattempo, vi ricordiamo di visitare il nostro Pokédex di Paldea per conoscere tutti i dettagli sui Pokémon Paradosso presenti all’interno di Pokémon Scarlatto e Violetto.

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