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PokéQuark: Flabébé, Floette e Florges, un giardino di fiori graziosi e resilienti

Questo mese la rubrica PokéQuark fa tappa nella raffinata Kalos per analizzare le origini di Flabébé, Floette e Florges.

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   · 22 min lettura Rubriche
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L’appuntamento mensile con la rubrica PokéQuark torna a farvi compagnia! Questa volta il nostro approfondimento è incentrato su Flabébé, Floette e Florges, una famiglia evolutiva nativa di Kalos, territorio ispirato alla Francia. L’analisi di un trio legato ai fiori è un modo per celebrare l’arrivo della primavera, ma non solo. Alla luce del recente trailer di Leggende Pokémon: Z-A, questa è la sede perfetta per esaminare l’esemplare di Floette al fianco del personaggio di AZ. Insomma, è il momento ideale per ripercorrere le origini e identificare il potenziale espressivo di queste tre creature tascabili! 

Flabébé, Floette e Florges: alcuni dati preliminari

Eccoci al nuovo numero di PokéQuark, la rubrica che esplora le possibili origini delle creature tascabili. L’approfondimento di questo mese è dedicato a Flabébé, Floette e Florges, una famiglia evolutiva esclusivamente di sesso femminile. Come di consueto, la nostra analisi parte dai dati ufficiali riportati nel Pokédex, il nostro fidato supporto in questa fase iniziale.

Flabebe

Categoria: Pokémon Monofiore
Tipo: Folletto
Altezza: 0,1 m
Peso: 0,1 kg
Abilità: Fiorvelo (Flower Veil)

Flabébé è una creatura tascabile che ha fatto il suo debutto a Kalos. Nel Pokédex di questa regione è associato al numero 68, mentre in quello Nazionale è abbinato al 669. Flabébé appartiene al tipo Folletto, introdotto nel franchise con il lancio dei giochi Pokémon X e Y (2013). Con il lancio di questi nuovi capitoli, molti mostriciattoli già noti (come Jigglypuff, Clefairy, Togetic e Marill) sono stati associati al tipo Folletto, rivoluzionando l’andamento delle lotte Pokémon. Esaminando il Pokédex Nazionale dall’inizio, occorre raggiungere Flabébé per trovarsi davanti al primo Pokémon abbinato al tipo Folletto fin dal suo esordio.

Il nome Flabébé deriva, verosimilmente, dalla combinazione tra la parola inglese flower (fiore) e il vocabolo francese bébé (bambino). Gli stessi termini si rintracciano anche nella versione giapponese, ovvero フラワー (Flabebe), che si differenzia unicamente a livello di pronuncia. Essa è infatti priva degli accenti che caratterizzano la versione adottata in Italia e in altri paesi occidentali. 

Nei videogiochi Pokémon della serie principale, Flabébé si evolve in Floette a partire dal livello 19

Floette

Categoria: Pokémon Monofiore
Tipo: Folletto
Altezza: 0,2 m
Peso: 0,9 kg
Abilità: Fiorvelo (Flower Veil

Floette è un Pokémon apparso per la prima volta a Kalos. Nel Pokédex Nazionale occupa il numero 670, mentre in quello della sua regione si trova accanto al 69. Il suo nome può essere interpretato come l’unione tra il vocabolo inglese flower (fiore) e il suffisso francese -ette, dotato di valore diminutivo. Non si esclude nemmeno un rimando alla parola inglese floret (inflorescenza), che in botanica designa un insieme di fiori la cui disposizione ne ricorda uno solo. Questa analisi può essere applicata anche alla versione nipponica del nome, poiché questa creatura tascabile è nota come Floette (フラエッテ) anche nel Sol Levante. 

Nei giochi Pokémon della serie principale, gli esemplari di Floette esposti allo strumento Pietrabrillo si evolvono in meravigliosi Florges.

