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La scacchiera del VGC – Il competitivo Pokémon come una partita a scacchi: il metagame

Avete mai pensato al competitivo Pokémon come a una partita di scacchi? Ecco come il metagame funge da insidiosa scacchiera per i giocatori.

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Il competitivo Pokémon e le sue mille sfaccettature, meccaniche e segreti, con il passare degli anni, sta diventando sempre più un fenomeno, argomento, o gioco vero e proprio, che dir si voglia. Questa affascinante branca dei giochi Pokémon da noi tanto amati è diventata sempre più presente e di conoscenza comune anche tra i giocatori il cui obiettivo è terminare la storia principale, nonostante vi sia, anche una volta terminata, la possibilità di affrontare sfide mensili, o settimanali proposte regolarmente per arricchire l’esperienza di gioco.

L’essenza stessa del competitivo regala la possibilità di avere come un “gioco all’interno del gioco” e da qui nasce la parola metagame che rivela gran parte del meccanismo utilizzato nel competitivo Pokémon nel crescere, allenare, allevare i propri Pokémon preferiti e che scaturisce una naturale curiosità nel giocatore.

Il metagame rende il titolo in sé una sfida maggiore, offrendo così un’esperienza di gioco quasi senza limiti, portando il giocatore a pensare una vera e propria costruzione personalizzata di una squadra Pokémon basandosi non soltanto sull’efficacia delle mosse o sulle debolezze e resistenze dei mostriciattoli tascabili, ma andando ben oltre, portandolo a condurre una vera e propria partita di scacchi.

Il parallelismo tra Pokémon e… gli scacchi?

Il miglior esempio, o parallelismo a cui posso affidarmi per una più facile comprensione del funzionamento del metagame è proprio il principio degli scacchi, laddove ogni Pokémon rappresenta una pedina e ogni mossa può fare la differenza tra la vittoria e la sconfitta. Ogni turno è cruciale, poiché, come detto poc’anzi, non si tratta di un mero calcolo di danni inflitti o di tener conto di debolezze e resistenze, bensì strategie, mosse ragionate come un possibile scambio di Pokémon (detto, in gergo switch), tenendo conto proprio del costante mutamento del metagame e utilizzando i Pokémon proprio come pedoni, alfieri, cavalli, re e regine.

Esistono mosse e oggetti che preparano lo switch di un determinato alfiere o cavallo, pronto a lasciare il campo libero alla mossa della pedina principale. Un esempio? Esistono oggetti che potenziano abilità e che massimizzano l’efficacia in campo degli stessi alfieri, in preparazione all’ascesa in campo di uno scacco matto.

Come le meccaniche di gioco possono portare allo “scacco matto” nel competitivo Pokémon

Le meccaniche di gioco, ormai solite variare da un titolo all’altro, hanno senza dubbio reinventato, anno dopo anno, l’approccio da applicare in ogni battaglia e, conseguentemente, anche al metagame. Vediamo un esempio pratico di utilizzo massimizzato delle pedine a nostra disposizione:

  • Pelipper con l’abilità Piovischio (Drizzle) determinerà una condizione meteo favorevole a Pokémon di tipo Acqua, aumentando la potenza delle mosse del tipo stesso del 50% e, al contempo, diminuendo la potenza delle mosse di tipo Fuoco del 50%; inizierà, dunque, un’acquazzone la cui durata sarà di cinque turni, ma se Pelipper possedesse lo strumento Rocciaumida (Damp Rock) i turni diventerebbero otto.
  • La mossa Tuono (Thunder) acquisirebbe una precisione (accuracy) del 100%, così come la mossa Tifone (Hurricane)
  • Archaludon potrebbe usare la propria mossa esclusiva Elettroraggio (Electro Shot) in un turno soltanto, evitando così il turno di caricamento previsto per l’utilizzo della stessa.
competitivo-archaludon-pelipper

Questo è solo uno degli esempi di combinazione di alfiere e re, le cui abilità, strumenti e mosse permettono una strategia temibile e potenzialmente vincente nei confronti del proprio avversario. Le abilità e gli strumenti risultano a loro volta fondamentali per proteggere, avvantaggiare o indebolire le proprie pedine o addirittura il campo di gioco. Il parallelismo inizia a farsi più presente, vero?

