Bentornati in questo nuovo numero di PokéQuark! In occasione dell’approdo del tour delle regioni a Kalos, anche la nostra rubrica di approfondimento si ferma in questa terra ispirata alla Francia. Questo mese PokéQuark ospita Froakie, Frogadier e Greninja, una delle famiglie evolutive più apprezzate dai giocatori e dai fan dell’anime. È l’occasione perfetta per scoprire tutti i retroscena legati alla creazione di questi amatissimi Pokémon!
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Da Froakie a Greninja: la lenta ascesa di una giovane matricola
Eccoci al nuovo numero di PokéQuark, la rubrica in cui proviamo ad analizzare le ispirazioni che hanno portato alla creazione dei mostriciattoli tascabili. L’approfondimento di questo numero è incentrato su Greninja e le sue pre-evoluzioni, vale a dire Frogadier e Froakie. Ecco alcuni dati preliminari per conoscere meglio i protagonisti di questa analisi.
Categoria: Pokémon Schiumorana
Tipo: Acqua
Altezza: 0,3 m
Peso: 7,0 kg
Abilità: Acquaiuto (Torrent)
Froakie è un mostro tascabile che ha fatto la sua prima apparizione nella terra di Kalos. Nel Pokédex di questa regione ha il numero 7, mentre in quello Nazionale gli è stato assegnato il 656. Il suo nome potrebbe combinare alcune parole in lingua inglese, vale a dire frog (rana), froth (schiuma), croak (gracchiare) e rookie (recluta). Quest’ultimo termine viene utilizzato anche per riferirsi a una persona al suo primo anno in una disciplina e con poca esperienza lavorativa nel settore. In senso più ampio, il vocabolo rookie potrebbe quindi essere inteso come matricola o debuttante. La versione nipponica, ovvero Keromatsu (ケロマツ), potrebbe invece unire l’onomatopea del gracidio (ケロケロ, kerokero) ai vocaboli 飛沫 (himatsu, spruzzo o schizzo) e 沫 (matsu, bolla o schiuma).
Categoria: Pokémon Schiumorana
Tipo: Acqua
Altezza: 0,6 m
Peso: 10,9 kg
Abilità: Acquaiuto (Torrent)
Frogadier è una creatura tascabile introdotta a Kalos. Nel Pokédex di questa regione è associato al numero 8, mentre in quello Nazionale è abbinato al 657. Il nome Frogadier potrebbe unire il termine inglese frog (rana) a due sostantivi francesi tratti dall’ambito militare, vale a dire brigadier (brigadiere) e grenadier (granatiere). La versione giapponese, ovvero Gekogashira (ゲコガシラ), potrebbe invece unire le parole nipponiche (Geko, gracchiare) e 小頭 (Kogashira). Quest’ultimo è un termine arcaico che, in passato, designava il leader di un piccolo gruppo che dipendeva da un supervisore che controllava più team (大頭, oogashira). Non è da escludere nemmeno un rimando alla parola 若頭 (Wakagashira). Essa indica un leader di spicco della yakuza (celebre organizzazione criminale giapponese), che deve assicurarsi che gli ordini del capo (oyabun) vengano eseguiti correttamente.
Categoria: Pokémon Ninja
Tipo: Acqua/Buio
Altezza: 1,5 m
Peso: 40,0 kg
Abilità: Acquaiuto (Torrent)
Greninja è un Pokémon apparso per la prima volta a Kalos. Nel Pokédex della sua terra d’origine è il numero 9, mentre nel Pokédex Nazionale è associato al 658. Il suo nome potrebbe derivare dall’unione tra la parola francese grenouille (rana) e il termine giapponese ninja. Quest’ultimo indica un membro di un gruppo che, nel Giappone feudale, era dedito allo spionaggio o al mercenarismo. La variante nipponica, ovvero Gekkouga (ゲッコウガ) potrebbe invece combinare le parole giapponesi げこっ (geko, gracidio) e 甲賀流 (Kōga-ryū). Quest’ultimo termine include diverse tecniche ninja sviluppate nella regione giapponese di Kōka durante il periodo Sengoku (1467-1603). Non è da escludere un rimando anche al sostantivo 月光 (gekkō, chiaro di luna), in riferimento alle rappresentazioni grafiche che, tradizionalmente, associano l’attività dei ninja all’oscurità della notte.