Florges

Categoria: Pokémon Giardino
Tipo: Folletto
Altezza: 1,1 m
Peso: 10,0 kg
Abilità: Fiorvelo (Flower Veil

Florges è un Pokémon introdotto nella terra di Kalos. Nel Pokédex Nazionale occupa la posizione 671, mentre in quello della sua regione nativa è abbinato al numero 70. Il suo nome deriva probabilmente dalla fusione tra il termine flower (fiore) e l’aggettivo gorgeous (bellissimo), entrambi in lingua inglese. Anche in questo caso, non si riscontrano differenze con la versione giapponese, vale a dire フラージェス (Florges). 

Flabebe-Floette-Florges

Flabébé, Floette e Florges possiedono ben cinque forme (Fiore Rosso, Fiore Giallo, Fiore Arancione, Fiore Bianco e Fiore Blu). Esse si differenziano in base alla tinta dei fiori associati a questi Pokémon. Un raduno di questi Pokémon non può che dare vita a composizioni variopinte e strabilianti! 

Le ninfe, le dee della natura dell’antica Grecia

Il legame con i fiori e l’aspetto umanoide di Florges e delle sue pre-evoluzioni permettono anche di ipotizzare una connessione con le ninfe. Queste dee minori della mitologia greca, perlopiù immortali, erano delle personificazioni della natura generalmente associate alle acque, alla vegetazione, all’aria o al cielo

Lenoir Charles Amable ninfa foresta

Tra le ispiratrici potrebbe esserci la ninfa Clori, il cui nome deriva dall’aggettivo χλωρός (chlōrós, ovvero “verdeggiante”). Nel mito riportato da Ovidio (43 a.C.-18 d.C.), si racconta che fu rapita da Zefiro, innamoratosi di lei a prima vista. Dopo la celebrazione del matrimonio, il dio del vento offrì alla sposa il controllo su fiori, giardini e campi. La ninfa Clori, trasformatasi nella dea Flora, divenne così un punto di riferimento per la popolazione. Venerarla era un modo per celebrare la primavera, i fiori, la fioritura e l’ampia varietà di boccioli e miele

“Può vivere per centinaia di anni e dedica la sua intera esistenza alla cura dei giardini fioriti.”

Descrizione di Florges nel Pokédex di Pokémon Ultraluna

Tradizionalmente, Flora viene rappresentata con una ghirlanda floreale sulla testa. Questo elemento si ritrova anche nella piccola e graziosa Flabébé. Con la sua coroncina e il suo fidato fiore, questa creaturina tascabile sembra davvero una dea in miniatura! 

Botticelli primavera
Una delle più celebri raffigurazioni della dea Flora è offerta dal dipinto Primavera, una delle opere più celebri del pittore Sandro Botticelli (1445-1510). Nella parte destra del quadro viene messo in scena il rapimento della ninfa Clori a opera di Zefiro. Accanto ai due personaggi appare anche la dea Flora, la cui corona di fiori simboleggia il suo potere sul mondo vegetale. Attualmente, il dipinto può essere ammirato presso la Galleria degli Uffizi di Firenze. 

Tra i possibili modelli tratti dalla mitologia greca potrebbe esserci anche Antheia, figlia di Zeus (il re degli dèi olimpi) ed Eurinome (la dea dei prati). Ella era annoverata tra le Cariti, dee legate al culto della natura e alla bellezza associata a essa. Come molte altre divinità native dell’antica Grecia, anche le Cariti avevano un corrispettivo romano, ovvero le Grazie. Qui, Antheia era conosciuta come Antea.

Alfons Mucha primavera

Il nome della dea Antheia deriva dalla parola greca ἄνθος (anthos), traducibile come “fiore”. Associata alla vegetazione, ai giardini, ai fiori e alle ghirlande, veniva spesso raffigurata con una corona di fiori sulla testa. Altrettanto plausibile è un riferimento al mondo delle Anthousai (Ανθούσαι), ninfe floreali della mitologia greca con capelli simili a fiori di giacinto. L’aspetto di questa pianta, che sboccia all’inizio della primavera in Europa e Asia, si ricollega anche alla forma della “chioma” dell’elegante Florges. La longeva Pokémon Giardino può contare su numerose cugine amanti della natura! 

