Il 28 gennaio 2022 su Nintendo Switch approdava un titolo che puntava a rivoluzionare il brand dei mostriciattoli tascabili donandoci una necessaria ventata di aria fresca, quel gioco era Leggende Pokémon: Arceus.
Leggende Pokémon: Arceus, o LPA per gli addetti ai lavori, si poneva come un’avventura nuova e soprattutto diversa, che puntava a scuotere le fondamenta del brand e a far vivere un’esperienza unica in una terra antica e poco familiare.
In missione per conto di Dio
Già dalla sequenza introduttiva scopriamo che Leggende Pokémon: Arceus non è il classico gioco a cui siamo abituati, infatti al posto del solito professore questa volta verremo contattati direttamente dal Dio dei Pokémon che ha una richiesta per noi Allenatori. Verremo trasportati indietro nel tempo, nell’antica regione di Hisui, luogo dove la presenza umana ancora non ha contaminato gli ampi spazi naturali, ma soprattutto dove i Pokémon sono temuti e a tratti odiati.
Proprio questo risulta essere uno dei maggiori e più importanti punti di rottura con la serie. Il giocatore è abituato a venire accolto a braccia aperte dal professore di turno che lo invita a partire per un’emozionante avventura, mentre in LPA vige un clima di timore sia verso i mostriciattoli sia verso gli estranei, tendente quasi al razzismo, che culmina nel primo incarico che ci viene assegnato e che può essere riassunto in “prendi le Poké Ball, quella è l’uscita del campo base, se sopravvivi bene altrimenti peggio per te”.
Odio e diffidenza da parte degli abitanti di Hisui sono rivolti sia verso i Pokémon sia verso i membri del Team Galassia, visitatori di queste terre il cui scopo è proprio quello di scoprire e carpire quante più informazioni sulla fauna locale. A questo si aggiungono le lotte interne tra il Team Perla e il Team Diamante, entrambi fedeli discepoli del sommo Sinnoh, ma che tendono a scontrarsi per le differenze di vedute del loro credo religioso.
Qualcuno abbraccerà le nostre scelte, magari incuriosito dalle novità introdotte dal Team Galassia, mentre altri continueranno a sostenere il loro fanatismo religioso tappandosi occhi e orecchie per non capire cosa sta succedendo realmente.
Il culmine dello stravolgimento verrà poi raggiunto quando il giocatore, dopo aver aiutato a calmare i Pokémon adirati sparsi ad Hisui, sarà accusato di essere lui la causa di tutti i problemi che affliggono la regione e, bollato come traditore del popolo, verrà cacciato dalla sua stessa dimora nel Villaggio Giubilo.
Proprio la trama è risultata essere il punto più alto del gioco grazie alla trattazione di temi come la diffidenza verso il diverso e lo scontro tra chi pensa che la religione e la devozione siano l’unica vera via per affrontare il mondo e chi invece preferisce scardinare le vecchie usanze guardando verso il futuro.
Hisui, fredda e solenne
Le novità non si fermano ai rapporti tra i personaggi, ma si estendono anche all’altra protagonista del gioco, ossia la nuova regione di Hisui, terra che in futuro diventerà la nostra Sinnoh e che si dimostrerà terreno perfetto per le nostre avventure.
Hisui si presenta come una lunga distesa di ambienti diversi che si interconnettono tra di loro e che nasconde segreti e luoghi misteriosi pregni di “lore” e informazioni relative al culto del sommo Sinnoh e ai popoli che vivevano la terra nei tempi antichi.
Partire all’avventura verso l’ignoto è ancora più appassionante e divertente in LPA considerando anche il fatto che il viaggio sarà più difficile del previsto. Infatti il giocatore dovrà dimenticarsi dei teneri Rattata che poteva distruggere dopo essere partito da Biancavilla e prepararsi a scappare dagli agguerriti Paras che ci attaccheranno appena entrati nel loro campo visivo.
Se nelle avventure classiche eravamo noi la specie dominante qui decisamente le cose funzionano al contrario. Sia che si tratti di Pokémon di alto livello oppure dei temibili Alfa la cosa che faremo più spesso all’inizio del gioco sarà scappare a gambe levate perché questa volta ad essere esausti durante un combattimento saremo noi.
Per la prima volta è necessario pianificare con cura quali strumenti portare con noi a causa del ristretto inventario e quali mostriciattoli ci accompagneranno nella nuova area da esplorare, aiutati prontamente dalle cavalcature che incontreremo durante il viaggio.
Dalle innevate pendici del Monte Corona fino alle pianure della Landa Ossidiana è sempre un piacere scoprire nuovi anfratti, osservare la fauna del luogo mentre ci nascondiamo tra i fili d’erba, trovare aree misteriose che magari condurranno a nuove rivelazioni sulla storia di Hisui oppure alla raccolta di materiali utili per costruire i nostri strumenti.
Il tutto mentre armati di carta e penna diamo forma al primo Pokédex della storia che grazie alle meccaniche di schivata, cattura stealth e la possibilità di evitare del tutto le lotte, ci fanno respirare quella freschezza di novità che in tanti avevamo richiesto.
Un passato sgranato
Come già detto il punto forte di Leggende Pokémon: Arceus è stato sicuramente la trama, insolita e molto più stratificata del solito, il tutto unito a nuove meccaniche come il crafting degli strumenti o la necessità di utilizzare un approccio più silenzioso durante le catture, tuttavia è innegabile che il gioco a livello tecnico lasciasse alquanto a desiderare.
Non parliamo di un gioco orrendo a vedersi ma che comunque non regge il confronto con altri titoli usciti su Nintendo Switch. Game Freak si è dimostrata in grado di ricreare il Giappone feudale regalandoci delle buone atmosfere, ma allo stesso tempo non è riuscita a gestire i problemi di ottimizzazione e la cura dei dettagli grafici non è stata ideale.
La diversità dei biomi che andiamo a esplorare è convincente, ma purtroppo si è dovuti scendere a compromessi per mantenere il gioco più fluido, con una povertà grafica che risulta più evidente collegando Nintendo Switch al televisore; possiamo solo immaginare come sarebbe stata la lotta con Ethelo, probabilmente una delle migliori dopo tanto tempo, con una resa visiva migliore e ricca di effetti e dettagli.
Tuttavia al netto dei problemi sopra citati Leggende Pokémon: Arceus rimane ancora oggi un gioco amato dai fan che sperano di poter mettere le mani al più presto su qualcosa di simile e nella speranza che questo sia veramente il futuro della serie, soprattutto dopo la delusione di Pokémon Scarlatto e Violetto.
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