Le informazioni raccolte tramite l’analisi etimologica consentono di associare il modello di riferimento, ovvero la rana, a diverse suggestioni. Tra queste, spiccano le connessioni ad ambiti quali le organizzazioni criminali, i clan dei ninja e le divisioni militari. Dietro la creazione di questi dinamici ranocchi c’è una vasta gamma di temi! I prossimi paragrafi approfondiranno quindi le numerose tematiche emerse nello studio etimologico e presenteranno altri contenuti inediti, utili per investigare le origini di questa linea evolutiva.
Una rana che sa come proteggere e contrattaccare
Il modello principale alla base della creazione di Greninja, Frogadier e Froakie è la rana, nome comune che indica numerose specie di anfibi appartenenti all’ordine degli anuri. Quest’ultimo raggruppamento include più di 7.600 specie che, nel linguaggio ordinario, vengono chiamate rane, raganelle e rospi.
La categoria degli anfibi, che deriva dalle parole greche ἀμφί (doppia) e βίος (vita), include numerosi animali a quattro zampe che vivono sia in acqua che sulla terraferma. Le femmine degli anfibi depongono infatti le uova sulle rive degli stagni o di ruscelli con poca corrente. Dopo la schiusa, le larve delle rane (ovvero i girini) si comportano come dei pesciolini: nuotano in acqua, respirano attraverso le branchie e si cibano di alghe e vegetali.
Gli esemplari adulti adottano invece una dieta composta principalmente da vermi, insetti e piccoli invertebrati, che catturano servendosi della loro lunga lingua prensile. Questa lingua esagerata è il tratto distintivo del design di Greninja, che la avvolge attorno al collo simulando la presenza di una sciarpa.
“Sente il movimento dell’aria con la lunga lingua arrotolata attorno al collo. Così può percepire anche nemici al di fuori del suo campo visivo”.
Descrizione di Greninja sul sito ufficiale Pokémon.it
Da un punto di vista fisico, le rane condividono svariate caratteristiche. Hanno generalmente un corpo flessuoso e privo di coda e sono provviste di una testa larga e occhi grandi e sporgenti. Le zampe posteriori, più lunghe di quelle anteriori, permettono a questo animale di muoversi con agilità e compiere lunghi salti. Visivamente, sono facilmente distinguibili dai rospi. Questi ultimi, con il loro corpo tozzo e le zampe corte, compiono spostamenti più limitati e preferiscono strisciare sul terreno.
Rane, rospi e raganelle sono inoltre in possesso di sacche vocali che utilizzano per emettere un verso, noto come gracidio. Questo “canto” serve ai maschi della specie sia per attirare le femmine che per annunciare la propria presenza a dei potenziali rivali. Non stupisce quindi l’inclusione di questa abilità peculiare nei nomi di Froakie e delle sue evoluzioni.
Diverse specie appartenenti all’ordine degli anuri potrebbero essere il fondamento del design di Greninja e delle sue pre-evoluzioni. Un possibile modello è rappresentato dalla rana Túngara (Engystomops pustulosus), diffusa in Messico e in America centrale e meridionale. Il maschio di questo animale, per tutelare uova ed embrioni nelle aree in cui l’acqua stagnante è piuttosto rara, produce infatti una schiuma protettiva. La sostanza che avvolge Froakie e Frogadier è basata, verosimilmente, proprio su di essa.
Anche la specie conosciuta come raganella grigia africana (Chiromantis xerampelina) potrebbe aver fornito questo interessante spunto creativo. Nel suo caso, è la femmina a predisporre un nido di schiuma su rami collocati su specchi d’acqua, per consentire alle uova di svilupparsi in un ambiente umido.