Hyacinthus giacinto

Le magiche fate: dal folklore ai giorni nostri 

Sia Flabébé sia Floette sono caratterizzate da una statura ridotta e possiedono delle orecchie che ricordano delle piccole ali. Tali elementi consentono di ipotizzare una connessione tra questi due Pokémon e il mondo delle fate, creature leggendarie antropomorfe del folklore europeo dotate di poteri soprannaturali.

fata

Queste figure femminili, alate e dotate di bacchetta magica nell’immaginario comune, devono molto alla mitologia classica. Esse derivano infatti l’aspetto di fanciulla dalle ninfe e la capacità di giocare con i destini degli esseri umani dalle Parche romane. Nelle fiabe, sono le fate a proteggere i neonati e ad assegnare le virtù ai figli dei sovrani. 

Brock Fairy
La parola inglese fairy tale (fiaba), che indica un racconto breve ricco di magia e esseri magici, è una traduzione letterale dell’espressione francese conte de fées (racconti di fate). Questa parola è stata coniata dalla scrittrice francese Marie-Catherine d’Aulnoy, che intitolò la sua prima raccolta di fiabe Les Contes des fées (1697). Non stupisce che il tipo Folletto (Fairy type) abbia debuttato a Kalos, una regione ispirata alla Francia. 

Dal Medioevo al Settecento, queste entità sono state rappresentate con una statura simile a quella umana. Unica eccezione è data dal drammaturgo William Shakespeare (1564-1616). Nella sua celebre commedia Sogno di una notte di mezza estate (A Midsummer Night’s Dream), le fate si presentano come creature piuttosto piccole. Altrettanto minuto è lo spirito Ariel del dramma romanzesco La tempesta (The Tempest). Queste raffigurazioni si configurano però come dei casi isolati all’interno del panorama occidentale tra fine Cinquecento e primo Seicento. 

William Shakespeare

L’immagine contemporanea delle fate è stata largamente influenzata dalla popolarità delle illustrazioni ottocentesche diffuse nei libri per bambini realizzati in Gran Bretagna. Nei disegni queste creature erano dotate di piccole dimensioni, un aspetto femminile aggraziato e ali di farfalla utili a differenziarle dagli angeli. Queste parti del corpo servivano poi per simboleggiare la capacità delle fate di muoversi tra il mondo mortale e quello dominato da fantasia e magia.

Queste creaturine, assai popolari nella letteratura del Rinascimento e nell’arte del Romanticismo europeo, divennero estremamente famose nel Regno Unito in epoca vittoriana (1837-1901). In quest’area, le suggestioni provenienti da tutta Europa (in particolare dalla letteratura italiana e francese) si unirono a diversi temi della mitologia celtica. Tra questi figurava il mito del Sidhe, un popolo fatato composto da fate, elfi, gnomi e folletti. 

Sophie Anderson

Un esempio della notorietà di questi esseri magici in area britannica è data dal celebre caso delle fate di Cottingley. Nel 1917, una ragazza sedicenne e la cugina di dieci anni realizzarono infatti alcune foto immerse nelle campagne della Gran Bretagna. Al loro fianco spiccavano delle fatine con ali simili a quelle delle farfalle. Le immagini fecero rapidamente il giro del Paese, avviando un acceso dibattito tra gli studiosi. Questo caso mediatico attirò anche l’attenzione dello scrittore Arthur Conan Doyle (il papà del detective Sherlock Holmes), che era fermamente convinto della loro autenticità. 

Molti anni dopo, si scoprì che le fatine erano state realizzate con l’ausilio di carta, matite colorate, forbici e spilli. Per tale ragione, esse risultavano parte integrante delle immagini, che non erano state sottoposte a nessuna alterazione. Si era trattato di un innocente scherzo indirizzato alla famiglia, trasformato casualmente in una questione di carattere nazionale. In certi casi, la fantasia degli adulti può viaggiare più velocemente di quella dei bambini! 

La popolarità delle fate continua a essere immensa ancora oggi. La loro notorietà è alimentata soprattutto da libri, fumetti, serie e film d’animazione e live action, che le hanno trasformate in vere e proprie icone della cultura pop. La più nota tra le fate di finzione è probabilmente la capricciosa Trilli (Tinker Bell), apparsa per la prima volta nel lungometraggio animato Peter Pan (1953). Altre famose fate disneyane sono Flora, Fauna e Serenella, le tre madrine della principessa Aurora nella pellicola La bella addormentata nel bosco (1959). 

