Bentornati nel nuovo numero di PokéQuark! Questo mese la nostra rubrica di approfondimento visita la regione di Sinnoh per puntare i riflettori su Snover e Abomasnow. Le vacanze natalizie sono infatti il periodo più adatto per scoprire tutti i segreti di questa coppia legata indissolubilmente alla neve. Pronti a un incontro ravvicinato con due abitanti delle candide lande innevate di Sinnoh? La nostra esplorazione ha inizio!
Snover e Abomasnow: alcuni dati preliminari
Eccoci al nuovo numero di PokéQuark, la rubrica in cui proponiamo un’analisi dettagliata delle ispirazioni che hanno dato origine alle creature tascabili. L’approfondimento di questo numero è incentrato su Snover e la sua evoluzione Abomasnow. Ecco alcuni dati preliminari per conoscere meglio i protagonisti di questo approfondimento.
Categoria: Pokémon Albergelo
Tipo: Erba/Ghiaccio
Altezza: 1,0 m
Peso: 50,5 kg
Abilità: Scendineve (Snow Warning)
Snover è una creatura tascabile introdotta a Sinnoh. Nel Pokédex di questa regione è associato al numero 142, mentre in quello Nazionale è abbinato al 459. Il suo nome potrebbe combinare i sostantivi inglese snow (neve) e cover (copertura). Snover potrebbe inoltre essere la fusione delle due componenti del verbo frasale to be snowed under (essere ricoperto di neve).
La variante giapponese del nome Snover, vale a dire Yukikaburi (ユキカブリ), potrebbe invece unire i vocaboli nipponici 雪 (yuki, neve) e 頭 (kaburi, testa) o 被り kaburi (traducibile come “copricapo” o “copertura”). Non si esclude inoltre un rimando alla parola 蕪 (kabu, rapa). Nei videogiochi Snover si evolve in Abomasnow a partire dal livello 40.
Categoria: Pokémon Albergelo
Tipo: Erba/Ghiaccio
Altezza: 2,2 m
Peso: 135,5 kg
Abilità: Scendineve (Snow Warning)
Abomasnow è un Pokémon apparso per la prima volta nella terra di Sinnoh. Nel Pokédex di questa regione si trova al numero 143, mentre in quello Nazionale occupa la posizione 460. Questa creatura tascabile è inoltre in possesso di una forma megaevoluta, attivabile tramite lo strumento chiamato Abomasnowite. Il particolare design della megaevoluzione ricorda la classica forma esagonale della tipologia più diffusa di cristalli di ghiaccio che compongono i fiocchi di neve. Un’idea esplorata anche nella regione di Unima con l’introduzione di Cryogonal, il Pokémon Cristallo.
Il nome Abomasnow deriva probabilmente dall’appellativo “abominevole uomo delle nevi” (Abominable Snowman), uno dei tanti soprannomi della creatura leggendaria nota come yeti. La versione giapponese, ovvero Yukinooh (ユキノオー) rappresenta invece la fusione dell’espressione 雪の王 (yuki no ō, ovvero “re delle nevi”).
La presenza della parola che indica il re è in linea con i nomi assegnati agli stadi evolutivi finali di diversi Pokémon. Basti pensare a creature quali Kingler, Nidoking, Slaking, Seaking, Kingdra e Kingambit. La parola king (re) esprime in maniera immediata non solo il loro aspetto maestoso, ma anche la loro potenza distruttiva sul campo di battaglia. Abomasnow può rivendicare il dominio delle lande innevate, ma fuori dal suo habitat naturale la competizione è davvero accesa!
Il mito dello yeti: la sfuggente creatura dell’Himalaya
Tra i principali modelli di Abomasnow spicca lo yeti, una creatura leggendaria nota in tutto il mondo. La parola yeti, derivata dal tibetano yeh-teh, può essere tradotta come “quella cosa là” o “uomo delle rocce”. Descritto come un animale alto e possente simile a una scimmia, avrebbe un’altezza compresa tra 1,80 e 3,15 metri. Secondo le dicerie popolari, lo yeti vivrebbe sul monte Everest e sull’Himalaya, la catena montuosa più elevata al mondo. Qui sfrutterebbe l’inaccessibilità del territorio e la sua folta pelliccia bianca e argentata per nascondersi dagli esseri umani.