Il design di Greninja mescolerebbe anche tratti peculiari di altre tipologie. Dai rospi cornuti indonesiani e dalle rane cornute sudamericane potrebbe aver ereditato le protuberanze posizionate sopra gli occhi. La forma delle zampe potrebbe invece essere stata prelevata dalla splendida rana foglia (Cruziohyla calcarifer).
Le sporgenze a forma di bolla sul corpo di Greninja sono interpretabili come i resti della schiuma che avvolge il collo di Froakie e quello di Frogadier. Esse potrebbero inoltre fare riferimento alle ghiandole cutanee presenti sul dorso dei rospi, che secernono potenti neurotossine che tengono alla larga i predatori. Il Pokémon Ninja e le sue pre-evoluzioni hanno un innato istinto protettivo e non esitano a contrattaccare in caso di pericolo!
Ladri giapponesi tra stereotipi, leggenda e cronaca
Il design di Froakie consente di tracciare un’altra connessione che non era ancora emersa tramite l’analisi etimologica. La schiuma bianca che lo circonda ricorda infatti la tipica rappresentazione del ladro (泥棒, dorobō) in Giappone. Nel folklore del Sol Levante, i dorobō avvolgono i beni rubati con i furoshiki, ovvero dei pezzi di stoffa quadrati dipinti a mano e realizzati con materiali costosi. Per mascherare la propria identità, i malviventi utilizzano invece degli asciugamani di cotone chiamati tenugui, che vengono annodati sotto il naso.
L’origine di questo stereotipo risale all’antichità. In passato, chi si infiltrava nelle case altrui utilizzava infatti le scorte casalinghe di furoshiki per costruire rapidamente dei pratici zaini fai-da-te e allontanarsi con la refurtiva. Questa bizzarra immagine dei furfanti sopravvive ancora oggi tramite cinema, serie tv, fumetti e anime. Nell’episodio 54 della prima stagione della serie animata Pokémon, un agente di polizia addestra alcuni Growlithe fingendosi un ladro con una vistosa borsa realizzata con un furoshiki. Il travestimento è completato da un cappello e da un paio di occhiali, utilizzati per celare la propria identità.
Il ladro, figura considerata negativa nel mondo reale, si trasforma spesso in eroe nei racconti popolari. È il caso delle leggende che circondano personaggi mitici come Ishikawa Goemon (1558-1594) e Nezumi Kozō (1797-1831). Secondo la tradizione, questi due uomini avrebbero infatti utilizzato le abilità apprese durante il loro addestramento ninja per sottrarre ricchezze ai potenti e ridistribuirle ai poveri. Un comportamento molto simile a quello del mitico Robin Hood e che li rende, ancora oggi, estremamente popolari.
Attualmente, è piuttosto raro trovare dei furfanti così generosi con il prossimo. Le presunte gesta eroiche di Ishikawa Goemon e Nezumi Kozō hanno ormai lasciato spazio ai racconti diffusi tramite la televisione, la carta stampata e i social media. Al centro della cronaca, rapidamente divulgata su scala nazionale e globale, ci sono spesso modalità di furto strampalate e insolite, che diventano subito oggetto di meme.
Rientra in questa categoria il ninja di Heisei, un criminale diventato famoso per aver compiuto oltre 250 effrazioni con il tradizionale costume da spia. La sua attività, avviata nel 2009 e circoscritta alla prefettura giapponese di Osaka, è giunta al capolinea nel 2017, quando è stato finalmente catturato. L’incredibile vicenda si è però conclusa con un ulteriore colpo di scena. La polizia, che si aspettava di aver messo le mani su un giovane ladro, si è trovata davanti un arzillo vecchietto di 74 anni. Un’informazione che, per molti utenti del web, ha reso il suo periodo di attività ancora più memorabile. Chissà, forse è stata proprio la fase iniziale del suo debutto a indirizzare i creativi di Game Freak verso l’ideazione di Froakie e delle sue evoluzioni.