Tinker Bell Peter Pan

La lista delle fate più celebri annovera anche l’eccentrico Cosmo e la scrupolosa Wanda della serie The Fairly OddParents (Due fantagenitori). Impossibile poi non citare Elina, indimenticabile protagonista della saga Barbie Fairytopia. Insomma, gli elementi fatati della linea evolutiva di Flabébé si ricollega a moltissime suggestioni sospese tra passato e presente! 

Altre creature leggendarie: il mito della mandragola 

Tra le possibili fonti di ispirazione di Florges si può menzionare anche la mandragola (Mandragora). Si tratta di una pianta dotata di una radice biforcuta che la porta ad assumere una forma antropomorfa (maschile e femminile). Secondo la tradizione popolare medievale, essa sarebbe provvista di proprietà sovrannaturali prodigiose, in grado di attivare poteri afrodisiaci, portentose cure per la sterilità e altre pozioni. Per tale ragione, si pensava che fosse un’entità a metà tra il regno vegetale e quello animale. 

mandragora

Ovviamente, la mandragola non possiede nessuna capacità miracolosa. Le dicerie legate a essa erano frutto di un’alterazione delle sue semplici proprietà anestetiche. Analogamente ad altre leggende medievali, queste esagerazioni sono entrate però rapidamente nell’immaginario popolare, influenzando la cultura fino ai giorni nostri. Questa pianta è citata ne La Mandragola, celebre commedia cinquecentesca di Niccolò Machiavelli (1469-1527), e nel film Harry Potter e la camera dei segreti (2002).

Per fare tutto ci vuole un fiore (e un impollinatore) 

Osservando attentamente Flabébé, è impossibile non notare una certa affinità con alcuni argomenti chiave del mondo della botanica. Lo stadio base è ricollegabile al funzionamento del fenomeno dell’impollinazione, che consente alla flora di generare dei semi che daranno vita a dei frutti. 

struttura fiore

I fiori sono perlopiù ermafroditi, in quanto possiedono sia gli organi riproduttivi femminili (pistilli) sia quelli maschili (stami). Non mancano però esemplari dioici, che possiedono soltanto gli stami o solo i pistilli. Il polline è contenuto nella componente dell’organo maschile chiamata antera. Esso viene condotto alla parte femminile, ovvero lo stigma, dal vento o da animali come mosche, farfalle, api, pipistrelli, uccelli, rettili e coleotteri. 

In questo elenco di impollinatori, spiccano senza dubbio le api che, nutrendosi del nettare contenuto negli stami, si “sporcano” accidentalmente con il polline. Tramite lo sfregamento o il volo, questo materiale viene poi trasportato fino al pistillo, avviando il processo che porterà alla formazione del seme. All’azione delle api si deve l’impollinazione del 70% delle specie vegetali presenti sulla Terra. Senza queste operose creature, la produzione mondiale di cibo subirebbe un calo del 35%. La sopravvivenza dell’umanità dipende dalla salute degli impollinatori e, in particolare, di api e farfalle. 

impollinazione

Le orecchie di Floette e Flabébé potrebbero poi essere interpretate come dei riferimenti alle quattro ali delle api. Anche la particolare conformazione della bocca ricorda la “proboscide” con cui questi insetti succhiano il nettare. Le stesse considerazioni sono applicabili anche alle farfalle, dotate a loro volta di quattro ali e di un organo boccale a forma di tubo. I design delle creature tascabili possono rielaborare idee già ampiamente esplorate in modi originali e imprevedibili! 

Tra eleganti giardini e acconciature sofisticate 

La splendida Florges presenta diversi punti di contatto con la Francia, territorio che ha ispirato la creazione della regione di Kalos. Questo Pokémon, che possiede una particolare affinità con gli spazi verdi, si troverebbe perfettamente a suo agio a Parigi. La capitale francese vanta infatti più di 421 giardini comunali e parchi, che accolgono più di 250.000 alberi. 

