Nella giornata della montagna, quali Pokémon abiterebbero queste vette?

Ogni anno, l’11 dicembre si celebra la giornata della montagna: quali Pokémon potrebbero vivere in quelle presenti sulla Terra? Ecco, in occasione di questo particolare evento, ci siamo posti questa domanda e abbiamo cercato di ipotizzare quali dei tanti mostriciattoli tascabili potrebbero vivere in questi luoghi, da molti ritenuti inospitali a causa delle condizioni climatiche avverse. Come l’uomo ha ideato un metodo per abitarci, così anche loro possono aver trovato le condizioni ideali alla loro sopravvivenza.

Anche nel mondo dei Pokémon le montagne sono molto importanti e presenti in tutte le regioni: così pure sulla Terra ne abbiamo diverse e ognuna con un clima e un ambiente specifico. Abbiamo deciso allora di ipotizzare quali tipi di Pokémon potrebbero ospitare, a seconda della loro conformazione e della loro posizione geografica. Tra tutte quelle presenti nel mondo, ne abbiamo selezionate cinque e abbiamo scelto quali mostriciattoli tascabili troverebbero le condizioni ideali per viverci.

Montagne Tianmen, Cina

La prima che abbiamo selezionato è la montagna Tianmen, situata in Cina, vicino alla città di Zhangjiajie, nella provincia di Hunan. Non è particolarmente alta, solo 1519 metri, ma la scalata senza seguire il sentiero è veramente difficile. Tuttavia, è possibile salire sia grazie a una funivia sia attraverso un sentiero lungo 11 chilometri, con alcune parti che presentano pavimenti di vetro.

In questa splendida ma pericolosa montagna, il primo Pokémon che la abita è Gliscor, che sfrutta la vegetazione per nascondersi e attaccare le sue ignare prede piombando addosso dai rami degli alberi. Inoltre, grazie ai suoi colori tendenti al grigio, riesce a mimetizzarsi bene contro la nuda roccia. Un secondo Pokémon che ben si è adattato è Braviary: utilizzando i vari rametti che si possono facilmente trovare, ha costruito il proprio nido nelle rientranze della montagna, al riparo dalle intemperie e dal freddo.

Table Mountain, Sudafrica

Proseguendo il nostro viaggio ci spostiamo in Sudafrica, dove la Table Mountain sovrasta Città del Capo. Si tratta di una montagna alta 1086 metri, ma alquanto particolare: la sua cima è piatta, per questo prende il particolare nome di “Montagna della Tavola“. A causa dell’umidità che si solleva dal mare, può essere ricoperta da una spessa coltre di nubi: questo fenomeno viene chiamato “tovaglia“, proprio per il particolare effetto visivo che si viene a creare dalla fusione tra il monte e le nuvole.

Per il caldo elevato e la scarsa vegetazione, sulla cima della montagna si trovano numerosi animali di piccole dimensioni, che possono nascondersi facilmente sottoterra. Sarà quindi possibile incontrare Yungoos, che cacciano alla costante ricerca di cibo, ma che si devono guardare dai loro predatori, i pericolosi Sandaconda. Questi ultimi, infatti, risultano essere particolarmente aggressivi nei confronti dei Pokémon Pattuglia e, quando ne hanno la possibilità, li attaccano per procurarsi del cibo o per difendere il loro territorio.

Cordigliera delle Ande, Sud America

La Cordigliera delle Ande è la catena montuosa più lunga nel mondo arrivando a un’estensione di ben 7200 metri. Tra le varie vette presenta l’Aconcagua, che si erge per 6962 metri sopra il livello del mare. Data la sua vastissima estensione, è possibile riscontrare climi diversi, a seconda della latitudine e dell’altitudine. Tuttavia, la parte più interessante era la presenza della civiltà Inca, di cui ancora oggi sono rimaste le rovine. Tra queste, le più importanti sono quelle che riguardano la città di Macchu Picchu, situata a 2430 metri.

Tra le rovine di questa antica civiltà si possono trovare principalmente dei Lycanroc solitari che difendono il loro territorio. Adesso continuano a vivere allo stato brado, ma un tempo gli Inca li tenevano come compagni, stringendo con loro dei forti legami affettivi. Allo stesso tempo, è possibile incontrare anche giganteschi Garganacl, distesi per terra e spesso scambiati per antichi edifici in rovina, a causa della loro conformazione “a cubi“. Ai tempi degli Inca, la presenza dei Pokémon Salgemma era fondamentale per la conservazione del cibo e per la cucina, grazie ai loro sali minerali e composti chimici curativi.

Dolomiti, Italia

Il nostro viaggio alla scoperta dei Pokémon che abitano le montagne ci porta in Italia, sulle Tre cime di Lavaredo. Situate tra il Veneto e il Trentino – Alto Adige, la loro altezza raggiunge i 2999 metri: dalla vetta si gode una splendida vista sulla piana circostante, resa ancora più bella d’inverno con la neve. Per la loro conformazione naturale, molti le definiscono come le tre dita di una mano che indicano verso il cielo. La salita risulta assai difficoltosa, anche per gli scalatori esperti, a causa della ghiaia che si trova nell’ultima parte del percorso.

Ai piedi della montagna, è possibile incontrare greggi di Skiddo che pascolano nei prati e si abbeverano al lago che si trova non molto distante. Inoltre, questi forniscono all’uomo il proprio pelo permettendo così di ricavarne caldi vestiti. In cima, invece, data l’assenza di piante per cui nutrirsi, troviamo come specie principale i Golem. Il Pokémon Megatone cambia il proprio guscio, sostituendo le parti danneggiate con rocce che trova sulla cresta: quelle che non utilizza più, le distrugge, rendendole ghiaia. Per questo, la salita in vetta risulta assai difficoltosa.

Monte Fuji, Giappone

Con il monte Fuji torniamo nella patria dei mostri tascabili, quindi in Giappone. Si tratta di una delle tre montagne sacre presenti sul suolo nipponico, le altre due sono Tate e Haku. La vetta è situata a 3776 metri sul livello del mare e per dieci mesi all’anno risulta innevata. In realtà, il monte Fuji è un vulcano ancora attivo, alla cui base è possibile trovare, grazie alle abbondanti piogge e alla costante neve, cinque laghi e numerosi fiumi.

Il primo Pokémon rappresentativo di questa montagna è Beartic, che ben si adatta ai climi freddi della cima, ma spesso scende a valle, soprattutto d’inverno, per trovare prede nei laghi e fiumi gelati che sono presenti. La seconda specie più diffusa sul monte Fuji è Cryogonal: questi mostriciattoli tascabili vivono da soli e tendono a sfruttare le tempeste di neve per poter cacciare, sfruttandole per mimetizzarsi nell’ambiente. Al contrario dei Beartic, non si avventurano mai a valle e, quando la neve comincia a sciogliersi anche sulla cima, si rintanano nelle grotte per stare al sicuro.