Le origini della yakuza: mercanti disonesti, samurai rinnegati e altri delinquenti
Come già sottolineato, il nome giapponese di Frogadier (Gekogashira), consente di delineare un collegamento con la yakuza, famosa organizzazione criminale nipponica tuttora in attività. La sua origine, non del tutto chiara, è ancora oggi dibattuta tra gli studiosi. Molti sono ormai convinti che essa sia nata nel XVI secolo, a partire da due categorie emerse nella metà del periodo Edo giapponese (1603–1868). I gruppi in questione sono i tekiya, venditori ambulanti di merci illegali, scadenti o rubate, e i bakuto, promotori e gestori del gioco d’azzardo.
Altri ritengono invece che la lista dei possibili antenati debba includere anche la classe dei samurai. Con l’inizio dello shogunato Tokugawa (1603-1868) il paese aveva infatti ritrovato la pace e una certa stabilità sia politica che sociale. L’assenza di conflitti militari aveva però reso incerta la posizione dei guerrieri che si erano distinti durante la fase bellica. Incapaci di inserirsi attivamente nel nuovo sistema burocratico e sentendosi esclusi dal sistema, molti samurai si riunirono in piccoli gruppi chiamati hatamotoyakko. Utilizzando la forza, iniziarono così ad opprimere la popolazione locale con atti violenti e intimidatori per il proprio tornaconto personale.
Tra i progenitori della yakuza potrebbero esserci anche i rōnin (浪人, vagabondi), vale a dire i samurai che, per vari motivi, erano rimasti senza padrone. Costoro, non più soggetti agli obblighi del codice morale (bushidō) della loro casta, in molti casi avevano interrotto ogni legame con la famiglia e il clan. Inseriti nell’ambiente cittadino, iniziarono a riunirsi in bande al servizio della gente indifesa (machiyakko). I gruppi si specializzarono presto in atti intimidatori nei confronti degli avversari politici e iniziarono a stringere delle alleanze con figure ricche e potenti. In questo modo, i membri riuscirono ad accrescere la propria influenza e a realizzare ingenti guadagni.
Il collegamento con i rōnin potrebbe inoltre essere riconducibile all’assegnazione del tipo Acqua alla linea evolutiva di Froakie. La parola rōnin, tradotta come vagabondo, è infatti composta dai kanji 浪 (rō, onda) e 人 (nin, persona). L’espressione idiomatica “uomo delle onde”, nata tra l’VIII e il XII secolo, era solitamente utilizzata per descrivere una persona socialmente alla deriva. Un’immagine resa perfettamente dalle creature tascabili di tipo Acqua. Il doppio tipo Acqua/Buio di Greninja potrebbe invece incarnare il senso di esclusione provato da questa classe.
Le attività della yakuza non possono poi non far pensare al Team Rocket dei primi videogiochi Pokémon. Questo team malvagio, specializzato in furti, corruzione, rapimenti e attività legate al gioco d’azzardo, prospera infatti infiltrandosi nel tessuto cittadino, proprio come la yakuza. Tra le tante organizzazioni criminali apparse nella saga videoludica, l’associazione capitanata da Giovanni è forse quella maggiormente intrecciata ai centri urbani e alle metropoli.
Insomma, Game Freak ha già dimostrato di saper rielaborare abilmente queste tematiche per finalità narrative. Leggende Pokémon: Z-A, titolo ambientato all’interno della città di Luminopoli, potrebbe quindi includere un gruppo criminale con strategie affini a quelle del Team Rocket. In questa realtà urbana, un Pokémon nativo di Kalos come Frogadier potrebbe essere il perfetto braccio destro per gli individui più loschi e insospettabili della città.
Rapido e astuto come un ninja
Tra i modelli principali di Greninja figurano anche i ninja (忍者), delle spie apparse in Giappone nel XV secolo. Questi professionisti, specializzati in sabotaggio, infiltrazione, assassinio, spionaggio e guerriglia, si mantenevano fornendo i loro servigi al miglior offerente. L’uso di queste tecniche li rendeva disonesti e inferiori agli occhi dei samurai, soggetti a un rigido codice comportamentale. I numerosi signori feudali, decisi a prendere il controllo del paese, erano però convinti che il loro supporto fosse indispensabile per fronteggiare le fazioni nemiche. Avrebbero fatto di tutto pur di estendere il proprio dominio!