“Il suo habitat preferito sono i meravigliosi giardini fioriti. Assorbe e utilizza l’energia di piante e fiori.”

Descrizione di Florges nel Pokédex di Pokémon Rubino Omega 

Molte di queste aree hanno una storia ultracentenaria. È il caso del giardino delle Tuileries (jardin des Tuileries), creato per volontà di Caterina de’ Medici nel 1564 e aperto al pubblico nel 1667. Un altro esempio è dato dai giardini del Lussemburgo (jardin du Luxembourg), realizzati per volere di Maria de’ Medici tra il 1613 e il 1624. Entrambi questi esempi rientrano nella categoria dei giardini alla francese (jardin à la française), che rielaborano lo stile barocco nell’arte del giardinaggio.

The_Garden_of_the_Tuileries_on_a_Spring_Morning

I jardin à la française si presentano come dei sontuosi palcoscenici pianeggianti di grandi dimensioni. Le composizioni, perfettamente simmetriche, accolgono eleganti statue, raffinate decorazioni vegetali, intricati labirinti erbosi, spettacolari fontane e limpidi specchi d’acqua. L’apice di questa tendenza è rappresentata dai giardini di Versailles (jardin de Versailles), una delle aree più suggestive della reggia di Versailles. Essi furono costruiti tra il 1661 e il 1682 per ordine di Luigi XIV (1638-1715), intenzionato a dimostrare che il suo potere si estendeva anche alla natura.

La ricca reggia di Versailles ha una controparte anche nell’universo delle creature tascabili. Nei videogiochi Pokémon X e Y gli avatar in viaggio a Kalos possono infatti visitare la Reggia Aurea, modellata proprio a partire da questa dimora spettacolare. Insomma, l’amore di Florges per il giardinaggio può essere facilmente intrecciato ai numerosi giardini storici presenti in Francia, tra cui quelli di Versailles.

“Anticamente, i padroni dei castelli ricorrevano al suo aiuto per abbellire i loro giardini con tanti fiori diversi.”

Descrizione di Florges nel Pokédex di Pokémon Y

I rimandi alla storia della Francia emergono anche dall’aspetto di Florges. Il cespuglio floreale che ricopre la testa del Pokémon ricorda infatti il pouf, la tipica acconciatura nobiliare diffusa tra le dame francesi nel Settecento. Questa capigliatura alta, realizzata utilizzando dei cuscini, divenne popolare grazie all’influenza della regina Maria Antonietta (1755-1793). La sovrana la esibì nel 1770, in occasione del suo matrimonio con Luigi XVI (1754-1793). Questa scelta diede il via a una nuova moda tra le nobildonne del regno e del resto d’Europa. Ancora oggi, nell’immaginario collettivo le esponenti femminili della classe nobiliare settecentesca del Vecchio Continente sono associate a questo stile.

Marie Antoinette

AZ e Floette: un legame che trascende il tempo 

Qualsiasi analisi relativa a Floette non può poi non tenere conto del suo legame con il personaggio di AZ. Tremila anni prima degli eventi di Pokémon X e Y, era il re dell’antica Kalos, dove risiedeva con la Floette che aveva ricevuto in dono dalla madre. Questo esemplare era molto diverso da quelli attuali. Il suo corpo era dominato da bianco, rosso e blu (i colori della bandiera francese), mentre il fiore che lo accompagnava era nero e scarlatto

Floette AZ

La minuta e gentile Floette e AZ erano davvero inseparabili. Tuttavia, a causa di una violenta guerra contro un’altra regione, l’amata compagna fu rapita e costretta a combattere al fronte. Come molte altre reclute, finì col perdere la vita, gettando il suo padrone nel più totale sconforto. Disperato, AZ costruì un macchinario per resuscitare la sua adorata amica, che ottenne la vita eterna. L’esposizione a questo strumento finì col trasformare anche il re nel corpo e nello spirito: raggiunse infatti i tre metri di altezza e l’immortalità.

