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In Giappone con Fender: Un emozionante viaggio alla ricerca di se stessi

Dalla tradizione del Kansai al caos di Tokyo. Il mio viaggio in Giappone riassunto in questo articolo!

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Benvenuti nella società degli eccessi e dell’iperconsumismo, una realtà opposta alla nostra dove ordine, rispetto e onore costituiscono le basi del Giappone. Tuttavia, come ogni cosa, anche un Paese apparentemente perfetto come il Giappone presenta l’altra faccia della medaglia. In questo viaggio ho vissuto la tradizione del Kansai e osservato la caotica quanto divertente Tokyo. Siete curiosi di sapere di cosa sto parlando? Dunque che aspettate? Preparate le valigie, si parte!

 Kyoto – Comincia il viaggio

Martedì 17 marzo: finalmente si parte. Verso il tardo pomeriggio raggiungo il gruppo all’aeroporto di Malpensa a Milano con le valigie pressoché vuote, pronte per essere riempite con peluche, gadget, action figure e qualsiasi altra cosa che attiri la mia attenzione. Il volo, con scalo a Istanbul, dura in totale circa 15 ore. Giunti all’aeroporto di Osaka prendiamo il treno e ci dirigiamo a Kyoto, dove finalmente, esausti, raggiungiamo il ryokan, un albergo tradizionale giapponese in legno con pavimento in tatami. Il bagno è esterno alla camera e il letto si chiama “futon”. È facile trovare un giardino interno alla struttura con piccoli alberi e un laghetto dove nuotano poche carpe, simbolo di forza in Giappone. In particolare mi sento in dovere di citare un fatto curioso: tra tutte le carpe, una sola era dorata. Lascio a voi le conclusioni.

Viaggio in Giappone MagikarpCromatico

Nemmeno il tempo di posare le valigie che l’euforia ci ordina di uscire per scoprire cosa ci attende. Giusto il tempo per una doccia e siamo già pronti per andare a cena in un “marcio”, termine utilizzato dal gruppo per indicare i ristoranti molto economici ma dalla dubbia qualità.

La mattina seguente ci si alza ben prima del previsto per far subito una tappa extra: il mercato del pesce. Nulla di speciale, due vie perpendicolari dove signori anziani gestiscono piccoli negozi. All’incrocio delle strade, tuttavia, vi è un interessante tempio Shintoista.

Una volta tornati in ryokan siamo pronti a partire per il Kinkaku-ji, il Tempio del padiglione d’oro. L’intera struttura, convertita in un tempio Zen, è ricoperta di foglie d’oro. Nel 1950 il Padiglione d’oro fu incendiato da un giovane monaco, il quale ne rimase talmente affascinato da volerlo distruggere. L’edificio è circondato da un parco meraviglioso quanto calmo e introspettivo.

TempioD'OroKyoto KyotoParcoPadiglioneD'Oro

La seconda tappa ci porta al parco dei macachi Iwatayama. Sebbene possa sembrare una meta futile, essa nasconde un piccolo tesoro. Arrivati in cima alla scalinata infatti, dopo una ventina di minuti, si può godere di un panorama meraviglioso.

ParcoIwatayama

 Nara – La dolce quiete

Nara si presenta come un piccolo centro immerso nella natura, dove i parchi non mancano e i cervi camminano numerosi per le strade, in attesa che qualche turista dia loro del cibo. Proseguendo per la passeggiata lungo il parco, si arriva al tempio Todai-ji. È la struttura in legno più grande al mondo e presenta al suo interno un Buddha di 16 metri. Tornando nel centro della città, abbiamo pranzato nella galleria commerciale dedicata ai ristoranti e ai negozi, una via breve e meno tradizionale. Nara è stata la capitale del Giappone dal 710 al 794, pertanto un periodo storico giapponese è per l’appunto conosciuto come Periodo Nara.

 Nara NaraBuddhaNara

Osaka – La città polare

Il nostro viaggio nella regione del Kansai (che ha ispirato la realizzazione della regione di Johto nei giochi Pokémon) continua a Osaka, una grande città con diversi punti in comune con Tokyo. Il centro ricorda infatti il quartiere di Akihabara, grande via commerciale della capitale. Con la presenza, però, di un corso d’acqua che divide le due sponde. Osaka è inoltre la più caotica delle città del Kansai, tanto da non aver apparentemente nulla a che fare con le città tradizionali della medesima regione. Non fosse per il meraviglioso Castello di Osaka, situato nell’omonimo parco. La passeggiata tra le larghe vie alberate è rilassante e permette di godersi al meglio la zona più calma della città.