Il legame con i territori montuosi e innevati si evince inoltre da uno dei suoi soprannomi. Lo yeti è infatti conosciuto anche come abominevole uomo delle nevi, un appellativo con una storia alquanto curiosa. Esso deriva infatti da una traduzione giornalistica errata di Metoh Kangmi, una parola in lingua nepalese traducibile come “uomo-orso delle nevi”.
“Crea tormente sui monti ricoperti da nevi perenni. È l’abominevole uomo delle nevi.”
Descrizione di Abomasnow nel Pokédex di Pokémon Diamante Lucente
La leggenda dello yeti, inizialmente limitata alle popolazioni himalaiane, si è lentamente diffusa in tutto il mondo, conquistando gli appassionati di criptozoologia. Analogamente al mostro di Loch Ness o al Bigfoot nordamericano, diverse persone hanno dichiarato di averlo avvistato. A oggi, queste dichiarazioni non risultano però supportate da prove certe. A sostegno di queste tesi figurano infatti soltanto resoconti orali e reperti di dubbia provenienza. Elementi che risultano insufficienti a dimostrare l’esistenza di questa creatura.
Sull’identità dello yeti sono state formulate molteplici ipotesi. Alcuni sostengono che possa essere un discendente del gigantopiteco, il più grande primate mai esistito sulla Terra. Vissuto dal Pliocene al Pleistocene tra Cina, India e Vietnam, è ritenuto estinto dalla maggior parte degli studiosi. Certi sostengono però che possa aver trovato rifugio tra le montagne dell’Himalaya. Come nel caso di altre creature preistoriche, anche il gigantopiteco si sarebbe rimpicciolito progressivamente, finendo per assumere la forma del celebre yeti.
Altri ipotizzano invece che dietro l’abominevole uomo delle nevi si nascondano degli esseri umani cresciuti nella natura selvaggia. Nello specifico, a essere scambiati per degli yeti potrebbero essere stati degli individui affetti da ipertricosi. Questa malattia, che provoca la crescita anomala dei peli su tutto il corpo, viene spesso ricollegata anche ai miti sui lupi mannari. Non è quindi difficile credere che l’ipertricosi possa aver generato diverse leggende in giro per il mondo.
“Vive sui monti innevati. Ha avuto pochi contatti con gli umani, quindi è molto curioso nei loro confronti.”
Descrizione di Snover nel Pokédex di Pokémon Diamante
Certe persone teorizzano che lo yeti possa essere ricollegato ad alcune specie di scimmie che vivono nelle zone più elevate dell’Himalaya. Tra queste figurano il rinopiteco dorato (Rhinopithecus roxellana) e il presbite dell’Himalaya (Semnopithecus schistaceus).
Tra le tante ipotesi diffuse al giorno d’oggi, quella maggiormente accreditata fa coincidere l’abominevole uomo delle nevi con diverse specie di orso. Tale teoria è supportata dall’analisi scientifica di numerosi reperti (come ossa, peli e denti) rinvenuti nei pressi di grotte e monasteri e tradizionalmente attribuiti allo yeti. Tra queste specie si possono menzionare l’orso nero asiatico (Ursus thibetanus), l’orso azzurro tibetano (Ursus arctos pruinosus) e l’orso bruno dell’Himalaya (Ursus arctos isabellinus). Gli avvistatori dello yeti potrebbero essere stati ingannati da massicci animali pelosi in grado di assumere una postura eretta con una certa facilità.
Il fantomatico yeti potrebbe anche essere un animale ancora sconosciuto. L’Himalaya è infatti una delle aree biologicamente più ricche della Terra. Tra il 1998 e il 2008, sull’Himalaya orientale sono state scoperte circa 353 nuove specie. Non è irragionevole pensare che questo territorio possa avere in serbo tante sorprese!
Le leggende sull’abominevole uomo delle nevi, oltre ad alimentare la fantasia degli appassionati di criptozoologia, hanno ispirato anche diversi prodotti di intrattenimento. In Monsters & Co (Monsters, Inc.), film d’animazione del 2001 targato Pixar Animation Studios, lo yeti è protagonista di alcune scene memorabili ambientate sull’Himalaya.
Ben più recente è Il piccolo Yeti (Abominable), lungometraggio animato del 2019 firmato DreamWorks Animation. La pellicola ruota attorno a un esemplare di yeti fuggito da un laboratorio della moderna e caotica Shangai. Trovato per caso da una ragazza chiamata Yi, lascia la città con lei e i suoi amici Jin e Peng per tornare sul monte Everest. Il viaggio del quartetto è però pieno di ostacoli. Il gruppo è infatti inseguito da alcuni individui senza scrupoli al servizio di un ricco industriale che sogna di mostrare lo yeti al mondo intero.