AZ arma suprema

Sfortunatamente, il ricongiungimento con il Pokémon Monofiore non bastò a placare la sete di vendetta del sovrano. Egli utilizzò l’Arma suprema, alimentata dall’energia di una moltitudine di Pokémon, per annientare entrambi gli schieramenti. La scia di distruzione provocata da AZ sconvolse profondamente Floette, incapace di accettare di aver scatenato questo immane sacrificio. La creaturina scelse così di abbandonare il suo compagno, che iniziò a vagare per il mondo alla sua ricerca.

Floette AZ Kalos

In Pokémon X e Y, l’eterno martirio spirituale di AZ viene cancellato tramite la sua sconfitta a opera del giocatore. La disfatta del vecchio re attira inoltre l’attenzione di Floette, che si ricongiunge al suo vecchio compagno calandosi dal cielo. I due, riuniti dopo tre millenni, si dileguano insieme, pronti a vivere tante nuove esperienze lavorando in squadra.

Anche le caratteristiche peculiari della Floette posseduta da AZ permettono di elaborare una serie di riflessioni inedite. Il fiore rosso e nero fa pensare a un giglio, nome comune del genere di piante della famiglia Lilium. I gigli, diffusa in Asia, Europa e America settentrionale, sono particolarmente apprezzati come ornamenti. Le origini regali di AZ permettono poi di legare il sovrano e la sua Floette al fleur-de-lys (giglio), emblema della casa reale di Francia.

Lilium giglio

Un altro potenziale modello per il fiore della Floette di AZ è il Trillium erectum, una specie di piante da fiore nativa degli Stati Uniti. Conosciuto come “fiore carogna”, produce un odore fetido che ricorda la carne in putrefazione. Esso attira impollinatori come mosche e coleotteri, che spesso rimangono intrappolati al suo interno.

Trillium erectum

La storia di morte e resurrezione della Floette di AZ, classificata come Fiore Eterno, è inoltre ricollegabile alla simbologia del giglio ragno rosso (Lycoris radiata). Questo fiore velenoso, diffuso in Giappone, Cina, Corea e Nepal, è infatti comunemente associato ai decessi. In passato, gli abitanti del Sol Levante, seppellivano i cadaveri direttamente nel terreno. Per evitare contatti indesiderati con talpe, volpi o altri animali, ricoprivano così i corpi con questi fiori. L’associazione tra le tombe e la Lycoris radiata trasformò presto questa specie nel “fiore della morte”. Tale simbologia è presente ancora oggi nella musica, nel cinema, nella letteratura e nell’animazione provenienti dal Giappone.

Lycoris-radiata-farfalla

Sulla base di queste informazioni, è possibile tracciare un parallelismo tra Floette Fiore Eterno e Flabébé. Quest’ultimo, legato all’impollinazione, simboleggia la forza della natura e la potenza della vita. Floette Fiore Eterno si fa invece portavoce di concetti quali morte e resurrezione. Il Lycoris radiata rappresenta inoltre idee quali perdita, separazione e abbandono, che ben si adattano alla vicenda di Floette e AZ.

Un parasole dai molteplici significati

Tutte le varie forme di Floette hanno un tratto comune: stringono un fiore la cui forma ricorda un pratico parasole. La scelta di questo design potrebbe celare alcuni interessanti significati nascosti. Le sembianze di questa creatura potrebbero fare riferimento all’Ai ai gasa (相合傘), traducibile come “condividere l’ombrello”.

Aiaigasa

In Giappone gli innamorati hanno infatti l’abitudine di scrivere i loro nomi sotto il disegno di un ombrello stilizzato. Questo simbolo non è altro che la versione nipponica del cuore trafitto da una freccia diffuso in Occidente. Esso deriva dall’antiche usanze di corteggiamento diffuse nel Sol Levante. Normalmente, gli incontri tra uomini e donne non sposati erano considerati disdicevoli. La condivisione di un ombrello rappresentava così un’occasione di contatto ravvicinato perfettamente lecita. 