Muovere le fila sulla scacchiera con il metagame

L’ultimo titolo Pokémon Scarlatto e Violetto ha dato una visione ancora differente del gioco, permettendo il cambio di tipo momentaneo a un qualsiasi Pokémon attraverso la Teracristallizzazione, ribaltando notevolmente le carte in tavola e gettando una sorta di alone di mistero su qualsiasi Pokémon in campo, portando il giocatore a domandarsi quale sarà il teratipo e come esso verrà utilizzato. Teracristallizzare il proprio Pokémon può essere utile sia per difendersi sia come strategia offensiva per massimizzare i danni inflitti da una mossa del suo stesso teratipo. Un esempio pratico di questa meccanica è il seguente:

  • Amonguss teratipo Acqua: teracristallizzazione utilizzata per rendere il Pokémon resistente a mosse di tipo Fuoco, Volante, Psico o Ghiaccio a cui risulterebbe debole per propria tipologia originale quale Erba e Veleno;
  • Crinealato teratipo Folletto o Spettro: teracristallizzazione utilizzata per massimizzare le mosse di tipo Folletto, quale Magibrillio (Dazzling Gleam), oppure Palla Ombra (Shadow Ball) nella versione con teratipo Spettro, sfruttando al massimo le proprie stab (bonus di tipo).

Alcuni termini potrebbero non essere del tutto familiari anche a chi non conosce il competitivo Pokémon, pertanto, riporto un nostro precedente articolo che approfondisce la terminologia specifica, che potete consultare qui.

La teracristallizzazione, come il Dynamax precedentemente, oppure le mosse Z hanno influenzato il metagame di appartenenza, ma non è sicuramente la peculiarità della meccanica la sola protagonista delle lotte competitive, quanto più i regolamenti e la propria fantasia, inventiva e strategia.

Il metagame, i regolamenti e la strategia

I regolamenti sono parte integrante del metagame che porta il giocatore a dover riorganizzare la propria scacchiera, avendo Pokémon ulteriori di cui disporre o, in alcuni casi, vedrà esclusi dal regolamento alcune tra le proprie pedine, vedendosi costretto a cambiare strategia, persino cambiando i pezzi più importanti! I regolamenti fungono anche da stimolo per i giocatori, permettendo di spaziare con inventiva e fantasia, inserendo nuovi elementi all’interno delle proprie squadre e adattandosi, così, al regolamento più attuale. Non scoraggiatevi giocatori! Si tratta di stimoli, di una sorta di dare e avere per potersi cimentare in sfide sempre maggiori, utilizzando Pokémon sempre diversi e provando a conoscerne nuovi.

L’attuale Regolamento G, ormai agli sgoccioli (regolamento utilizzato anche per i Campionati Mondiali Pokémon di Honolulu 2024), ha introdotto l’utilizzo degli Uber (per intenderci, si tratta di Pokémon leggendari, le cui statistiche superano quelle degli Over Used, ovvero i Pokémon più utilizzati e ritenuti più adatti nello specifico regolamento) e sconvolgendo la stabilità creatasi lungo il Regolamento F, così come per il precedente, cambiando più e più volte la scacchiera e passando da pedine bianche a nere.

Il bello, però, è proprio il reinventarsi, avere una propria strategia che può andare anche in senso diametralmente opposto al metagame dettato dal regolamento e costruire così una scacchiera anti metagame… Cosa intendo per anti meta? Analizzeremo il prossimo metagame e scopriremo insieme l’anti metagame nel prossimo approfondimento. Prendete scacchiere e Poké Ball, presto inizieremo un viaggio per scoprire le pedine del Regolamento H!

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