Insomma, gli anni passano, ma la leggenda dell’abominevole uomo delle nevi continua a suggestionare i creativi e il pubblico di tutte le età!
Gli alberi sempreverdi: quando la natura resiste al gelo
Il design di Snover e Abomasnow è stato influenzato, verosimilmente, anche dalle piante note in botanica come sempreverdi. A differenza delle caducifoglie, che si spogliano del loro manto quando il clima inizia a diventare avverso (generalmente in autunno), le foglie dei sempreverde resistono al cambio di stagione. Esse si rinnovano in maniera graduale, in genere durante la formazione delle gemme. Quando le vecchie foglie dei sempreverdi cadono, vengono subito sostituite dalle nuove.
I sempreverdi sono largamente diffusi nei territori caratterizzati da climi tropicali umidi e nella macchia mediterranea. Queste piante abbondano anche in numerose regioni dominate da climi freddi. In queste località i sempreverdi spiccano per la resistenza del loro fogliame, che non si lascia abbattere dal sopraggiungere del gelo e della neve. L’insolita coesistenza del tipo Ghiaccio e del tipo Erba in Snover e Abomasnow si spiega tenendo conto della convivenza tra sempreverdi e climi rigidi. Anche la combinazione del bianco e del verde rimanda all’immagine di un albero sempreverde ricoperto di neve.
Nello specifico, l’aspetto dei due Pokémon in esame potrebbe essere stato influenzato dall’abete. Questo sostantivo indica un genere che include 48 specie di conifere (ovvero piante arboree perlopiù con foglie aghiformi) sempreverdi della famiglia delle Pinaceae. Gli abeti sono diffusi principalmente nelle aree montane delle regioni temperate e boreali dell’emisfero settentrionale di Europa, Asia, Africa settentrionale, America settentrionale e America centrale. Le specie, caratterizzate da una chioma di forma piramidale composta da foglie aghiformi, possono raggiungere altezze comprese tra i 10 e gli 80 metri.
“In primavera, attorno al ventre gli crescono delle bacche simili a dolci ghiaccioli.”
Descrizione di Snover nel Pokédex di Pokémon X
Durante la stagione invernale, gli abeti, proprio come altre conifere, ricoprono un ruolo fondamentale nel sostegno della fauna selvatica. Queste piante offrono infatti nutrimento a tantissimi animali, diversi per dimensioni e abitudini. Gli scoiattoli e le marmotte traggono sostentamento dai semi presenti nelle pigne, mentre diverse specie di insetti si cibano delle foglie aghiformi. Cervi e orsi banchettano spesso con la corteccia delle conifere e alcuni uccelli gravitano attorno a esse per nutrirsi di piccole larve o bacche.
Tra i numerosi volatili supportati dalle conifere si può citare anche il gufo delle nevi (Bubo scandiacus), conosciuto in Italia anche come civetta delle nevi. Questa specie utilizza queste piante per riposarsi, sorvegliare l’ambiente circostante e proteggersi da freddo, vento e precipitazioni. Dal momento che il volto di Abomasnow ricorda molto un gufo delle nevi, non è da escludere che anche questo animale sia stato usato come modello. Tra gli ispiratori potrebbe esserci Edvige (Hedwig nella versione originale), l’iconica civetta delle nevi della saga di Harry Potter, che ha debuttato sul grande schermo nel 2001. Abomasnow ha un grande potenziale anche come stella del cinema di Pokéwood!
Rifugi innevati tra Sinnoh e il Giappone
L’esordio di Abomasnow e Snover nel Pokédex di Sinnoh non coglie certamente di sorpresa. Questa regione è infatti ispirata all’isola di Hokkaido, la terra più settentrionale del Giappone. Caratterizzata da inverni estremamente rigidi, accoglie anche numerose stazioni sciistiche. La città di Nevepoli simula proprio queste località di montagne con inverni freddi e innevati. Snover e Abomasnow non potevano che popolare queste aree del mondo Pokémon!
A ben guardare, esistono però anche altri collegamenti tra le due creature tascabili e il territorio e la cultura del Sol Levante. Il cappello indossato da Snover somiglia ad esempio al kanji giapponese 山, che indica la montagna. Questa coppia ricorda inoltre il fenomeno noto come juhyo, che si verifica durante l’inverno sul monte Zao, a cavallo tra le prefetture di Yamagata e Miyagi.