OsakaParco OsakaParco2

CastelloOsaka

 Hiroshima – Un patrimonio storico inestimabile

Il 6 agosto del 1945, alle 8:15 la città di Hiroshima subì il primo attacco nucleare della storia con conseguenze agghiaccianti. Dopo un breve flash, circa 80 mila persone persero istantaneamente la vita, incenerite dall’esplosione. Coloro che non morirono immediatamente, sono deceduti in seguito a causa delle infezioni causate dalla Black Rain (pioggia carica di radioattività che ha contaminato e avvelenato cibo, acqua e persone). Dopo tale tragedia, gli americani hanno allestito campi di soccorso. Non perché si sentissero in colpa, ma per verificare l’efficacia del loro “giocattolo di morte”. Miracolosamente, un edifico vicino, seppur con ingenti danni, non venne raso al suolo. Tale struttura è l’Hiroshima Peace Memorial, simbolo della speranza.

Il museo di Hiroshima, situato accanto al luogo della detonazione di Little Boy (la prima atomica), espone statue di ragazzi giapponesi che, facendosi spazio tra le macerie e i cadaveri, hanno parti del corpo che letteralmente si sciolgono. Il museo inoltre presenta vestiti logori, parti di corpo dilaniate e reliquie. Le testimonianze audio dei pochi superstiti pervadono l’anima e la turbano tanto da mostrarti chiaramente la disperazione dei volti e la dinamica dell’evento come se fosse davanti ai tuoi occhi. Il clima surreale che si respira a Hiroshima ti cambia o quantomeno solleva quesiti sulla nostra umanità che ci portano a riflettere a lungo.

 

Miyajima – La rivelazione che non ti aspetti

L’isola Miyajima è situata nella parte nord-occidentale della Baia di Hiroshima. Celebre è il Santuario shintoista di Itsukushima. Particolare è il portale che conduce all’isola. Tale porta, posta in acqua, serviva a purificare le imbarcazioni prima che arrivassero a terra; si pensava infatti che l’isola fosse abitata da alcune divinità. Avendo trovato la marea bassa, siamo riusciti ad avvicinarci al portale. Miyajima, nonostante il considerevole numero di turisti, si può visitare senza troppe pressioni. È inoltre possibile giungere in cima a un piccolo monte attraverso un sentiero immerso nella natura per godere di un ottimo panorama.

Miyajima

Kurayoshi e Tottori – Quando tutto si trova nel nulla

Tottori, rinomata per le dune di sabbia, è una città della regione di Chugoku. Ho visitato e vorrei soffermarmi però su una piccola città vicina: Kurayoshi. Dista oltre 4 ore di treno da Kyoto, ma ne vale davvero il tempo e la fatica. Ci si trova nel nulla, il nulla più assoluto. Quel nulla che significa tutto, lontano dal caos, dalla frenesia e da tutto ciò che è materiale. Potrei definire Kurayoshi come l’anti-Tokyo. Abbiamo scalato la “Montagna Magica”, luogo noto a chi legge le opere di Jiro Taniguchi. Il percorso è un lungo sentiero immerso nel verde selvaggio, con qualche affascinante stele avvolta da muschio e radici e un tempio protetto da imponenti guardiani. Arrivare in cima ci ha donato una soddisfazione non indifferente, ma è un po’ prima che il nostro cuore si è aperto dinanzi a una vista e a un paesaggio estremamente suggestivo e introspettivo.

Kurayoshi Kurayoshi2Kurayoshi3

Tutto ciò che ci circonda non è necessario e ci allontana da noi stessi. Ci fanno credere che ne abbiamo bisogno, che senza quell’oggetto di ultima generazione non vivremo bene, perché è alla base del mercato creare una necessità per vendere il prodotto. Tuttavia, basta vivere di persona determinati luoghi per svegliarci e realizzare che la felicità è nelle piccole cose quotidiane che ogni giorno ci lasciamo sfuggire perché siamo troppo impegnati a osservare lo schermo luminoso del nostro cellulare, computer o Game Boy.

Tokyo – Il delirio

La seconda settimana del viaggio è dedicata a Tokyo, capitale del Giappone e regno del caos nonché cimitero dei nostri risparmi. Il discorso intorno a questa città è parecchio dispersivo, pertanto dividerò il testo per quartieri.

– Tokyo Tower –

La Tokyo Tower si trova nel quartiere di Minato. Con un’altezza di 333 metri, è la ventitreesima struttura più alta al mondo e la seconda in Giappone. Ricorda molto la Tour Eiffel, ma a differenza di essa la Tokyo Tower è bianco-arancione. Di recente è stato creato un parco a tema One Piece al suo interno. I turisti possono raggiungere un primo osservatorio a quota 150 metri, mentre il secondo osservatorio raggiunge i 250 metri d’altezza.