I ninja imparavano tutti i segreti di quest’arte nella provincia di Iga e nelle foreste nelle vicinanze del villaggio di Kōka. Il nome giapponese di Greninja, vale a dire Gekkouga, fa riferimento a questa località e al termine Kōga-ryū (甲賀流, scuola di Kōga). Quest’ultimo vocabolo è utilizzato per indicare le svariate tecniche (ninjutsu) insegnate in questo territorio. Per svolgere le loro attività, i ninja imparavano strategie di guerra non convenzionali, pratiche spirituali e arti marziali con e senza armi. Tra questi strumenti figuravano, ad esempio, pugnali come i kunai e gli shuriken, nati per essere lanciati. La mossa Acqualame (Water Shuriken), che può essere appresa da Greninja, fa riferimento proprio a questo “attrezzo del mestiere”.
“Chi la usa attacca sempre per primo, colpendo il bersaglio con uno shuriken d’acqua da due a cinque volte di fila”.
Descrizione della mossa Acqualame nei videogiochi Pokémon
Nell’universo Pokémon, il villaggio di Kōka e le tecniche del Kōga-ryū non hanno lasciato traccia solo nel nome giapponese di Greninja (Gekkouga). Il ninja Koga, Capopalestra di Fucsiapoli e Superquattro della Lega Pokémon di Johto è infatti ispirato a queste suggestioni. Anche la sua specializzazione nel tipo Veleno va ricercata nella tradizione di questa area geografica. I ninja del villaggio di Kouka erano infatti grandi conoscitori di erbe medicinali e piante tossiche. Conoscenze che non esitavano a utilizzare durante le loro missioni.
Per il design di Greninja è stata inoltre rielaborata la tradizionale uniforme da spia (ninja-yoroi). Essa prevede giacca e pantaloni di colore nero, sandali leggeri e un cappuccio. Nel corso degli anni, la vasta popolarità dei ninja nei media ha però spinto numerosi creativi a modificare questo costume per dare un tocco di unicità ai personaggi. Ad esempio, nei fumetti si è diffusa l’abitudine di disegnare i ninja con lunghe sciarpe svolazzanti per trasmettere la velocità dei loro movimenti in maniera immediata. Un accessorio decisamente scenografico che, nella realtà storica, sarebbe stato d’intralcio durante i combattimenti. La lunga lingua di Greninja, annodata al collo come se fosse una sciarpa, è un rimando proprio a questa tradizione.
Jiraiya, un ladro dalle mille risorse
In seguito all’unificazione del Giappone e all’inizio dello shogunato di Tokugawa Ieyasu (1603), i ninja interruppero ogni attività. Questi gruppi di spie entrarono però presto nell’immaginario collettivo grazie a resoconti e manuali che mescolavano storia giapponese e filosofia militare cinese. Con il rinnovamento Meiji (1868), i ninja assunsero poi un ruolo centrale in numerosi racconti di successo e leggende popolari. In queste storie, compivano grandi imprese servendosi di poteri straordinari come l’invisibilità, il controllo degli elementi naturali e la capacità di camminare sull’acqua. Nella percezione moderna di questa categoria, la realtà storica è ormai stata soppiantata da queste molteplici rielaborazioni condite con una buona dose di fantasia.
Tra questi racconti, uno in particolare potrebbe spiegare la scelta di legare un Pokémon ispirato a una rana alla figura del ninja. L’opera in questione è Jiraiya goketsu monogatari (児雷也豪傑物語, letteralmente “Il racconto di Jiraiya il galante”), un romanzo in 43 puntate pubblicato in Giappone dal 1839 al 1868.
L’opera, scritta da autori diversi, narra la storia del ninja Ogata Shuma Hiroyuki, discendente di una potente famiglia caduta in disgrazia. Trasferitosi nella provincia di Echigo, diventa così il capo di una banda di ladri, assumendo il nome di Jiraiya (児雷也, giovane tuono). Mentre è intento a realizzare uno dei suoi tanti colpi, Jiraiya incontra un essere immortale capace di trasformarsi in un rospo gigante. L’anziano accetta di insegnargli l’arte magica del rospo, a patto che Jiraiya rinunci a derubare i poveri e gli indifesi e inizi a supportare gli emarginati. Da questo momento, coloro che acquisiscono denaro in modo disonesto diventano gli unici bersagli di Jiraiya.