Floette Fiore Eterno ritorno

Nella genesi di Floette, non si esclude poi un riferimento ai koropokkuru, una stirpe di creature minute della mitologia Ainu, gruppo indigeno della regione settentrionale del Giappone. Secondo la tradizione, questi esserini vivrebbero sotto le foglie di fuki (farfaraccio), una pianta diffusa in Cina, Corea e Giappone. 

Shaman King Kororo Horohoro

Un esempio recente di koropokkuru si può trovare nel manga Shaman King di Hiroyuki Takei, pubblicato nel Sol Levante dal 1998 al 2004. Il design di Kororo, piccola koropokkuro inseparabile dalla sua foglia di farfaraccio, è molto simile a quello di Floette, che usa il suo fiore come un ombrello.  

Leggende Pokémon Z-A: il ritorno di Floette e AZ

AZ e Floette Fiore Eterno si apprestano a fare il loro grande ritorno in Leggende Pokémon Z-A, in uscita a fine 2025. Le informazioni ufficiali sul titolo sono ancora limitate e circoscritte al trailer rivelato in occasione del Pokémon Day del 27 febbraio 2025. I pochi dettagli condivisi ci consentono però di formulare una serie di riflessioni circa il contenuto di questo nuovo emozionante capitolo videoludico. 

hotel AZ

Nel trailer, AZ è presentato come il proprietario di un hotel situato nella città di Luminopoli. Il personaggio che ha vagato per più di 3.000 anni ha finalmente trovato una dimora calda e accogliente dove vivere stabilmente con la sua amica Floette Fiore Eterno. Nonostante AZ risieda nella patria della moda e dei sarti, mantiene uno stile piuttosto semplice e guidato dalla filosofia del fai-da-te. A causa della sua altezza esagerata, i suoi indumenti fondono infatti pezzi di stoffa differenti. A un occhio attento ai dettagli, il suo elegante completo composto da gilet, pantalone e papillon risulta piuttosto bizzarro.

AZ Floette Fiore Eterno Leggende Pokemon Z-A

L’hotel gestito da AZ rispecchia in tutto e per tutto la venerazione dell’uomo per la sua piccola Pokémon Monofiore. Gli arredi dell’edificio ripropongono infatti gli stessi motivi floreali che caratterizzano Floette Fiore Eterno, che funge da musa ispiratrice dell’albergo.

Floette Fiore Eterno

Viene spontaneo chiedersi come si configurerà l’interazione tra la Floette di AZ e il giocatore. L’esemplare in questione, oltre ad avere un aspetto peculiare, è l’unico Pokémon conosciuto in grado di padroneggiare la mossa Luce Nefasta (Potenza: 140). Difficile credere che un’energia di tale portata non venga messo a disposizione del protagonista nemmeno una volta. Nel corso della storia, il personaggio di AZ potrebbe affidare temporaneamente Floette al giocatore per lo svolgimento di una missione speciale. Anche la presenza di una versione alternativa di Floette Fiore Eterno (magari collocata in una dimensione parallela) potrebbe aprire scenari inesplorati. 

Per ora, anche la relazione tra Floette Fiore Eterno e i membri dell’azienda Q-asar Inc. (addetta allo sviluppo urbano di Luminopoli) è avvolta nel mistero. Il design della direttrice Aviona, ricco di rimandi alla luna, la renderebbe perfetta come protettrice di Floette. Nella mitologia greca, Artemide, dea della luna, è infatti considerata la guardiana delle fate.

Aviona

Il franchise Pokémon non è però estraneo a rovesciamenti di vario tipo. Basti pensare al caso di Ogerpon, vittima del perfido Pecharunt nei giochi Pokémon Scarlatto e Violetto. Se Momotaro (“il ragazzo della pesca”), protagonista della famosa fiaba nipponica, è stato trasformato in un prepotente, forse anche Aviona potrebbe aver subito la stessa sorte. Insomma, questa donna dagli accessori lunari potrebbe essere una pericolosa minaccia per la piccola Floette Fiore Eterno!