TokyoTowerPanorama TokyoTowerPanorama2

– Torri del Governo, Shinjuku –

Nel quartiere di Shinjuku siamo saliti in cima alle Torri del Governo, al 45esimo piano. La vista di una Tokyo notturna è stupenda.

Shinjuku

– Ikebukuro (J-World e Pokémon Center) –

È un quartiere interessante, perché nonostante sia puramente commerciale, si passeggia volentieri per le vie e non si respira la frenesia di altre zone. Il Sunshine City è un centro commerciale che, oltre a ospitare molti negozi come uno dei tanti Ghibli Store, presenta il J-World e il nuovo Pokémon Center.

Il J-World è un parco a tema della rivista Jump dov’è possibile divertirsi con attrazioni legate a Naruto, One Piece, JoJo, Dragon Ball e altre serie minori. La mia preferita è senza dubbio la Kamehameha con la realtà virtuale. Sostanzialmente non solo ho visto Goku trasformarsi in Super Sayan davanti ai miei occhi come se fosse una persona in carne e ossa, ma ho battuto Freezer accanto a lui effettuando una Kamehameha vera. Se volete il mio indirizzo per inviarmi i proiettili nelle buste, contattatemi in privato.

Il Pokémon Center è stato spostato e ampliato. All’interno sono presenti statue raffiguranti MegaLucario, MegaMewtwo Y e MegaCharizard X/Y. È possibile acquistare articoli da cancelleria, action figure, pantofole, carte, peluche e molto altro. Ripeto, per recapitarmi minacce scrivetemi in privato.

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– Akihabara –

Akihabara è il quartiere più commerciale di Tokyo. Si presenta come un’enorme via dove ogni edificio ha almeno cinque piani di action figure, gadget o qualsiasi altro oggetto materiale che si possa vendere. È il caos più assoluto. L’intera via è tempestata di neon, cartelloni pubblicitari e schermi mastodontici. La foto che segue è solo un piccolo squarcio del quartiere.

Akihabara

– Shibuya –

Quartiere dei giovani e delle mode. Celebre è la statua di Hachiko, il cane che morì fedelissimo al suo padrone e fonte d’ispirazione per innumerevoli opere. Appena fuori dalla stazione si trova inoltre l’incrocio più grande e affollato al mondo. Quando scatta il verde, essendoci anche le strisce pedonali diagonali, pare davvero che un esercito ti stia venendo addosso. Un altro punto d’interesse è il Mugiwara Store, negozio dedicato a One Piece.

Shibuya     MugiwaraStore

– Ueno –

Ueno è un quartiere di Tokyo famoso per l’omonimo parco dov’è possibile, solo durante pochi giorni l’anno, verso la fine di marzo, ammirare i ciliegi in fiore lungo tutta la via. La passeggiata è suggestiva e permette di trovare un po’ di calma e pace nel caos generale di Tokyo. Per questo e altri motivi è il mio secondo quartiere preferito della capitale.

 Ueno

– Odaiba –

Finalmente giungiamo al mio quartiere preferito di Tokyo. I maggiori punti d’interesse sono il Gundam in scala reale, il ristorante a tema One Piece, la ruota panoramica, il parco SEGA, Legoland e il centro commerciale Acqua City. Odaiba è un’isola artificiale dalla quale è possibile, a mio parere, ammirare il panorama più suggestivo della città. Non per l’altezza, quanto per il cielo. Lontana dai grattacieli, Odaiba permette di alzare gli occhi senza che un edificio ostacoli la vista. Il Sole che cala dietro alla città crea un tramonto che pare fermare il tempo, lasciando spazio a un vero e proprio dipinto.

Odaiba OdaibaGundam

Odaiba2

OdaibaPanoramica

– Museo Ghibli –

L’ultima tappa del mio viaggio ci porta a visitare il museo dello Studio d’animazione più magico e meraviglioso: lo Studio Ghibli. Situato a Mitaka, il museo si raggiunge passeggiando accanto a un ruscello accompagnato dal viale alberato. Le foto all’interno sono severamente vietate, tuttavia ho effettuato qualche scatto dell’esterno.

Ghibli3   Ghibli2

Ghibli

Il mio viaggio si conclude così, con molte certezze in più e una valigia piena di ricordi. È stata un’esperienza unica, meravigliosa e indescrivibile, resa tale anche grazie alle persone che mi hanno accompagnato in questo folle viaggio all’insegna della tradizionalità e del divertimento. Ritengo che tutti, almeno una volta, debbano visitare entrambe le facce del Giappone. Spero di essere riuscito a rendervi partecipi almeno in parte di questa esperienza, augurandovi davvero di poterla vivere con i vostri occhi un giorno. Per quanto mi riguarda, il mio è sicuramente un arrivederci.

Fender

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