Il protagonista vive innumerevoli avventure, sia da solo che al fianco della moglie Tsunade, una bellissima studiosa dell’arte magica della lumaca. Tra le tante sezioni del libro, quella che ha avuto maggior fortuna è quella in cui è descritto lo scontro che contrappone Jiraiya e Tsunade a Orochimaru, ex seguace del “giovane tuono” ed esperto dell’arte magica del serpente.
Il Jiraiya goketsu monogatari è stato infatti reimmaginato dal mangaka Masashi Kishimoto nella sua opera più famosa, ovvero Naruto. Questo universo narrativo, in cui i ninja padroneggiano tecniche straordinarie, ha contribuito a ridefinire la moderna immagine del ninja in tutto il mondo. Anche gli ideatori di Greninja potrebbero essere arrivati al personaggio romanzesco di Jiraiya proprio attraverso l’Eremita dei Rospi del manga Naruto.
L’influenza della storia di Jiraiya nella cultura giapponese emerge anche dalla serie animata Pokémon. Nell’anime, il forte legame tra Ash e il suo Greninja attiva infatti un’evoluzione unica, ovvero l’Effetto Sintonia. Grazie al loro profondo affiatamento, la creatura tascabile assume momentaneamente un aspetto che rimanda all’abbigliamento di Ash nella regione di Kalos. L’intesa tra il giovane di Biancavilla e Greninja Forma-Ash è così stretta che, durante la trasformazione, condividono lo stesso battito cardiaco. L’amicizia fra esseri umani e Pokémon può dare vita a grandi prodigi…
La pioggia dell’abbondanza e la protezione della luna
Per conoscere tutte le sfumature di Froakie e delle sue evoluzioni non possono poi mancare alcune considerazioni sulla simbologia legata alla rana. Questi animali, strettamente dipendenti dagli ambienti acquatici, sono associati a concetti quali fortuna e fertilità in diverse culture. Poiché le rane si radunavano dopo le esondazioni dei fiumi o le forti piogge, esse erano associate alla rigenerazione del terreno e all’abbondanza agricola.
Per tali ragioni, le rane godono di una vasta popolarità in numerosi territori dell’Asia. Nei templi giapponesi, dove la gente invoca fortuna e protezione, vengono spesso vendute delle statuette a forma di rana. Anche il feng shui, antica pratica cinese che aiuta a diffondere un flusso energetico positivo nell’ambiente in cui si vive, celebra questi animali. Tra gli amuleti più popolari figura infatti Jin Chan (金蟾, letteralmente “rospo d’oro”).
Secondo le indicazioni del feng shui, la presenza di questo portafortuna in punti specifici della propria casa sarebbe in grado di attrarre la ricchezza e proteggere dalla sfortuna. Jin Chan è solitamente raffigurato come una rana toro con gli occhi rossi (proprio come quelli di Greninja), narici dilatate e una sola zampa posteriore. L’animale è seduto su una pila di monete tradizionali cinesi e ne tiene una in bocca.
Questa creatura leggendaria è inoltre collegata alla luna. Si narra che Jin Chan appaia nelle notti di luna piena, nei pressi di case o aziende che riceveranno presto buone notizie in campo economico. Anche la tradizione giapponese tramanda che, per ottenere totale supporto dalle rane, è necessario visitare i templi durante le notti di luna piena. Il riferimento al chiaro di luna rintracciabile nel nome nipponico di Greninja potrebbe essere collegato proprio a queste leggende.