Anche il ruolo del segretario Muscat è ancora tutto da chiarire. Secondo diversi utenti del web, questo omaccione potrebbe essere il padre di Hau, rivale e alleato principale di Pokémon Sole e Luna. Il grazioso fermaglio dell’omaccione, personalizzato con Pancham e Buneary, potrebbe invece indicare la sua specializzazione nel tipo Lotta. I due Pokémon si evolvono infatti in Pangoro (di tipo Lotta/Buio) e in Lopunny (associato al tipo Normale/Lotta). Una combinazione che permette di collegare questo personaggio anche ad Hala, nonno di Hau e kahuna esperto del tipo Lotta.

Muscat

Il nome Muscat, derivato da una famiglia di vitigni (moscato) potrebbe essere un nome in codice adottato per mascherare la provenienza dalla regione di Alola. La perdita dell’abbronzatura potrebbe invece derivare dalla lontananza dalla sua patria e dalla natura del lavoro in ufficio, che impedisce di trascorrere lunghi periodi all’aria aperta.

Hau Hala Muscat

L’eventuale presenza di un personaggio nativo di Alola o con possibili legami con la Fondazione Æther aprirebbe la trama a sviluppi piuttosto avvincenti. Secondo alcuni vecchi leak trapelati online, la trama originale di Pokémon X e Y era infatti incentrata su un’invasione aliena. In questo progetto, scartato a causa delle tempistiche molto strette, sia i membri del Team Flare sia AZ erano extraterrestri giunti sulla Terra. Un ruolo chiave era ricoperto dai Pokémon di tipo Folletto che, in origine, erano alieni provenienti dalla Luna.

L’inserimento di riferimenti alle Ultracreature di Pokémon Sole e Luna permetterebbe così di riproporre il progetto iniziale di Pokémon X e Y in una veste originale. Anche il ruolo di Floette Fiore Eterno potrebbe regalare tante sorprese. Insomma, vale la pena restare sintonizzati per scoprire quale direzione prenderà Leggende Pokémon: Z-A!

Conclusioni

In questa puntata della rubrica PokéQuark, abbiamo visitato un angolo della splendida Kalos in vista del lancio di Leggende Pokémon: Z-A. Nel nostro viaggio, partito con la consueta analisi etimologica, sono stati approfonditi gli ambiti più disparati. Muovendoci tra storia, folklore, mitologia, botanica, animazione, videogiochi e altri settori, abbiamo gettato luce su una fitta rete di ispirazioni. Ci auguriamo di aver accresciuto il vostro interesse nei confronti delle nostre adorate Flabébé, Floette e Florges. Il loro aspetto leggiadro cela un lato profondo tutto da scoprire!

Anche questo numero si conclude con un regalo speciale per tutti i fan delle creature tascabili. Ecco per voi i meravigliosi sfondi per desktop, smartphone e tablet realizzati da hiro_poket_compendium. Osservando queste composizioni dall’atmosfera magica, la nostra mente non può che proiettarsi in scenari naturali mozzafiato. Con l’arte e un pizzico di immaginazione, chiunque può vivere delle avventure straordinarie in compagnia di questi Pokémon! 

Flabebe illustrazione wallpaper
Floette illustrazione wallpaper
AZ Floette illustrazione wallpaper
Florges illustrazione wallpaper

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💬  Ultimi commenti su questa notizia

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1 ora fa, LadyDarkrai ha scritto:

Io l'ho trovato un Florges maschio, vero @Alex-Toscanacci:xd:

Si confermo lei ha l'unico esemplare maschio di Florges..... 100% masculo.... eccone una foto in game

Spoiler

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Io l'ho trovato un Florges maschio, vero @Alex-Toscanacci:xd:

Comunque carini e adorabili sì, finché non devi cercarli shiny... infatti non oso

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Di   

al solito articolo davero interessante adoro flebebe e family,sono davvero carinissimi 

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Di   

Hai sbagliato il titolo,

Non "un giardino di fiori graziosi e resilienti" ma * da leggere tutto d'un fiato*"Flabébé e Florette sono un casino da vedere visto che sono piccolissimi e sono indistinguibili fra loro ad occhio umano in S/V cosa diavolo si sono calati a GF per avere l'idea malsana di farli così piccoli?"

Ecco, ora come titolo va bene.... non c'è di che.....