Millenari, è arrivato il quinto capitolo della nostra rubrica Forgotten Dex – Tra curiosità e segreti del mondo Pokémon, nata dalla collaborazione con i colleghi di Pokéos, in cui scoprirete tantissimi segreti e curiosità sull’universo dei mostriciattoli tascabili. Prima di portarvi nuovi misteri, vi invitiamo a visitare il loro sito ufficiale, una vera miniera per tutti gli appassionati.
Grazie a Pokéos e a @FedeFadePSK, sul loro sito è nata l’iniziativa Forgotten Dex, che ha lo scopo di riportare in auge le forme ufficiali (ma dimenticate) dei Pokémon, attraverso modelli simili a quelli presenti in Pokémon HOME. Ad accompagnarvi nel Forgotten Dex ci penserà Forgetti, un simpaticissimo Pokédex Rotom (ideato da @shellyeah_art) che ama raccogliere dati sulle curiosità del mondo Pokémon.
Anche in questo quinto appuntamento di Forgotten Dex, Forgetti è pronto a portarvi cinque nuove curiosità sul mondo delle creature tascabili: lasciamoci guidare dalla sua intraprendenza e dalla sua sapienza! Siete pronti a scoprire le creature viste solamente nella serie animata?
Mongoose
Nonostante i mostriciattoli tascabili siano ispirati nelle fattezze e nei comportamenti agli animali, da tempo ci chiediamo se nel mondo dei Pokémon coesistano anche gli animali per come li conosciamo noi. Alcuni indizi ci indicano che potrebbe essere così, ma nessuna conferma ufficiale è mai arrivata. Eppure, in questo clima di non ufficialità, la serie animata si è talvolta concessa qualche sprazzo di autorialità mostrando del cibo reale come hamburger, bistecche, pesci al forno.
Addirittura in alcuni bozzetti dell’anime si possono vedere un cane o un gatto, oltre che i comunissimi uccellini cinguettanti. Soprattutto agli albori della serie animata era possibile intravedere qualche traccia di questi, il più palese è forse Mongoose presente nell’episodio 20 “Il fantasma sulla scogliera“. È tutta opera di un Gastly, che per spaventare l’Ekans di Jessie si divertì a creare l’illusione di una mangusta, animale famoso per cacciare i serpenti.
Quando i Pokémon non erano ancora numerosissimi, infatti, non si poteva fare altro che ricorrere agli animali reali per sopperire alle mancanze. La mangusta fece poi da ispirazione per Zangoose, il cui nemico naturale infatti altro non è che Seviper.
Tanti Bulbasaur, tante varianti
Il bello della serie animata, oltre alle sue piccole invenzioni, sono i piccoli errori di disegno o piccole varianti che si possono riscontrare qua e là. Sono tanti infatti i Pokémon che ogni tanto hanno ricevuto questo trattamento. Oggi parleremo di Bulbasaur e di alcune sue “versioni alternative”, prima tra tutte il Bulbasaur clone, o Bulbasaurtwo, che è presente nel primo film con protagonisti Mew e Mewtwo. Questo piccolo è stato il prodotto degli esperimenti del Dr. Fuji insieme a un Charmander e a uno Squirtle e presenta delle macchie tipiche degli altri mostriciattoli clonati nel film.
Un particolare Bulbasaur è quello appartenuto a Vera, compagna di Ash durante le avventure ambientate a Hoenn. Questo piccolo, oltre alle tipiche macchie, ne ha anche due a forma di cuoricini che si uniscono sulla fronte. Compagno di lunga data di Vera, si è evoluto fino in Venusaur aiutandola moltissimo nelle Gare Pokémon. Nel film “Pokémon – Scelgo Te!” si possono vedere i tre Pokémon Iniziali di Kanto e le loro evoluzioni su un calendario, e tutti hanno una strana e inusuale colorazione arancione, tra questi anche il nostro amato Bulbasaur.