L’eroe di un avvincente gioco di ruolo
Anche un confronto con gli altri Pokémon iniziali della regione di Kalos può rivelare molto su Greninja. Gli stadi finali di Froakie, Fennekin e Chespin potrebbero essere legati da un filo tematico invisibile, ovvero il mondo dei giochi di ruolo o GDR (role-playing game o RPG in inglese). L’espressione GDR indica, genericamente, un’attività ricreativa all’interno della quale i giocatori muovono uno o più personaggi. Lo strumento principale è il dialogo, tramite il quale i partecipanti danno vita a una narrazione ispirata a romanzi, film, fatti storici o inventati. Con i giochi di ruolo si può dare libero sfogo alla propria fantasia, prestando però attenzione a non trasgredire le regole che fondano questo mondo immaginato.
Il termine gioco di ruolo viene spesso utilizzato per descrivere diverse tipologie, che si differenziano per la modalità di svolgimento. I GDR possono essere da tavolo, dal vivo o online; rientrano in questa famiglia anche i videogiochi di ruolo, che utilizzano tanti elementi prelevati dalle varianti tradizionali.
In questo contesto, è però utile gettare luce sul gioco di ruolo che ha portato alla nascita del filone editoriale dei GDR da tavolo. Il titolo in questione è Dungeons & Dragons, RPG fantasy ideato da Dave Ameson e Gary Gygax e pubblicato nel 1974. La vasta popolarità di D&D ha dato un contributo significativo alla crescita della popolarità del genere fantasy che, attualmente, conta milioni di fan. All’interno di un ipotetico GDR fantasy, Chesnaught rappresenterebbe la classe dei Paladini, Delphox quella dei Maghi e Greninja quella dei Ladri.
Il legame con gli RPG permetterebbe inoltre di tracciare altre connessioni sia con Greninja che con l’universo Pokémon. I GDR da tavolo derivano infatti dai wargame, giochi di strategia durante i quali si ricostruiscono battaglie militari reali o immaginarie. Essi si sono sviluppati a partire dagli scacchi e dal suo precursore, ovvero l’antico gioco indiano chiamato caturaṅga. Tra i diversi wargame della modernità, uno dei più rilevanti è stato senza dubbio il Kriegsspiel, sviluppato dall’esercito prussiano nel XIX secolo per addestrare i propri ufficiali.
La scelta di modellare Greninja, Chesnaught e Delphox sul mondo dei GDR, discendenti degli antichi wargame, potrebbe ricollegarsi alla trama di Pokémon X e Y. Nei giochi si parla infatti di una guerra scoppiata 3.000 anni prima degli eventi dei giochi. Durante questo lungo conflitto, gli esseri umani consideravano i mostri tascabili dei semplici strumenti da sacrificare per ottenere la vittoria.
La rilevanza della tematica militare in Pokémon X e Y potrebbe inoltre aver influenzato la localizzazione inglese dei nomi della linea evolutiva di Froakie. Il nome Frogadier potrebbe infatti derivare dalla parola granatiere. Questa figura militare, tra la fine del XVII secolo e l’inizio del XIX secolo, era responsabile degli attacchi durante le operazioni di assedio. Un altro possibile modello potrebbe essere il termine brigadiere, grado militare presente in Francia, ovvero il paese su cui è basata la regione di Kalos.
Il lessico legato alla guerra potrebbe anche essere un adattamento del nome giapponese di Frogadier (Gekogashira), che rimanda al leader di un gruppo di persone. Spesso il linguaggio figurato del mondo occidentale si serve infatti dei gradi dell’esercito per evidenziare la presenza di una gerarchia in maniera immediata e appariscente. Ogni tanto, una piccola licenza poetica può essere concessa anche a The Pokémon Company International.
Conclusione
In questo numero della rubrica PokéQuark abbiamo presentato le origini e le ispirazioni di Froakie, Frogadier e Greninja. Partendo da un’analisi di natura etimologica, abbiamo visto da vicino diverse tipologie di rana, animale che ha ispirato questa linea evolutiva. Da qui, abbiamo poi affrontato svariate tematiche di carattere storico, folclorico, mitologico, hobbistico e letterario. Anche anime e manga sono stati di grande aiuto in questo viaggio. Ci auguriamo che questo approfondimento abbia aumentato il vostro interesse nei confronti di questi imprevedibili ranocchi e dei loro lati nascosti!
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