In queste zone, i numerosi abeti di Maries vengono ricoperti da grandi quantità di neve e ghiaccio dall’azione dei venti siberiani. A causa di questo fenomeno, le piante si trasformano in statue imponenti e, per certi versi, inquietanti. Per tale ragione, in inverno questi abeti sono conosciuti come “mostri di neve“, “mostri di ghiaccio” o “code di gambero”. In questi paesaggi candidi e misteriosi, Snover e Abomasnow potrebbero diventare campioni di nascondino!
“Crea bufere che ricoprono di neve ampissime aree. È noto anche come mostro dei ghiacci.”
Descrizione di Abomasnow del Pokédex di Pokémon Perla Splendente
Abomasnow e Snover nell’anime: tra comparse e partner fidati dei Capipalestra
Snover e Abomasnow vantano numerose apparizioni anche nella serie animata Pokémon. Poiché sono strettamente legati alla neve e alla vegetazione, questi due Pokémon appaiono in alcune puntate ambientate in montagna. È il caso dell’episodio 83 della serie Pokémon XY, in cui Ash e i suoi amici incontrano un imponente Abomasnow che veglia su un giovane Snover malato. Pur prediligendo una vita solitaria e tranquilla, gli Abomasnow non esitano ad attaccare per proteggere i piccoli e indifesi Snover.
“Agitando le grosse braccia come dei martelli scaccia i gruppi di Darumaka che prendono di mira gli Snover.”
Descrizione di Abomasnow nel Pokédex di Pokémon Spada
Proprio come accade in numerosi videogiochi della serie principale, anche nell’anime Abomasnow è al fianco di diversi Capipalestra specializzati nel tipo Ghiaccio. La stazza e la forza di questo Pokémon lo rendono infatti perfetto come partner per le lotte.
Durante il suo viaggio a Sinnoh, il giovane Ash affronta l’Abomasnow di Bianca, Capopalestra della città di Nevepoli. Il resistente e massiccio Pokémon Arbergelo è un osso duro, in grado di mettere il ragazzo in seria difficoltà. Grazie alla perseveranza di Chimchar, il giovane di Biancavilla ottiene però la vittoria e riesce ad aggiungere la Medaglia Ghiacciolo alla sua collezione.
Altrettanto indimenticabile è la sfida che Ash lancia a Edel, Capopalestra di Fractalopoli, città situata nella regione di Kalos. A distanza di anni, lo scontro è ancora impresso nella mente degli spettatori per la furia travolgente del MegaAbomasnow di Edel. La sua carica dirompente viene arrestata solo dall’agile Greninja di Ash, che fa trionfare l’Allenatore di Biancavilla.
Per merito della sua aura misteriosa, Abomasnow riesce a trasformare anche una fugace apparizione in un momento memorabile. Lo stesso vale per il piccolo Snover: con il suo spirito dolce e allegro è in grado di entrare immediatamente nei cuori degli spettatori. Chissà, forse un giorno i due Pokémon Albergelo riusciranno a ritagliarsi uno spazio significativo nella serie animata…
Conclusioni
In questo numero della rubrica PokéQuark abbiamo analizzato le origini e le ispirazioni di Snover e Abomasnow. Il viaggio che abbiamo intrapreso, avviato tramite un’analisi etimologica, ci ha portato sulle cime dell’Himalaya, dove abbiamo esaminato il mito dello yeti. Il cammino è proseguito con uno sguardo sulla flora e la fauna dei climi freddi e alcune curiosità sulla geografia del Giappone. Non sono mancati nemmeno dei riferimenti al mondo del cinema e all’animazione, con un’attenzione particolare all’anime Pokémon. Ci auguriamo che questo approfondimento abbia contribuito a rinnovare il vostro interesse nei confronti di Snover e Abomasnow. Sotto la coltre di neve, questi due abitanti di Sinnoh nascondono un mondo tutto da scoprire!
Proprio come per gli approfondimenti precedenti, anche questo numero si conclude con dei regali per voi. Qui di seguito potete trovare i meravigliosi sfondi per desktop realizzati da hiro_poket_compendium. Grazie al suo incredibile lavoro chiunque può dare un originalissimo tocco invernale ai propri PC, smartphone e tablet. Con un pizzico di fantasia, basta un solo sguardo per sentirsi un esploratore alla conquista della vetta più alta!
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