Nell’episodio 28 (“Il salone di bellezza“), invece, abbiamo avuto la fortuna di intravedere un altro piccoletto dal bulbo verde con una particolare acconciatura in stile punk, condivisa con il suo Allenatore che lo tiene in braccio, un po’ come un easter egg quasi impercettibile ma che, se notato, regala corpose risate. Il bulbo verde del medesimo mostriciattolo non è poi così verde in un episodio ambientato a Kalos, dove una parte laterale, per un errore di disegno, ha la stessa colorazione del corpo. E come dimenticare il gigantesco Bulbasaur appartenuto all’Infermiera Joy dell’Isola dei Mandarini?
Baby Celesteela
Torniamo alle piccole licenze che l’anime si è ritagliato nel corso degli anni, perché durante le avventure ad Alola abbiamo potuto vedere un cucciolo di Celesteela. Nell’episodio “Decolla e risplendi, navicella!“, il Capitano Chrys racconta di averla incontrata mentre passeggiava sulla Collina dei Bamboo, e infatti il suo aspetto ricordava esattamente quello della tipica pianta orientale.
Questa storia e l’ispirazione stessa dell’Ultracreatura ricordano il Taketori monogatari (Racconto di un tagliatore di bamboo), un tipico racconto giapponese, in cui un tagliatore di bamboo trova una bambina grande quanto un pollice all’interno di una canna e la prende come sua figlia. Con il tempo la ragazza rivelerà di essere un’abitante della luna e deciderà di ritornare nella sua casa, come il Celesteela del racconto di Chrys.
Ultra Magnemite
E torniamo a parlare nuovamente del materiale originale introdotto dall’anime, perché insieme a qualche animale reale ha introdotto anche, di volta in volta, qualche concept interessante e mai sviluppato nei giochi della serie principale. Molte volte la serie animata si è presa il compito di introdurre alcuni Pokémon delle nuove generazioni in uscita, ma nel caso dell’episodio “It’s all in the name” ambientato a Galar ha persino inventato una creatura.
Durante l’episodio, un satellite viene colpito da una tempesta magnetica solare e comincia a emanare dei segnali elettromagnetici verso la Terra. I Magnemite, famosi per evolversi nella loro forma finale tramite i campi elettromagnetici, iniziano ad assemblarsi. Viene spiegato che il segnale misterioso potrebbe attivare una parte del corpo di Magnemite che serve all’evoluzione e che quindi questa stia portando i Pokémon ad assemblarsi fino a formare una grande sfera.
Qualcosa di più imponente e forte di un semplice Magneton. Questo evento potrebbe suggerire che diversi tipi di onde elettromagnetiche potrebbero innescare diverse evoluzioni di questo misterioso mostriciattolo, ma purtroppo i giochi della serie principale non hanno mai ufficializzato alcunché, per cui, per il momento, rimarremo con dei grossi quesiti e un pugno di mosche in mano.
Pik-Ash
Di umani trasformati in Pokémon ne abbiamo visti a iosa nel corso dei giochi Pokémon, al contrario ve ne sono stati veramente pochi nel caso della serie animata. C’è però un caso, nel corso dell’episodio 241 intitolato “La maga“, in cui una streghetta dice di saper fare entrare gli umani nella mente dei mostriciattoli. Così, dopo aver sgominato ancora una volta i piani del Team Rocket e realizzato la pozione per far sì che questo avvenga, Ash si offre volontario per provarla per primo.
E le promesse della strega vengono rispettate, solo che se il nostro protagonista riesce a capire Pikachu è perché… è stato trasformato in un Pikachu! Gli effetti della pozione, spiega la strega, sono solamente temporanei e quindi non costituiscono un vero e proprio danno, così Ash approfitta dell’occasione per spassarsela nel corpo di un Pikachu. Una versione molto carina del Pokémon Topo (o di Ash stesso) con il cappellino e i capelli arruffati del protagonista della serie animata che non è più stata rivista.
Ben fatto, Forgetti, e grazie come sempre! I nostri lettori non vedono l’ora di scoprire nuove curiosità e segreti dimenticati del mondo Pokémon, sbrigati a cercarne di nuove prima che esca la prossima puntata del Forgotten Dex!
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